Sfogliando i nostri giornali
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Quella lunga notte tragica non finisce mai
Settant’anni, tanti sono trascorsi da quella tragica sera del 28 marzo 1942, quando alle ore 23,45 il sommergibile inglese Proteus, comandato da Philip Steward Francis, squarciò con un siluro la fiancata sinistra del il piroscafo Galilea. Quest’ultimo era partito da Patrasso alla volta di Bari ma la sua traversata si fermò all’altezza di Prevesa, nel Mar Ionio, portando con sé quasi tutto il suo carico umano; dei 1.275 imbarcati si salvarono 284 uomini e più della metà di questi erano alpini.
“La Grande Guerra in Alta Val Degano” presentato a Udine
Venerdì 27 aprile, alle ore 17.30, presso la sala del Consiglio Provinciale Palazzo Belgrado, a Udine Sarà presentato il libro di Pierluigi Giampaoli “La Grande Guerra in Alta Val Degano”, edito da Aviani & Aviani.
GRAN BRETAGNA – La Veglia Verde a Londra
La tradizionale Veglia Verde, organizzata tutti gli anni dalla sezione ANA Gran Bretagna l’ultimo sabato di gennaio, quest’anno ha ospitato anche una ventina di alpini venuti espressamente dall’Italia. Il gruppo, proveniente da Valeggio sul Mincio, il venerdì ha reso omaggio al monumento all’Alpino (nella foto), nel parco di Villa Scalabrini a Shenley, ai piedi del quale è stata deposta una corona alla presenza di una dozzina di alpini della sezione Gran Bretagna con il vessillo sezionale.
Montenegro: così salvai 22 prigionieri
Mio padre, Giuseppe Bianchini (indicato dalla freccia nella foto sotto), nato a Misano Adriatico il 19 agosto 1915, nel maggio del 1942 era sottotenente veterinario nel battaglione Feltre. Oggi abita ancora nella casa dove è nato, in via Scacciano, 46. È assai fiero di essere alpino.
Sarà l’incontro di gente di montagna
Benvenuti, wilkommen, benvegnui!, ha esordito il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli dando il benvenuto ai giornalisti e agli ospiti in italiano, tedesco e ladino, “per ribadire che in quest’aula si parlano normalmente più lingue che sono nella consuetudine di questa provincia”, aprendo la conferenza stampa dell’Adunata nella storica sala del Consiglio della città. Alle pareti le severe figure dei borgomastri, testimoni di secoli di storia di questa “terra di mezzo”, come un tempo veniva chiamato il Sudtirolo. Al tavolo normalmente riservato alla presidenza del Consiglio, accanto al sindaco sedevano il nostro presidente nazionale Corrado Perona, il presidente della Provincia Luis Durnwalder, il comandante delle Truppe alpine gen. C.A. Alberto Primicerj e Vittorio Brunello, direttore de L’Alpino.
Trincee e caverne: i segni della Grande Guerra
Nella nostra serie dedicata ai musei ben s’inserisce questo che è tra i più significativi e completi. Non espone cimeli, divise, armi, ma riguarda i luoghi in cui vissero, combatterono e morirono tanti nostri soldati in quella guerra di trincee e di mine che spesso si rivelò, in montagna, non meno cruenta di quella di pianura. Ecco dunque questa testimonianza recuperata con il lavoro di tanti volontari alpini “per non dimenticare”.
È tempo di migrare
Il presidente emerito Giuseppe Parazzini era solito dire che quando non ci si diverte più bisogna lasciare gli incarichi associativi. Condivido e aggiungo che allo stesso modo è necessario saper chiudere un’esperienza anche quando questa gratifica pienamente. Non è un paradosso e ancor meno un’esibizione un po’ snobistica di sufficienza; è una convinzione maturata negli anni trascorsi in via Marsala. Il rinnovamento e quindi la vitalità dell’ANA passano attraverso la sua capacità di coinvolgere energie nuove con un processo di ricambio generazionale ponderato e a scadenze ravvicinate. A tutti i livelli.
Vittorio Trentini centenario
Quando arrivo con il presidente nazionale il sagrato della chiesa della S.S. Annunziata a Bologna è già pieno di alpini. La sezione Bolognese Romagnola si è presentata in grande stile e lo stesso hanno fatto tanti alpini da Sezioni diverse. Incontro il presidente di Parma, il già vice presidente nazionale Lino Chies con Aldo Innocente, i consiglieri nazionali Bassi e Balleri e tanti, tantissimi altri amici. Siamo tutti lì, in attesa che arrivi il festeggiato che, puntualissimo, si presenta, sotto braccio ad una delle figlie, elegante e sorridente, quasi incredulo che tutta quella gente sia lì per lui.
In Liguria i volontari alpini
Nell’alluvione del 25 ottobre dell’anno scorso, che ha interessato intensamente il territorio della fascia costiera ed interna della zona delle Cinque Terre, i volontari dell’Associazione Nazionale Alpini furono i primi ad arrivare sul posto per le operazioni di soccorso, ma anche gli ultimi a lasciare questi luoghi per compiere attività di sostegno alla popolazione, oltre che per gli improrogabili ripristini ambientali.
“Occorre un messaggio di fiducia alle Forze Armate”
La visita del capo di Stato Maggiore dell’Esercito gen. Claudio Graziano al comando del Corpo d’Armata di reazione rapida della Nato, con sede alla caserma “Ugo Mara” di Solbiate Olona (Varese) e comandato dal gen. C.A. Giorgio Battisti, è stata l’occasione per fare il punto sulla trasformazione in atto nell’Esercito. Trasformazione che porterà, fra l’altro, a una riduzione della forza complessiva, che sarà più snella ma in grado di affrontare meglio i compiti richiesti ad un esercito moderno, impiegabile nelle diverse missioni all’estero. Nella circostanza della visita del gen. Graziano è stato inaugurato anche un monumento ai Caduti di tutte le guerre, donato dagli alpini di Varese nell’80° di costituzione della loro sezione, presieduta da Francesco Bertolasi.
A Sirmione gli ex del C.d.N.
Si è realizzato il desiderio di Ornello Capannolo di continuare a tenenere i contatti con gli alpini che hanno svolto servizio con vari incarichi presso la Sede Nazionale (presidenti, consiglieri e revisori dei conti nazionali, direttori de L’Alpino). All'incontro avvenuto nei giorni 31 marzo e 1° aprile a Sirmione, c’erano circa quaranta persone provenienti da varie località d’Italia. Era presente il presidente emerito Beppe Parazzini che durante la cena ha manifestato apprezzamento per questa iniziativa che si ripeterà il prossimo anno, e il vice presidente nazionale in carica Luigi Bertino che ha portato il saluto del presidente nazionale Perona e di tutto il CDN.