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martedì, 12 Agosto 2025

TUTTO PER L’ITALIA

Diario di un alpino del battaglione Piemonte 1943-1945 Il sergente Pivetta aveva 21 anni quando si trovò a combattere la guerra di liberazione a fianco delle truppe angloamericane. La guerra di un pugno di uomini che dopo l’8 settembre seppero ritrovare dignità e orgoglio.

Due giorni in (Gran) Paradiso

I vecchi raccontavano di come il Signore delle montagne avesse preso a paragone il paradiso per crearlo; e quando finì la sua opera, nel rimirarla, decise che l’aggettivo “grande” fosse quello che, meglio di altri, potesse accompagnarlo. E da tempo immemore le genti lo chiamano Gran Paradiso... Maestose vette che sovrastano aspri dirupi, riposanti pianori, laghi incantati e boschi misteriosi. Delicate e poi forti tonalità di colori si susseguono in un’armonia di immagini che sempre stupisce l’occhio di chi guarda la Valle Orco.

Cori e fanfare

Coro ANA Preganziol - Un impegno che continua

Si è tenuto, presso l’aula magna della scuola media “Ugo Foscolo” di Preganziol, il 19° concerto “Cantalpini”. Per noi del coro A.N.A. Preganziol questo concerto ha rappresentato un importante momento di incontro con la nostra comunità. É stata l’occasione per proporre nuovi cori e musicalità diverse, quale contributo colturale e di coesione sociale. Quest’anno è stato nostro ospite il coro Friuli di Cordovado - coro Monte Cavallo - che ci ha allietati con canti della tradizione popolare, brani d’autore e lo spirito conviviale e goliardico che contraddistingue le “Compagnie Alpine”. Un concerto bello, alla presenza di un pubblico attento. Il primo senza il nostro maestro Angelo: per lui, che ci ha lasciati, abbiamo cantato con un misto di tristezza e di orgoglio. Ecco perché, caro Angelo, passato il pianto, continua il nostro impegno del cantare come coro e non da solisti, come abbiamo imparato, nell’essere vicini a chi ha bisogno d’aiuto, nel rispetto della nostra tradizione alpina.

Salviamo il pennone di Bra

Gli alpini di Bra hanno intrapreso una campagna per salvare dall’abbattimento il vecchio pennone della bandiera della ex Caserma Trevisan che per circa un secolo ha svolto il suo ruolo e cessò definitivamente nel 1975. Con il trasferimento del C.A.R iniziò il declino ed ora, dopo la vendita a privati, verrà ristrutturata e prenderà il nome di Borgo Trevisan.

Oslavia, Sacrario devastato

Nei paesi musulmani i cimiteri sono volutamente lasciati in uno stato di abbandono “curato”, con tombe coperte dall’erba e dai segni del tempo. Pare che lo stesso principio, ma molto più trasandato, sia stato applicato al Sacrario militare di Oslavia. L’ossario che conserva le spoglie di 57mila soldati italiani morti nella Grande Guerra, nonché di 540 militari austroungarici, versa in condizioni disastrose. 

Toni Covre è andato avanti. Fu l’attendente di Bedeschi in Russia

Tutti i nostri reduci hanno una storia. Ma ce ne sono alcuni la cui vicenda è particolare, come quella di Toni Covre, classe 1920, da San Fior, in provincia di Treviso poco distante dal Meschio, il fiume che storicamente divide la Marca trevigiana dal Friuli.

Sfogliando i nostri giornali

La nostra stampa.

A Cima Vallona per ricordare

Le ragioni della memoria e della giustizia e le ragioni del perdono e della fratellanza. Come spesso succede in occasione di eventi tragici queste diverse istanze motivano opinioni e atteggiamenti contrastanti. È accaduto anche a San Nicolò Comelico, in occasione del 44° anniversario dell'eccidio di Cima Vallona, quando perirono per mano di terroristi altoatesini quattro militari, il capitano dei carabinieri Francesco Gentile, i parà incursori sottotenente Mario Di Lecce e il sergente Olivo Dordi e l’alpino Armando Piva. Rimase ferito gravemente il sergente del “Col Moschin” Marcello Fagnani, presente alla cerimonia d’anniversario.

Ai reduci: “Impariamo da voi virtù e coraggio”

Per la sessantaduesima volta sul Colle di Nava sono stati ricordati i 13.470 Caduti e dispersi della Divisione Cuneense e onorati i reduci presenti al pellegrinaggio. Sotto un bel cielo azzurro spruzzato qua e là dalle nuvole si sono dati appuntamento domenica 3 luglio tantissimi alpini del 1° raggruppamento, con 20 vessilli (tra cui quelli di Francia e Brasile) e oltre 150 gagliardetti.

Le passerelle degli alpini, tra roccia e cielo

A quasi un secolo di distanza sono state ricostruite le passerelle – tra le pareti a strapiombo - sul Sentiero dei fiori, in Alta Valle Camonica, tra Cima di Lago Scuro e il Castellaccio, teatri della Grande Guerra. Misurano rispettivamente 55 e 75 metri. L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Ponte di Legno, dalla Comunità montana, dagli Amici di Capanna Lago Scuro e dalle Guide alpine della Valle Camonica.

Quei nostri Caduti in Grecia non sono dimenticati

Ne L’Alpino del settembre 2007 riportavo emozioni e sentimenti che mi hanno colto, a seguito del primo “pellegrinaggio” in terra greco- albanese, sulle orme dei soldati italiani, ed in particolare su quelle degli alpini ed artiglieri della Divisione Julia. Riscrivo oggi, dopo il rientro dalla mia seconda esperienza, che per come è stata vissuta posso definirla, senza timore di esserne sconfessato, “Pellegrinaggio sulle orme dell’immane sacrificio ed eroismo dei soldati italiani”.

Afghanistan, altri tre Caduti

Nello scorso mese di luglio tre tragiche notizie sono giunte dall’Afghanistan dove sono impegnati i soldati italiani. In attentati, a distanza di dieci giorni l’uno dall’altro, hanno perso la vita il caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo, il primo caporal maggiore Roberto Marchini e il primo caporal maggiore David Tobini.

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