Sfogliando i nostri giornali

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    Dal mese di ottobre 2007 L’Alpino ha una nuova rubrica che richiama l’attenzione dei lettori sulla stampa sezionale o dei gruppi presentando brevi, curiosi stralci dei nostri giornali.

    • ABBIAMO CERCATO ANCHE TE. NON C’ERI! Tra i tanti Alpini che hanno sfilato a Cuneo abbiamo cercato anche te. Non c’eri. Non c’eri perché anche se hai prestato servizio militare nelle Truppe Alpine non hai mai pensato di iscriverti all’Associazione Nazionale Alpini. La nostra Associazione ha bisogno anche di te. Siamo 3.615 associati in Carnia, tra cui ci sono diversi soci aggregati che hanno scelto di vivere le nostre esperienze associative. Unisciti a noi (didascalia di una grande foto della sfilata, da Carnia Alpina sez. Carnica)
    • PROGRAMMA DEL NUOVO TRIENNIO Dall’editoriale del capogruppo: Usiamo al meglio la nostra sede, frequentandola spesso come luogo di incontro e di divertimento ma nel rispetto delle persone e delle cose che sono di tutti. Impegniamoci, poi, nel tesseramento e nella ricerca di nuovi alpini, soprattutto tra i giovani, che abbiano voglia di impegnarsi nelle nostre attività, con particolare riferimento alla Protezione civile . (da L’Alpino Sassolese gr. Sassuolo sez. Modena)
    • GLI ISCRITTI CHE POTREMMO AVERE Spesso, quando si parla di alpini, la prima cosa che ci viene in mente è la fine del servizio di leva, con la conseguenza che l’ANA ogni anno riduce i suoi numeri Ma fermarsi a questa considerazione, o, peggio ancora, rassegnarsi, è come vedere il bicchiere mezzo vuoto, lasciarsi andare al pessimismo Io (il presidente della sezione, Giuseppe Galvanin, n.d.r.) invece penso che il nostro futuro sarà ancora per molti anni più splendente che mai, convinti come siamo che la società ha bisogno degli alpini. Da uno studio fatto dalla sede nazionale, risulta che negli ultimi dieci anni della leva, quindi ragazzi che oggi hanno dai 25 ai 35 anni, ci sono stati circa 150 mila alpini, cioè il 50 per cento dei soci attuali ANA. Sicuramente più di centomila non sono iscritti alla nostra Associazione. Da questo dato si può desumere che fra di noi ci sono ancora tanti giovani alpini da avvicinare, inserire e rendere partecipi delle nostre attività. Certamente bisogna offrirgli attività consone alla loro età, alle loro esigenze; soprattutto dobbiamo trasmettere entusiasmo, che senza dubbio ricambieranno. Alla Commissione Giovani l’arduo compito di approntare le strategie da suggerire ai nostri gruppi, le nuove attività da fare nel cambiamento a cui la nostra Associazione è chiamata, partendo dalla Sede nazionale, alle Sezioni e ai Gruppi. (da Alpin fa grado sez. Vicenza)
    • IL PAESE NEL PALLONE Sostenere che quanto è accaduto negli stadi e nelle nostre città dopo l’uccisione del giovane tifoso laziale all’autogrill di Badia al Pino costituisce un problema collegato solo al calcio, equivale a minimizzare la questione Lo stato di emergenza, è bene ribadirlo, non riguarda solo il mondo del pallone. Con lodevoli intenti ci sono anche quelli che invocano una mobilitazione generale per una capillare opera di educazione volta a recuperare e trasmettere i valori fondamentali dello sport e della stessa coesistenza sociale: ma a quali agenzie educative affidare simile impegnativo compito? Meno male che, nel nostro piccolo, siamo alpini e ci teniamo ben cara la nostra alpinità. L’abbiamo imparata facendo, tra mille smoccolamenti, la naja. Occasione di crescita e maturazione che molti giovani d’oggi non hanno più. A proposito di potenziali agenzie educative (da Bruno Pizzul su Baradèll sez. Como)