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martedì, 22 Luglio 2025

Il DNA alpino

L’articolo de L’Alpino (novembre 2012) sui canti alpini mi suggerisce alcune considerazioni. Premetto che quando si parla di cori alpini (...e di fanfare...!) il barometro dell’umore va subito verso il “sereno”! Evidentemente il DNA non può tradire: i canti alpini sono parte integrante del nostro Essere.

Questionario per tesi di laurea della Bocconi.

A maggior chiarimento di quanto pubblicato predentemente informiamo che aprendo il link sottoriportato accederete ad un breve questionario: si tratta di una survey a supporto di una tesi di laura di una studentessa della Università Bocconi. Ci auguriamo che i risultati ottenuti possano essere di interesse anche per l'ANA  ma per ora tuttavia è solo l'ossatura di una tesi di laurea.
Il questionario dura davvero pochi minuti ed il lavoro finale potrà essere utile per individuare le migliori strategie per la trasmissione dei valori di cui siamo custodi
Grazie a tutti per la collaborazione


https://unibocconi.qualtrics.com/SE/?SID=SV_1UpfNuj3eR4XHr7

Una scuola materna per l’Emilia

Costruire una struttura sul territorio per la popolazione, come è accaduto per l’Abruzzo terremotato. E’ questa la nuova sfida per l’Associazione Nazionale Alpini a favore l’Emilia una volta terminata l’emergenza che ha visto al lavoro, nei campi d’accoglienza, oltre 6000 volontari da maggio a novembre.

Convegno a Roma sui trent’anni di missioni all’estero

Il convegno “1982-2012: trent’anni di missioni all’estero” è stata un’occasione per favorire un dibattito sul ruolo che l’Italia svolge da anni nelle missioni internazionali di pace, analizzando la situazione negli scenari di crisi e l’efficacia dell’azione dell’Italia, presente con più di 6.000 militari che operano sotto l’egida delle principali organizzazioni internazionali (ONU, NATO e Unione Europea).

SULLE TRACCE DI MARIO

Mario Grigioni ha frequentato nel 1967 il 48° corso AUC alla SMALP di Aosta. Ed è da questa esperienza, e dal successivo richiamo, che trae spunto per questo agile volume, suddiviso in piccoli capitoli. Sono affreschi di vita militare, scritti con ironia e leggerezza, con il gusto del divertimento. “Le tracce di Mario” sono quelle di Mario Rigoni Stern, illustre “smalpino”, ripercorse da tutti gli AUC di Aosta, ed è il figlio Alberico che ricorda i suoi insegnamenti in poche e intense righe sulla controcopertina del volume. Gli incassi finanzieranno l’iniziativa degli ex allievi del 35° AUC a favore dei bambini di Kitanga (Uganda).

Nel 2013 Congresso a Gorizia

Il 27° Congresso della Federazione Internazionale Soldati da Montagna (IFMS), iniziato con un po’ di preoccupazione per il quadro di difficoltà economiche che coinvolgeva il Paese ospitante, la Spagna, si è rivelato invece un sostanziale successo. Le giornate che le delegazioni dei nove Paesi aderenti hanno trascorso nell’accogliente, vastissima Academia General Basica de Suboficiales di Tremp (Catalogna), tra le vette dei Pirenei Occidentali, sono state intense, fruttuose e stimolanti. Lo ha sottolineato con compiacimento, tra gli altri, il comandante dell’Accademia, col. Luis Castuera Novella, nel corso della solenne cerimonia militare che la mattina del 28 settembre ha avuto luogo sull’affollata Gran Esplanada “Juan Carlos I” di Tremp.

Per l’Italia, con la gente

Storia davvero singolare e affascinante, quella degli alpini. Il Corpo indubbiamente più amato e rispettato al Mondo, 140 anni fa ebbe un’origine quasi clandestina grazie ad alcuni articoli inseriti in quel Regio Decreto con i quali il generale Ricotti Magnani, ministro della Guerra, su suggerimento del capitano Perrucchetti - che, a sua volta, aveva mutuato l’idea da uno studio del col. Ricci - diede vita alle prime compagnie territoriali sulle Alpi. L’idea semplice e geniale era quella di affidare la difesa dei settori alpini ai valligiani che li abitavano, che li conoscevano palmo a palmo e che li avrebbero difesi con la tenacia di chi protegge la propria casa.

