Si ribalta un Lince: muoiono tre fanti italiani

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    Attraversavano un torrente in Afghanistan quando il loro Lince si è rovesciato, in pochi secondi è stato coperto dall’acqua e per tre nostri militari bloccati all’interno non c’è stato scampo. Così sono morti tre fanti del 66° reggimento fanteria “Trieste” che ha sede a Forlì ed è inquadrato nella brigata aeromobile “Friuli”. Le vittime sono il caporal maggiore capo Francesco Currò, 33 anni, di Messina, il primo caporal maggiore Francesco Paolo Messineo, 29 anni, di Palermo, e il primo caporal maggiore Luca Valente, 28 anni di Gagliano del Capo (Lecce).

     

    Oltre ai tre fanti deceduti, c’è anche un ferito, che è stato trasportato all’ospedale militare di Shindand e non versa in pericolo di vita. É stato lui stesso a parlare con i suoi famigliari, per rassicurarli che sta bene. Salgono dunque a 49 i nostri militari Caduti nella missione afgana, iniziata nel 2004.

    Per ora (la notizia del tragico episodio è giunta quando il nostro giornale era ormai in tipografia) si sa che l’incidente è avvenuto a 20 chilometri da Shindand, la città ove ha sede il comando della Task Force che comprende il reggimento quasi interamente schierato nell’ovest del Paese, proprio nella zona di Shindand, il distretto più meridionale della provincia di Herat che confina con l’Iran. Una pattuglia composta da alcuni mezzi blindati stava effettuando una operazione di recupero di un veicolo italiano bloccato dalle condizioni atmosferiche decisamente avverse.

    Il Lince doveva attraversare un torrente che scendeva impetuoso dalla stretta valle. Quand’era in acqua, probabilmente in un affossamento del greto, il Lince si è improvvisamente inclinato e si è rovesciato. Il militare che era in torretta, solitamente quello che rischia di più in caso di attacco, è riuscito a sganciarsi ed è finito nelle acque gelide e limacciose; i suoi tre compagni, invece, rimasti intrappolati all’interno, non sono riusciti ad aprire il portellone e sono annegati.

    “Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – si legge in un comunicato del Quirinale – appresa con profonda commozione la notizia del grave incidente in cui hanno perso la vita tre militari italiani, impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei Caduti, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese”. Un dolore espresso ai famigliari dei tre Caduti “nell’adempimento del dovere” anche dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito gen. C.A. Claudio Graziano e dal presidente del Consiglio Monti.

    Martedì 21 le salme dei tre fanti sono state trasportate in Italia per i funerali di Stato. Il Coni ha disposto un minuto di raccoglimento all’inizio delle partite di calcio di domenica 26, per onorare i tre fanti che hanno perso così tragicamente la vita.