SVIZZERA A Porrentruy 39 marcia Trofeo Oskar Gmür
AUSTRALIA Una corona ai Caduti di Canberra
TREVISO Adunata sezionale a Zero Branco
OMEGNA A Borgomanero festa sezionale e inaugurazione nuova sede
I Magnifici Quattro in vetta al Vinson
Il guidoncino del Consiglio Nazionale della nostra Associazione è saldamente piantato sulla cima del monte Vinson, nell'Antartide Occidentale. Ce lo hanno portato, compiendo un'impresa eccezionale che ha avuto un'eco in tutto il mondo quattro istruttori della Scuola militare di Aosta. Sono i primi marescialli Ettore Taufer e Giovanni Amort, il maresciallo capo Elio Sganga ed il caporale VFP4 Marco Farina, che hanno raggiunto la vetta del Vinson il 5 gennaio alle 2 del pomeriggio, ora antartica, le 18 ora italiana.
Sfogliando i nostri giornali
Dal mese di ottobre 2007 L'Alpino ha una nuova rubrica che richiama l'attenzione dei lettori sulla stampa sezionale o dei gruppi presentando brevi, curiosi stralci dei nostri giornali.
Il Convegno della stampa alpina all'Abbazia di Rodengo Saiano
Il 12º Convegno itinerante della stampa alpina (CISA), com'era stato annunciato in chiusura dei lavori del convegno l'anno scorso a Viareggio, si svolgerà in provincia di Brescia, ospitato dall'Abbazia Olivetana di San Nicola, a Rodengo Saiano, in via Brescia 83. Due le giornate del convegno: sabato 5 e domenica 6 aprile. Dall'anno scorso, ai direttori dei nostri giornali (ci sono 81 testate di sezione e 87 di gruppo) si aggiungono i referenti del portale informativo e del Centro Studi.
Nikolajewka, un simbolo della memoria
Come l'Ortigara richiama il simbolo più significativo del sacrificio degli alpini nella Grande Guerra, così Nikolajewka riconduce alla tragedia più grande se fosse possibile tracciare una classifica del dolore che ha coinvolto gli alpini nel secondo conflitto mondiale. Nikolajewka è un simbolo della memoria, e che oggi questo nome figuri soltanto nelle vecchie carte topografiche, sostituito dal moderno e sereno Livenka, rende ancor più profondo l'archetipo d'una tragedia che non potrà mai essere dimenticata.
Passione e canto
Con gli alpini nel profondo Afghanistan
KABUL Paese singolare per molti versi, l'Afghanistan lo è anche per il clima, che vede alternarsi estati torride con temperature che superano i 40 gradi ed inverni tra i più rigidi del continente asiatico, con abbondanti nevicate ed il termometro che scende anche a 40. E' di pochi giorni fa la notizia che il ministero della salute afgano ha invocato lo stato di emergenza a causa del maltempo che ha causato decine di vittime nel paese, come segnalato dalla Mezzaluna Rossa locale.