Toni Covre è andato avanti. Fu l’attendente di Bedeschi in Russia

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    Tutti i nostri reduci hanno una storia. Ma ce ne sono alcuni la cui vicenda è particolare, come quella di Toni Covre, classe 1920, da San Fior, in provincia di Treviso poco distante dal Meschio, il fiume che storicamente divide la Marca trevigiana dal Friuli.

    Covre, artigliere della 13ª batteria del Gruppo Conegliano, in Russia era l’attendente di Giulio Bedeschi, l’autore di “Centomila gavette di ghiaccio”, l’unico personaggio citato nel libro con il vero nome e cognome. Fu Bedeschi stesso, dopo averlo cercato a lungo nel dopoguerra, a farlo rimpatriare dall’Argentina e a trovargli un lavoro.

    Covre è andato avanti il 2 luglio scorso, dopo una vita spesa per la famiglia e di dedizione agli altri, vissuta quasi in sordina ma sempre intensamente, con grande cuore e spirito alpino. Ai funerali erano presenti tanti alpini e il vice presidente nazionale vicario Favero.