Il senso dello Stato
Che si fa, dunque, nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia? Si smantella la memoria della nostra storia, di ciò che eravamo, di ciò che siamo. Via, dunque, l’ormai anacronistico 2 Giugno festa della Repubblica, via il 1° Maggio festa del Lavoro – tanto, ormai manca sempre di più – e via anche il 25 Aprile. E magari anche altre ricorrenze: cosa saranno poi mai, questa Liberazione e questa Giornata delle Forze Armate!
Paese che vai, alpino che trovi…
È un fatto che capita spesso: ti trovi in un posto nuovo e ti accorgi che, pur non essendotelo minimamente aspettato e pur essendo altamente improbabile, un alpino lo trovi sempre. A Caprera, in occasione della visita organizzata dalla sezione Sardegna per il 2 Giugno, è successo di nuovo. Salendo verso il complesso garibaldino, un signore con barba e capelli candidi su un volto decisamente abbronzato e segnato dal tempo, con occhi di un azzurro luminosissimo, sentendo il mio nome mi si avvicina e mi chiede se, per caso, sono valtellinese.
A ottobre l’incontro dei Gruppi Giovani a Costalovara
I prossimi 29 e 30 ottobre il soggiorno alpino A.N.A. di Costalovara (Bolzano) sarà sede del raduno dei componenti dei gruppi e delle commissioni giovani dei 4 raggruppamenti, che vi converranno per un confronto di esperienze sull’attività svolta nelle rispettive zone.
Gli alpini nella storia d’Italia (8ª puntata)
Giugno 1940. La Campagna nelle Alpi occidentali
Quando Mussolini, il 10 giugno 1940, annuncia dal balcone di Palazzo Venezia l'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale, per gli alpini si apre una nuova, drammatica, sanguinosa pagina di storia. La prima "Campagna" è sulle Alpi occidentali, contro un nemico - la Francia - che le armate di Hitler hanno già travolto attaccando da Nord e da Est. L'Italia fascista vuole assicurarsi un "posto a tavola" quando si tratterà di dividere il bottino e attacca da sud. È un'azione che i francesi non ci perdoneranno mai, una pugnalata alla schiena ad un Paese già prostrato. Ed è un'azione che anche in Italia suscita imbarazzo e non piace a molti, primi fra tutti proprio agli alpini.
Il pellegrinaggio a Lourdes
Sono andato anche quest’anno al pellegrinaggio militare internazionale a Lourdes, cui partecipano le rappresentanze di militari in servizio e in congedo delle varie nazioni. In particolare con la delegazione dell’Ordinariato Militare Italiano, oltre ovviamente ai militari in servizio delle quattro FF.AA. e specialità, ho constatato una buona presenza anche di militari in congedo con rispettivi famigliari delle varie associazioni d’arma. Noi alpini con cappello appena sei o sette! Forse manca una opportuna informazione sul nostro periodico L’Alpino? Le Sezioni che hanno la fortuna di avere nei loro ranghi un cappellano militare in congedo potrebbero rivolgersi a lui per l’organizzazione o per avere indicazioni in merito. Chissà se per il pellegrinaggio del 2012 (dall’11 al 13 maggio) la nostra Associazione sarà opportunamente rappresentata.
Roberto Fontana - Padova
Sul Monte Tomba, baluardo di valori
Con la partecipazione delle rappresentanze delle otto nazioni che vi hanno combattuto, si è svolta domenica 4 settembre 2011 una significativa cerimonia sul monte Tomba la cui dorsale, nel novembre del ’17, costituì la prima linea dopo la disfatta di Caporetto. A dar maggior lustro alla commemorazione quest’anno si è avuta anche la presenza del Labaro con il presidente Corrado Perona, accompagnato dal vice presidente nazionale vicario Sebastiano Favero, dal vice presidente nazionale Antonio Arnoldi, dal segretario del CDN Angelo Pandolfo e dai consiglieri nazionali Roberto Bertuol e Nino Geronazzo.
