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sabato, 20 Aprile 2024

In Adamello per Giorgio Gaioni

L’ultimo fine settimana di luglio è da sempre dedicato al pellegrinaggio in Adamello, organizzato dalle Sezioni Vallecamonica e di Trento e giunto quest’anno alla 54ª edizione. I pellegrini delle diverse colonne si ritroveranno sabato 29 luglio per la cerimonia in quota al Passo di Lagoscuro e, domenica 30, a Ponte di Legno. Quest’anno il Pellegrinaggio è dedicato alla memoria di Giorgio Gaioni, alpino del 5º nato ad Angolo Terme (Brescia) il 4 ottobre 1926 che fu insieme a Luciano Viazzi, il grande promotore di questa cerimonia sui luoghi dove si combatté la Guerra Bianca. 

Lì ci sono gli alpini

È qui che si comincia. Mario ha uno zaino stracolmo e il cappello sempre ben calcato sulla testa. Lo toglie solo per asciugarsi la fronte. Nel tondino sotto l’aquila, il numero 8 e la nappina blu che rimanda alla terra d’Abruzzo, al battaglione L’Aquila. Sotto alla tesa gli occhi azzurro cielo si aprono in uno sguardo fiero. «Io sto in coda» dice a Velon, punto di partenza della prima tappa. Ed è lì che starà sempre, per tutti e quattro i giorni. 

53º pellegrinaggio in Adamello

Il 30 e 31 luglio le Sezioni di Trento e di Vallecamonica organizzano il pellegrinaggio in Adamello, quest’anno dedicato alla Medaglia d’Argento al Valor Militare ten. Pier Giacinto Paribelli della 245ª compagnia del btg. Val d’Intelvi, Caduto nella regione dell’Albiolo il 25 agosto 1915. 

Una storia che unisce

Breno, cittadina della media Valle Camonica, capitale della Valle fin dai tempi della dominazione veneta, e ancora oggi centro di riferimento e di richiamo per l’intero territorio valligiano in quanto sede delle Istituzioni comprensoriali, del Parco dell’Adamello, del sito archeologico di Minerva, di un apprezzato e ricco museo e di numerosi altri servizi, ha accolto quest’anno il 52º pellegrinaggio in Adamello, richiamando tanta gente sia in quota sia durante la cerimonia conclusiva.

L’Adamello dei pellegrini

I ramponi stridono sul ghiaccio vivo, lo graffiano senza cautela mentre il lento procedere della colonna supera il piano e punta un valico ancora miraggio, nel silenzio vuoto di quota tremila. Lui, il ghiacciaio, antico, imperturbabile maestro s’eleva al cielo, abbraccia la terra e si lascia percorrere porgendo la schiena carica di neve fresca. Peregrinare sui sentieri in costa, oltre i valichi e i passi imbiancati. In colonna, legati l’uno all’altro. E infine avvistare di lontano la meta, una sorta di traguardo spirituale che pone fine alla fatica, alla stanchezza e mette a tacere i disagi. Accade così ogni anno, gli ultimi giorni di luglio. Ma non questa volta.

Un Adamello dedicato al “Papa montanaro”

Il 26 e 27 luglio l’Associazione Nazionale Alpini, in collaborazione con le sezioni di Trento e Vallecamonica, organizza il 51° pellegrinaggio in Adamello, dedicato a Giovanni Paolo II, Papa Santo.

Adamello, ovvero Alpini

Incute timore la Nord dell’Adamello, seppure imbiancata o azzurrata dal sole. Sembra non vi sia accesso, sembra non vi sia neppure una via capace di condurre alla sua sommità. Oltre i tremila. E la sensazione è la stessa, che la si guardi standole poco sotto o che la si ammiri da lontano. Siamo in una regione incantevole delle Alpi Retiche, nella conca del Venerocolo, ai piedi dell’omonimo passo e dell’omonima punta posta lì accanto. Dinnanzi l’Adamello e la più piccola cima Plem, così simili per aspetto che l’una pare la miniatura dell’altro

Il pellegrinaggio in Adamello in diretta tv e su https://www.ana.it

Le cerimonie in alta montagna del 50° Pellegrinaggio in Adamello saranno trasmesse sabato 27 luglio in diretta tv su TeleBoario, che ne cura la produzione, e su altre emittenti locali.

Alpini in pellegrinaggio, mezzo secolo di Adamello

Saranno centinaia gli alpini che dal 23 al 28 luglio si recheranno in pellegrinaggio sull’Adamello per celebrare il 50° anniversario della manifestazione, dedicata quest’anno alla memoria di Gianni De Giuli che per oltre trent’anni è stato il presidente della Sezione Vallecamonica e a cui si deve il rilancio del Pellegrinaggio.

“La luce dell’Adamello”, dono di pace

Uno dietro l’altro, passo dopo passo, respiro dopo respiro, camminano sul sentiero che porta a Pian della Vegaia. Le gambe sentono la fatica, ma si tira dritto. C’è qualcosa che spinge questi pellegrini, alpini e non, a superare le difficoltà, la stanchezza e, spesso, l’impreparazione fisica. Occorre arrivare lassù, occorre farlo non tanto per portar a compimento un’impresa sportiva.

Il 49° pellegrinaggio in Adamello in Val di Peio

Il 49° pellegrinaggio in Adamello si svolgerà il 27, 28 e 29 luglio con cerimonia conclusiva a Pian de la Vegaia (1950 metri), in Val di Peio. Quest’anno il pellegrinaggio è dedicato al capitano Arnaldo Berni di Mantova, Medaglia d’Argento al V.M., che si distinse con il battaglione skiatori Monte Ortler sul San Matteo, dove morì il 3 settembre 1918.

In Adamello, per onorare gli arditi eroi della Grande Guerra

Penne nere in alta montagna, per gli alpini non c’è connubio migliore del pellegrinaggio in Adamello. In più di mille dalla Valcamonica e dal Trentino hanno marciato sulle antiche vie, aperte un secolo fa da arditi montanari, per incontrarsi dopo ore - e in qualche caso giorni - alla conca del Lagoscuro, un luogo che all’inizio della Grande Guerra rimase indissolubilmente legato alle penne nere.

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