L’ANA, 93 anni vissuti con dignità

Dopo la grande partecipazione alle adunate dei quattro Raggruppamenti un’ulteriore dimostrazione della vitalità dell’Associazione è venuta dall’assemblea annuale dei presidenti delle Sezioni in Italia tenuta al Centro Congressi delle Stelline, in corso Magenta a Milano. Erano presenti 79 su 81 presidenti e due presidenti di sezioni all’estero, Germania e Balcanica-Carpatica-Danubiana. In apertura il presidente nazionale Corrado Perona, arrivato il giorno prima dalla visita alle Sezioni in Australia, ha portato il saluto di quegli alpini lontani, ma vicini al cuore di tutti.

Il coraggio contro la forza

Settant’anni fa ad El Alamein, un centinaio di chilometri ad ovest del Nilo, fu combattuta la più grande battaglia in terra d’Africa della seconda guerra mondiale. La Battaglia di El Alamein segnò, insieme a quella di Stalingrado, la svolta del conflitto e colpì al cuore il mito dell’invincibilità dell’esercito tedesco. Sotto il profilo politico-strategico la battaglia pose fine all’incombente minaccia di occupazione dell’Alto Egitto e alla penetrazione delle armate italo-tedesche in Medio Oriente per l’acquisizione dei ricchi giacimenti di petrolio di quei Paesi.

Franco Pini, angelo degli altri

Chissà quale piega avrebbe preso il futuro di Franco Pini se quel giorno in Iran, nel lontano 1977… Il fatto è che a quel tempo Franco Pini, bergamasco di Ponteranica, classe 1932, mortaista del 5° Alpini battaglione Tirano, andava girando il mondo in lungo e in largo. In sella alla sua Motom Delfino 160, comprata a rate, e poi ad una Gilera 150, s’era spinto fino a Capo Nord, novemila e passa chilometri. Ma di fatto non s’era fatto mancare niente: Marocco, deserto libico, Emirati arabi, Iran, Iraq, Kurdistan, Turchia, Egitto, Sudan, Sud Sudan, Juba, Uganda… Viaggi intrapresi prendendo ferie dall’azienda tessile dove lavorava, e soprattutto concordate con la moglie Rosetta che, a casa, vegliava sui quattro figli che avevano messo al mondo.

LE MANIFESTAZIONI DELLE TRUPPE ALPINE

Il libro è la raccolta di tutti gli annulli postali celebrativi delle manifestazioni alpine. Un grande lavoro svolto dai collezionisti Gian Franco Mazzucco, per lo studio e la ricerca, e da Giovanni Cuomo, per i commenti e le didascalie. Il lavoro va a colmare un vuoto nel panorama del collezionismo alpino, i cui appassionati non hanno mai avuto a disposizione un testo di riferimento. L’opera, oltre al mero interesse filatelico è interessante per chi ama le “cose” alpine, perché riporta i nomi di tante località che hanno visto l’inaugurazione di un monumento, il ricordo dei Caduti, lo scoprimento di una targa, ecc… i nostri luoghi e le nostre memorie.

LA VERITÀ AUSTRIACA SULL’ORTIGARA

Ecco dopo oltre 90 anni “La verità austriaca sull’Ortigara”, un documento - più che una narrazione - tratto dai fonogrammi, gli ordini di servizio, le comunicazione e i rapporti finali dei comandanti, tessere di un mosaico in continuo divenire che hanno consentito di ricostruire la battaglia per l’Ortigara condotta dalle truppe austro-ungariche nei venti giorni che vanno dal 10 al 29 giugno 1917. Autore di questa ricostruzione, un ufficiale dello Stato Maggiore dell’11ª Armata, il maggiore Otto Sedlar, che dopo il conflitto integrò la serie di documenti che aveva avuto modo di visionare durante il periodo bellico con altri recuperati dagli archivi. Il risultato è probabilmente il più completo resoconto, inedito, del susseguirsi dei combattimenti sull’Ortigara.

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