Addio a Bonatti: sfidò l’impossibile riuscendo dove altri non osavano
Il grande alpinista Walter Bonatti si è spento il 13 settembre scorso a Roma. Era nato a Bergamo il 22 giugno 1930. Fu il protagonista di imprese ardite ed estreme negli anni ’50 e ’60. Iniziò giovanissimo l’attività sportiva nella società monzese “Forti e Liberi”, compiendo le prime ascensioni sulle Prealpi lombarde e nel 1949 ripetendo le vie già aperte da famosi scalatori sulle Dolomiti, sulle Grandes Jorasses e sul Pizzo Badile.
Il riscatto del periodo militare
Prima di scrivere, come si dice a Napoli, ho fatto “passà a nuttata”. Troppa era l’inc(cavolatura) per le decisioni prese in materia pensionistica dal nostro Governo, scritto con la maiuscola, proprio in rispetto alle istituzioni. Rispetto, ahi noi, non troppo ricambiato soprattutto verso chi ha risposto “presente” alla famosa e rimpianta “chiamata alla leva”. Moltissimi di noi hanno riscattato il periodo militare, fino all’altro ieri si poteva inserire come anzianità per i 40 anni per il raggiungimento della meritata pensione.
Roberto Vuerich - Valdagno
Con austriaci e sloveni in Ortigara
Erano più di novant’anni che le vette dell’Ortigara e del monte Chiesa non sentivano le voci di soldati dell’imperial regio esercito. Eredi del 17° Infanterie K.u.K. Regiment di Lubjana e del 59° Infanterie Regiment “Rainer” di Salisburgo calcano ancora le linee che, dal 1916 al 1917, i loro nonni avevano costruito, rafforzato, difeso nel corso di terribili scontri culminati con la battaglia dell’Ortigara del 1917… Ma andiamo con ordine.
Come sarà la “Casa per Luca”
Uno spot televisivo durante l’estate (realizzato e trasmesso totalmente gratis per la generosa disponibilità di Toni Capuozzo del TG5 e della società Mediafriends) ha efficacemente diffuso la voce che girava già all’Adunata di Torino: gli alpini dell’ANA e gli alpini in armi dell’8° Reggimento hanno bisogno di una mano per aiutare uno di loro, il giovane caporalmaggiore Luca Barisonzi, rimasto paralizzato per le gravi ferite riportate durante la missione in Afghanistan.
Un passaggio per l’Adunata
Sono un alpino da anni iscritto all’ANA, gruppo di Cernusco sul Naviglio, sezione di Milano. Purtroppo anni fa ho subito un grave infortunio sul lavoro in cantiere con trauma cranico ed emiparesi e adesso mi trovo solo parzialmente autosufficiente. I giorni dell’Adunata sono da me vissuti in modo triste e malinconico. Non potendo guidare, pur avendo l’auto, ogni anno chiedo a tutti gli alpini che conosco di accompagnarmi con la mia auto all’Adunata pagando tutte le spese di benzina e pedaggi oltre al vitto. Nessuno mi ha mai confermato, tutti adducendo i più vari motivi hanno declinato l’invito. Così i giorni del raduno li passo a casa guardando il mio cappello pronto, aspettando sempre l’anno dopo, pur sapendo che sarò sempre a casa.
Gilberto Frattini, 02/90723333
Silandro: il “Bergamo” è tornato
Caserma “Druso” di Silandro (BZ): edifici imponenti e severi, separati dalla cittadina dal terrapieno della ferrovia, che incutono soggezione e timore fin dal primo impatto; sede del Gruppo di Artiglieria da Montagna “Bergamo”, Unità alpina di grande prestigio militare e sinonimo di severa disciplina e duro addestramento. Queste le sensazioni e gli stati d’animo iniziali delle migliaia di giovani reclute – in buona parte bergamasche – che nel tempo ne hanno superato i cancelli per svolgere il servizio militare.