TORINO – La baita del gruppo Mirafiori
La Circoscrizione 10 del Comune di Torino ha concesso dei locali in Strada Castello di Mirafiori 57/3 ed immediatamente un gruppo di volenterosi soci si è trasformato in imbianchini, idraulici, vetrai, elettricisti portando a termine i lavori di ristrutturazione dei locali e permettendo di effettuare l’inaugurazione in concomitanza con il secondo anniversario di fondazione del Gruppo.
Zona franca
Rubrica aperta ai lettori.
Dove nasce la voglia di cantare
I festeggiamenti per i 90 anni della sezione ANA di Como, non potevano concludersi se non alla grande. E così è avvenuto. Il concerto dei Crodaioli, diretti da Bepi De Marzi nell’austera cornice della chiesa di San Fedele ha sbalordito chi non li aveva mai sentiti cantare ed ha ampiamente gratificato quelli che non perdono occasione per riascoltarli. Conoscevo alcune cante scritte da questo grande Maestro, ma non mi era mai capitato di sentirle eseguite dal vivo sotto la sua direzione.
La guerra di Italo
Italo Facchini ha 93 anni. È nato il 4 marzo 1918 a Belprato, un piccolo paesino della Valle Sabbia in provincia di Brescia. Era il più giovane di 5 figli e ha trascorso la sua giovinezza tra il duro lavoro in campagna che, come accadeva una volta, consisteva nell’unico sostentamento per il nucleo famigliare. A 21 anni, chiamato al servizio di leva negli alpini, iniziò una lunga e burrascosa carriera militare che lo porterà in mezz’Europa per sei lunghi anni. Nel marzo del 1939 a Vipiteno, fu inquadrato nella Compagnia comando del battaglione “Vestone”, 6° Alpini, divisione “Tridentina”. Nel maggio 1940, a neppure due mesi dalla fine del servizio militare, avendo la Germania invaso la Francia, Italo venne richiamato e inviato a Nizza con il suo reparto.
PIACENZA – Dedicato ai giovani il 68° di Nikolajewka
Perché ricordino il sacrificio degli alpini e il loro senso del dovere: con questo spirito gli alpini della Sezione, e di tanti Gruppi delle Sezioni vicine, hanno commemorato il 68° anniversario della battaglia che ha concluso la tragica Campagna di Russia. Quest’anno le tradizionali due giornate sono state organizzate dal gruppo di Vigolzone guidato da Gaetano Morosoli, in collaborazione con la Sezione presieduta da Bruno Plucani. A Vigolzone, nel 1984, è stato eretto un monumento ai Caduti e Dispersi di Russia, e proprio in ricordo di quei soldati che non sono più tornati da quei luoghi gli alpini di Vigolzone hanno effettuato pellegrinaggi e si sono impegnati con spirito di solidarietà alla costruzione dell’asilo a Rossosch.
Onorcaduti e i piastrini dei Caduti in Russia
Sul ritrovamento di piastrini di nostri Caduti in terra di Russia il commissario generale di Onorcaduti, gen. di C.A. dei Carabinieri Vittorio Barbato, ha inviato al nostro presidente nazionale la lettera che riportiamo.
SVIZZERA – Messa per gli alpini andati avanti
Particolarmente suggestiva la Messa per gli alpini “andati avanti”, celebrata da padre Luciano Cocco, alla missione cattolica italiana di Ginevra.
150°: ha vinto il cuore
Rifioriti i tricolori. Sinceramente, ci speravo. Anche se, per la verità, le premesse non erano del tutto positive. Alla vigilia del 17 marzo, il giorno ufficiale per la celebrazione dell’Unità d’Italia, serpeggiavano non solo mugugni, ma aperte contestazioni, gesti poco consoni alla ricorrenza che si stava per ricordare. Invece è andata bene, per così dire.
I tricolori sono apparsi un po’ ovunque, in determinate zone non costituivano proprio una selva, ma tutto sommato sufficienti per poter affermare che l’amor patrio è sentito, nonostante i detrattori, e che il tricolore è nel cuore di moltissimi italiani. E dei giovani soprattutto. Nel Triveneto, c’era qualche apprensione in più.
Valori? Se “alpini” valgono di più
Il 15° Convegno Itinerante della Stampa Alpina (CISA) svoltosi all’hotel Candiani di Casale Monferrato il 2 e 3 aprile, ottimamente organizzato dalla sezione guidata da Gian Luigi Ravera, si è concluso con un successo di partecipazione e di interventi sul tema proposto dal Comitato di Direzione presieduto dal consigliere nazionale Adriano Crugnola: “Nel 150° dell’Unità d’Italia riflettiamo sui valori della solidarietà e della linea associativa”. Ai lavori ha partecipato sabato pomeriggio il gen. Gianfranco Rossi, vice comandante delle Truppe alpine e, la domenica mattina, lo stesso comandante gen. C.A. Alberto Primicerj. Le conclusioni del dibattito sono state tratte dal presidente nazionale Corrado Perona, che nel corso del suo appassionato intervento ha risposto anche ai numerosi quesiti posti dai rappresentanti dei giornali associativi, confermando infine la volontà di continuare le sue visite alle Sezioni per ascoltare le proposte della base sul futuro della nostra Associazione. Erano rappresentate ben 59 testate di Sezione e 11 di Gruppo, con oltre centocinquanta partecipanti. Nella mattinata di sabato si sono riuniti i referenti del Centro Studi, che nel pomeriggio, in due sezioni diverse, hanno discusso il “Piano scuole” e il “Piano Musei”.
STORIA SEZIONE FRANCIA – Quando le montagne uniscono
La sezione nacque a Parigi, in una affollata sala del ristorante Favre, in rue Arquibusier, all'inizio del 1929, per iniziativa di un gruppo di alpini soci dell’Associazione Combattenti e Reduci. L’intento, nel fondare la nuova Sezione, era di mettere in evidenza lo spirito alpino pur nella grande famiglia di quanti avevano preso parte alla guerra. Questa la composizione del primo consiglio sezionale: presidente, Giovanni Poli, consiglieri: Carlo Enrico Ribet, Giuseppe Dalmasso, Camillo Del Grosso (uno dei fondatori dell’ANA nel 1919) Lorenzo Rosazza, Giovanni Perron, Roberto Delle Pezze.
Gli alpini nella storia d'Italia (5ª puntata)
Se gli alpini sono popolari sin dalla costituzione del Corpo, il momento nel quale vengono proposti come immagine stessa della nazione è il 1915-18. La prima guerra mondiale, con le sue trincee, le asperità montagnose del confine nordorientale, il terreno conquistato o difeso palmo a palmo sembrava fatta apposta per esaltare le caratteristiche degli alpini. In una “guerra di movimento” contano il dinamismo dei reparti e lo slancio sul campo di battaglia (per questo il soldato per eccellenza del Risorgimento è stato il bersagliere): in una “guerra di posizione” contano invece la fermezza, la pazienza, la perseveranza, la resistenza.
AOSTA – Incontro con gli “scultori di Fossa”
L’ANA valdostana ha organizzato nei locali della sede sezionale un incontro con gli artisti dell’Associazione Scultori e Intagliatori Valdostani, autori della croce donata dagli alpini alla comunità di Fossa (L’Aquila) e collocata sulla facciata della nuova chiesa inaugurata nel novembre scorso.