Noi ci siamo!
Accanto a me, sull’aereo che mi portava in Australia dove avrei incontrato i presidenti di quelle Sezioni, c’era un giovane lombardo che mi ha raccontato di aver lasciato l’Italia per andare a cercare lavoro in questo paese a 24 ore di volo da casa. Aveva il visto d’ingresso, sperava poi nella fortuna. Secondo i dati forniti dal presidente delle associazioni italiane costituite nel Western Australia solo quest’anno sono arrivati migliaia di giovani italiani, molti con il visto turistico ma in effetti per rimanere.
Gli alpini incarnano lo spirito cristiano
Mi chiamo don Luca Raimondi; sono parroco di 4 parrocchie (Bernareggio, Villanova, Aicurzio, Sulbiate) nella diocesi di Milano. Nella mia comunità pastorale è stato fondato un nuovo Gruppo alpini, fatto di gente squisita. I “miei” alpini si prodigano per servizi e attenzioni all’interno della comunità ecclesiale e civile. Loro mi hanno abbonato alla rivista che mi arriva ogni mese.
Vicini ai nostri marò
Tra poco sarà Natale. Un tempo, quando l’innocenza accompagnava i primi passi dell’esistenza, eravamo soliti mettere i nostri sogni dentro una letterina da consegnare al Bambin Gesù. Per lo più erano promesse d’essere migliori, spesso accompagnate da qualche timida richiesta, avanzata tra le tante frustrazioni di una vita in salita. Diventati grandi, anche l’innocenza s’è pian piano sfilacciata, ma i sogni hanno continuato a farsi largo popolando di speranze il nostro quotidiano.
Nikolajewka 70 anni dopo
Il 26 e 27 gennaio 2013 gli alpini celebreranno il 70° anniversario della battaglia di Nikolajewka a Brescia.
Natale oltre il confine
Giovedì 1° Dicembre 2011 19:55 "Gli altri sono andati da un po’... Siamo rimasti io e le montagne, nella stufa il fuoco arde allegro. Un topolino mi terrà compagnia in queste notti solitarie, mi ha rosicchiato una coperta... Pazienza anche lui ha diritto a un nido caldo. Panorama stupendo, tempo buono, temperatura media 6 gradi. Comincia così la mia avventura... oltre il confine".
GRANDE GUERRA – Britannici sull’Altopiano dei Sette Comuni
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Durante le conferenze di Rapallo e Peschiera del novembre 1917, oltre alla decisione di affidare il comando dell’esercito al gen. Diaz, in sostituzione del gen. Cadorna, si stabilì di accettare l’intervento di contingenti francoinglesi. Il Corpo di spedizione britannico sarebbe stato composto da 5 Divisioni, costituite in gran parte da veterani del fronte occidentale. Storie minime si intrecciano con nomi famosi, sconosciuti militari inglesi lasciano appunti al pari di nomi famosi come Vera Brittain, scrittrice inglese, la quale espresse il desiderio che alla sua morte le sue ceneri fossero sparse nel luogo in cui morì l’amatissimo fratello Edward, caduto sull’Altipiano durante la battaglia del Solstizio. Una storia nella storia. |
Il senso delle missioni all'estero
Nel drammatico momento che sta attraversando la Nazione, crisi economica dilagante, perdita di posti di lavoro, tagli a pensioni e sanità, mancanza di politiche per il futuro, ruberie dilaganti, perdita da parte della politica tradizionale d’ogni riferimento etico, morale e valoriale, si torni a osservare la Costituzione. Si ripristinino Forze Armate di leva. Stop ai professionisti e agli F35.
Alpino nel cuore
Nel 2010 ho aderito alla richiesta di un amico che mi chiedeva di aiutarlo a rivolgere un appello, attraverso l’Informatore che dirigevo all’epoca, a tutti gli alpini del nostro Comune allo scopo di creare un Gruppo locale. Ho aderito volentieri all’iniziativa anche per l’affetto che ho sempre nutrito nei confronti degli alpini, sia perché numerosi nel mio ambito familiare, sia per la conoscenza delle loro gesta.
GUERRE, EROISMI E PRIGIONIA
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Un breve profilo autobiografico del bersagliere Diviso Marinelli, una vita segnata da 10 anni di guerre su più fronti, dove fu protagonista di numerosi atti di eroismo. A soli 19 anni con le Truppe italiane combatté in Spagna nella guerra civile, dal 1936 al 1939; al rientro in Patria, nel 1940, fu chiamato alle armi per combattere con i bersaglieri in Africa settentrionale, dove cadde prigioniero. Anconetano di nascita, nel dopoguerra approdò a Mantova dove svolse servizio nella Polizia di Stato fino alla pensione. Ricordi indelebili di anni terribili, quelli della guerra, che non hanno però scalfito il suo buonumore e la sua forte fibra, come direbbe lui: “Bersagliere e ciclista sempre!”. |
Quando c'era la leva obbligatoria
Mi ricollego a quanto scrive l’amico alpino e reduce di Russia Albino Porro su L’Alpino di ottobre. Ripristinare il servizio della leva obbligatoria non solo significherebbe ridare equità sociale e unitarietà di fronte alla Patria ed agli obblighi verso di essa, ma dare anche ed innanzitutto a molti giovani la possibilità di fare un’esperienza unica e importante per il loro futuro, anziché venire annoverati nella percentuale di disoccupati.
La vera "Preghiera dell'Alpino"
Ti scrivo per complimentarmi per l’editoriale di settembre, in merito ai versi della preghiera dell’alpino. Concordo pienamente sulla visione metaforica ed ampliata che deve avere la lettura della nostra bella ed amata preghiera. Ho però un dubbio, poiché proprio qui a Bellinzago Novarese ci è stato richiesto dal parroco di recitare a metà la preghiera (quella originaria sino al 1972, coi versi “Rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana...”).
In breve – dicembre 2012
Notizie in breve.