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mercoledì, 18 Giugno 2025

Il “Forca di Presta”, presenza ANA negli Appennini

Tra le varie proprietà della sede nazionale: il Soggiorno Alpino di Costalovara, il rifugio Contrin in alta val di Fassa e il rifugio Cecchin al Lozze, da alcuni decenni è stato “adottato” anche il rifugio “Medaglia d’Oro al V.M. Giovanni Giacomini” a Forca di Presta, a quota 1.550, situato nel territorio del comune di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Un rifugio alpino sui generis, che potrebbe essere appenninico perché, contrariamente agli altri fratelli sull’arco alpino, è situato nell’Italia centrale, al confine fra tre regioni: Marche, Umbria e Lazio. Una posizione strategica nel territorio nazionale che permette all’Associazione Nazionale Alpini di essere presente in modo più capillare anche nel 4° raggruppamento.

Si ribalta un Lince: muoiono tre fanti italiani

Attraversavano un torrente in Afghanistan quando il loro Lince si è rovesciato, in pochi secondi è stato coperto dall’acqua e per tre nostri militari bloccati all’interno non c’è stato scampo. Così sono morti tre fanti del 66° reggimento fanteria “Trieste” che ha sede a Forlì ed è inquadrato nella brigata aeromobile “Friuli”. Le vittime sono il caporal maggiore capo Francesco Currò, 33 anni, di Messina, il primo caporal maggiore Francesco Paolo Messineo, 29 anni, di Palermo, e il primo caporal maggiore Luca Valente, 28 anni di Gagliano del Capo (Lecce).

L’onore ai Caduti e un monito ai giovani

In una cornice di montagne innevate, nell’estremità settentrionale del lago di Como, gli alpini della sezione di Colico hanno commemorato, domenica 5 febbraio, il 69° anniversario della battaglia di Nikolajewka. Le celebrazioni hanno avuto un prezioso prologo sabato sera, nello storico Palazzo Gallio di Gravedona sede prestigiosa della Comunità Montana Alto Lario dove, alla presenza del presidente alpino Mauro Robba e del sindaco Fiorenzo Bongiasca, si è esibita in un applaudito concerto la fanfara della brigata alpina Taurinense, diretta dal maresciallo Marco Calandri, con un repertorio di musica militare, classica e jazz.

Il cimitero di Milovice

Non ero a conoscenza della cerimonia commemorativa al Campo di Milovice (Repubblica Ceca), diversamente avrei potuto unirmi. Complimenti agli organizzatori per la meritoria iniziativa in favore dei nostri Caduti alpini e di tutti i nostri soldati combattenti della prima guerra mondiale ivi internati e inumati.

Le foibe ancora aperte nei cuori

Sessantacinque anni fa, il 10 febbraio 1947, a Parigi veniva firmato il trattato che toglieva all’Italia ed assegnava alla Jugoslavia Fiume, il territorio di Zara, le isole Lagosta e Pelagosa, gran parte dell’Istria, del Carso triestino e goriziano e l’alta valle dell’Isonzo. Trieste, con il suo entroterra giuliano ed istriano, entrò a far parte del neo costituito Territorio Libero di Trieste, diviso in Zona A, sotto amministrazione angloamericana e Zona B, sotto amministrazione jugoslava.

L'editoriale di De Biasi

Non ho avuto il piacere di conoscerti, ma ho avuto il privilegio di leggerti. Il tuo editoriale su L’Alpino di febbraio (a firma di Graziano De Biasi), chiaro, semplice, lineare, essenziale ha provocato in me un turbinio di emozioni mai sopite che tu con i tuoi concetti hai esaltato. Grazie!

Premiati un paese e una famiglia

“Noi alpini apparteniamo alla comunità locale ed una prova tangibile è proprio questa meritevole iniziativa della sezione ANA Cadore che attua pienamente i principi alla base della nostra Associazione”. Così Corrado Perona ha commentato in chiusura di cerimonia, la 16ª edizione dei “Riconoscimenti di merito ANA Cadore”, svoltasi come tradizione nella sala del palazzo storico in piazza Tiziano, a Pieve, davanti a numerose autorità e ad un folto pubblico, con la rappresentanza di tutti i gruppi ANA della Sezione. In apertura, dopo il saluto del sindaco Maria Antonia Ciotti, che ha annunciato l’intitolazione di una piazza al 7° Alpini, l’introduzione del presidente della sezione Antonio Cason, che ha riassunto la storia di questi “Riconoscimenti” nati nel 1980 per una felice idea dell’alpino Guido Buzzo.

La leva che non c'è più

Ricordo, con un pizzico di orgoglio la manifestazione che la nostra Associazione organizzò a Roma, accompagnati dall’allora presidente Giuseppe Parazzini, asserragliati dalla Mobile all’interno di Piazza Navona a cantare e suonare l’Inno di Mameli. La nostra decadenza iniziò quel giorno. Si formarono allora due correnti di pensiero: i duri e puri ed i possibilisti.

Afghanistan: tre militari morti in un incidente stradale

Tre militari italiani in forza al 66° reggimento aeromobile “Trieste” di Forlì sono morti questa mattina in un incidente stradale in Afghanistan. Sono il caporal maggiore capo Francesco Currò, 33 anni di Messina, il 1° caporal maggiore Francesco Paolo Messineo, classe 1983 di Palermo e il 1° caporal maggiore Luca Valente, 28 anni di Gagliano del Capo (Lecce).

Successo dell’Operazione Lokomat: inaugurazione al Niguarda il 24 febbraio

Un obiettivo che sembrava irraggiungibile è diventato realtà. Grazie alla solidarietà di tante persone che hanno sostenuto la “Operazione Lokomat”, promossa dall’Associazione Unità Spinale Niguarda onlus, è stata acquistata un’apparecchiatura tecnologicamente avanzata per la riabilitazione di persone con la lesione al midollo spinale.

“La Patria chiamò” presentato a Vigevano

Giovedì 23 febbraio, alle ore 11 presso la cavallerizza di Vigevano, verrà presentato il libro “La Patria Chiamò”. 

"Peppino Prisco, una penna due colori"

Avvocato, alpino e interista. A dieci anni dalla scomparsa, avvenuta il 12 dicembre 2001, esce in libreria “Peppino Prisco, una penna due colori”. Il libro, edito da ExCogita e scritto da Marco Pedrazzini e Federico Jaselli Meazza - due interisti appassionati di ricerche storiche - ripercorre la storia di Peppino Prisco, napoletano di Milano (o, se preferite, milanese in trasferta), geniale avvocato, mordace fustigatore degli avversari, irriducibile penna nera e appassionato cuore nerazzurro.

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