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mercoledì, 9 Luglio 2025

Solo bugie

Chi scrive è un ex del 3º/’67, che ha perso la confidenza con la penna. Essendo a riposo forzato per via di una gamba rotta mi diletto con la lettura. Giorni fa ho finito di leggere il libro “Terroni” di Pino Aprile e sono stato colpito da questa frase: «… certo non aiuta proporre che nel Corpo degli alpini i settentrionali abbiano un bonus di 500 euro e i meridionali no; che vada in galera chi butta le carte per strada, ma solo se napoletano…». 

La macchina e il cuore

Occupandomi da sempre di comunicazione, cerco di aggiornarmi su ciò che sta accadendo intorno a me e su quali potranno essere gli esiti di una tecnologia digitale inarrestabile. Ne dobbiamo prendere atto: la cultura del libro (non i libri ovviamente) è finita da tempo e quella digitale ha preso il suo posto. Ne sa qualcosa chi ha la mia anagrafe. Muoverci tra internet, Twitter, Facebook, Instagram… non è il massimo delle nostre prestazioni. Siamo immigrati digitali, esattamente come quelli che entrano in un Paese straniero e devono parlare una nuova lingua, che non è quella che hanno appreso col latte materno. 

L'Alpino piace

Questa volta ti scrivo con il numero di Marzo 2016 ancora fra le mani per complimentarmi con tutta la redazione per la nuova veste grafica del periodico Ana. Impaginazione e immagini più “vive” della versione tradizionale, senza naturalmente nulla togliere alla professionalità di chi presta la sua opera giornalistica per il nostro mensile. 

Tutto per la Patria

Da come vedi e come capirai non sono né colto e né attrezzato per una bella e buona scrittura. Sono un alpino che come tanti, o tutti, leggono con vivo interesse quanto riportato sul nostro giornale, specie le lettere al direttore.

Amici degli alpini

Recentemente il nostro Capo Settore ha esposto al nostro Gruppo per la discussione, le proposte di modifica al regolamento dello Statuto che riguardano gli aggregati e gli amici degli alpini. Il nostro Gruppo, pur riconoscendo con gratitudine ed affetto il valido e concreto aiuto che i suddetti offrono volontariamente ai Gruppi, ha votato no all’unanimità a tale proposta. 

Radici cristiane

Per il tuo editoriale mi verrebbe da titolare: prendere per mano il lettore conducendolo fra scienza e spiritualità come salutare ritorno a tempi trascorsi, ma non finiti. Erano i tempi in cui il prete era il naturale approdo per risolvere tanti problemi della mente.

Il cerimoniale dell'Ana

Ci vedremo presto ad Asti e, come ad ogni Adunata o simili occasioni, mi viene il dubbio se, entrando in una chiesa sia più giusto togliere l’amato Cappello in segno di rispetto, oppure tenerlo in testa per manifestare la nostra presenza nel luogo di culto non come semplici visitatori ma come alpini. 

I fucilati di Cercivento

Ho letto dei fatti che mi hanno colpito e che riguardano le fucilazioni dei soldati che si rifiutavano di combattere. Fra questi figurano quattro alpini del btg. Monte Avernis, 109ª compagnia: alp. Ortis Gaetano Silvio di Naunina, alp. Matiz Basilio di Timau, alp. Cordazzi Giovanni Battista da Forni di Sopra, alp. Massaro Angelo Primo da Maniago, fucilati ingiustamente il 1º luglio 1916 davanti al muretto del cimitero di Cercivento (Udine), colpevoli d’aver suggerito una via alternativa (cosa che avvenne dopo la loro fucilazione) al progettato primo d’attacco alla cima orientale del Cellon per sorprendere gli austriaci. 

Orgoglio alpino

Buongiorno, sono un giovane amico degli alpini, figlio di un alpino e cresciuto in una famiglia a pane e alpini. Con questa e-mail voglio solo far conoscere una mia delusione che mi farà prendere di sicuro la decisione di togliermi dal gruppo amici alpini del paese dopo dieci anni. 

Difendere la Patria

L’art. 52 della nostra Costituzione afferma che “la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”. E la Patria si difende non solo ma certamente anche con le armi, che sono dunque uno strumento per adempiere quel dovere che la carta costituzionale definisce “sacro”.

Aperti alle emozioni

Con te si può anche discutere, persino polemizzare, ma resta indiscutibile la tua capacità espressiva. L’editoriale “Perché ci vogliono bene” mi fa del bene, come gli articoli che seguono, aprendomi gli occhi sul valore delle emozioni umane, delle passioni, quando si accompagnano adeguatamente alle pur necessarie ragioni dell’intelletto. 

Il 2 e 3 aprile 20° Convegno della Stampa Alpina a Belluno

“L’Ana e i giovani, loro speranze e attese” è il tema del 20º Convegno Itinerante della Stampa Alpina, organizzato a Belluno il 2 e 3 aprile. Se nella scorsa edizione avevamo parlato di giovani, quest’anno il confronto sarà diretto: accanto al prof. Stefano Quaglia ci saranno infatti alcuni ragazzi in rappresentanza del mondo giovanile.
Sabato 2 aprile interverrà mons. Angelo Bazzari, presidente della “Fondazione don Carlo Gnocchi”, che quest’anno celebra il sessantesimo della morte del Beato.
Il convegno si aprirà sabato 2 aprile, alle ore 14.30, presso il Centro Giovanni XXIII e si concluderà domenica 3 aprile.

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