62 anni fa, a Nowo Postojalowka
Quella cantina dove si respirano arie verdiane libere e infinite
Al ten. col. Lo Presti la Targa d'Argento del Premio Saint Vincent
Storia di alpini che fuggono (ma solo nel titolo)
Coro Ardito Desio di Palmanova
Cosa l'Alpinit
Kabul: a orfanotrofio e ospedale aiuti raccolti dagli alpini a Fossano
VARESE Viggi Clivio: eretta una croce sul Pravello
CADORE A scuola di storia nel museo alpino di Auronzo
ALESSANDRIA Consegnati a Ponzone i premi letterari 'Alpini Sempre'
CANADA Gemellaggio Hamilton Toronto e Salerno
L'Alpino di dicembre on line
IN COPERTINA: sembra un presepe, questo paese dal nome singolare come il suo
aspetto: Monte Lussari. È in Friuli, ed ha tradizioni che risalgono al tardo medioevo. Fu infatti nel 1360 che un pastore di Camporosso raccontò di aver smarrito alcune pecore e di averle trovate inginocchiate attorno a un cespuglio di pino mugo, al centro del quale c’era una statuetta della Madonna. Il patriarca di Aquileia volle far costruire sul luogo una cappella, al cui posto, nel ’700, venne eretta una chiesa. Questa fu danneggiata prima dalla Grande Guerra e poi da un incendio. Finalmente ricostruita, è stata definitivamente restituita con la miracolosa statuetta al culto delle genti del territorio: austriache, slave e italiane. Nel tempo in cui le piccole Patrie si sono unite in una Grande Patria, questa chiesa di Monte Lussari è divenuta il simbolo dell’Europa unita (Foto di Mauro Visentin, San Daniele del Friuli).