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venerdì, 19 Aprile 2024

Pittore alpino cercasi

Il rifugio Contrin, altrimenti detto la “Casa degli alpini”, regala un soggiorno di due o tre giorni a un alpino abile disegnatore che si offra di affrescare gli spazi comuni. Si tratta di realizzare qua e là, nel corridoio e nelle sale da pranzo, qualche disegno tipicamente alpino: il mulo e il suo conducente, un vecio o un bocia… ispirandosi, con la dovuta riverenza, a Giuseppe Novello indimenticabile alpino, pittore e vignettista.

Volontà di pace

Se è vero che “gli alpini non sono solubili in acqua”, come ama ripetere il nostro presidente nazionale, le Adunate alpine di quest’anno stanno mettendo a dura prova la simpatica affermazione… Dopo la pioggia di Pordenone, Giove pluvio ha voluto tenere compagnia agli alpini anche in occasione dell’annuale raduno nazionale al rifugio Contrin, ma nessuno ha osato lasciare il parterre nella scenografica conca erbosa soprastante il rifugio: 25 vessilli, anche di altre associazioni d’Arma, e ben 138 gagliardetti hanno fatto cornice durante lo svolgimento della cerimonia, apertasi con gli onori al vessillo della sezione di Trento, scortato per l’occasione dal presidente nazionale Sebastiano Favero e dal presidente della sezione di Trento Maurizio Pinamonti, oltre che da numerosi consiglieri nazionali e dal gen. Federico Bonato, in rappresentanza delle Truppe alpine.

La casa degli alpini

Ne aveva studiato aspetto e passaggi. Ne conosceva la conformazione, differente dalle altre Dolomiti. Immaginava il suo piede puntato in una fessura e le sue mani aggrappate alla roccia fino a raggiungere quelle placche levigatissime, prive di ogni asperità. L’aveva già salita mille volte, con il pensiero. Era il suo sogno, la sua Regina: la Marmolada. Egli credeva fermamente che per conquistare qualcosa, bisognasse prima sognarlo. Lo aveva fatto: per Arturo Andreoletti essa rappresentava l’ascesa, qualificata all’epoca come ‘la più difficile delle Alpi’.

Con gli alpini mai freddo!

E l’estate, intanto, tarda ad arrivare. Gli acquazzoni e i temporali che bagnano città e campagne, salendo di quota, si trasformano in pioggia battente, grandine e neve. Proprio così. È arrivato luglio eppure, per gli amanti dell’alpinismo è come fosse primavera: pioli, cavi e chiodi delle vie ferrate riposano inutilizzati sotto abbondanti centimetri di neve. Impraticabili. Dal monte al piano, aria fredda. La stessa che tirava domenica 30 giugno al rifugio Contrin, in val di Fassa. L’ultima nevicata risale a due giorni fa. E il calore del sole non ha ancora vinto la sua battaglia.

30° raduno al Contrin

Domenica 30 giugno la sezione di Trento organizza il 30° Raduno al Rifugio Contrin. La cerimonia inizierà alle ore 11,15 e sarà accompagnata dalla fanfara alpina Monte Zugna di Lizzana (Trento).

Perona: “Qui le radici della nostra identità”

Anche il tempo, domenica 24 giugno, sembrava essersi inchinato al copione della festa perché tutto riuscisse bene. A dispetto dei meteorologi che prevedevano nuvole e acquazzoni, un sole splendido ha baciato la giornata e le oltre duemila persone, arrivate al Contrin per il raduno annuale. Un colpo d’occhio straordinario, con oltre 214 gagliardetti, messi lì come una manciata di petali colorati tra il verde di una montagna, capace sempre di incantare.

Raduno solenne al Contrin e presentazione del libro sul rifugio

Domenica 24 giugno si svolgerà il 29° raduno solenne al rifugio Contrin, in Marmolada. La cerimonia, accompagnata dalla fanfara alpina Monte Zugna di Lizzana (Trento), inizierà alle ore 11,15.

Il 28° Raduno al rifugio Contrin

Domenica 26 giugno la sezione di Trento organizza il 28° Raduno nazionale al Rifugio Contrin in Marmolada. La cerimonia inizierà alle ore 11,15 e sarà accompagnata dalla fanfara alpina Monte Zugna di Lizzana (Trento).

Al Contrin il presidente della Provincia autonoma di Trento

  L'11 ottobre l'ANA ha accolto al rifugio Contrin il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, per un sopralluogo alle opere di ampliamento...

Al Contrin, ora più bello e grande

Quando, il 6 settembre 1915, uno dei ben assestati colpi d'artiglieria del Saltamartin , il cannone da montagna da 70 mm (così chiamato dagli alpini per il suo forte rinculo), distrusse la Contrinhaus che ospitava il comando austriaco, il destino del rifugio pareva inesorabilmente segnato. L'azione era stata condotta dagli alpini del battaglione Val Cordevole , lo stesso del quale faceva parte il tenente Arturo Andreoletti, che avevano trasportato con abilità il pesante pezzo d'artiglieria (la sola bocca da fuoco pesava un quintale) e le munizioni attraverso la Val Cordevole e il Passo delle Cirelle.

Terminati i lavori al Contrin: apre la stagione estiva

  I lavori compiuti negli anni dall'Associazione hanno restituito i fasti allo splendido rifugio Contrin, ai piedi della parete sud della Marmolada, quota 2016, con...

Pellegrinaggio al rifugio Contrin, a fine giugno

Domenica 27 giugno si svolgerà il 27° pellegrinaggio nazionale al rifugio Contrin, in Marmolada. La cerimonia, accompagnata dalla fanfara alpina 'Monte Zugna' di Lizzana (Trento), inizierà alle ore 11,15.

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