L’ANA, 93 anni vissuti con dignità

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    Dopo la grande partecipazione alle adunate dei quattro Raggruppamenti un’ulteriore dimostrazione della vitalità dell’Associazione è venuta dall’assemblea annuale dei presidenti delle Sezioni in Italia tenuta al Centro Congressi delle Stelline, in corso Magenta a Milano. Erano presenti 79 su 81 presidenti e due presidenti di sezioni all’estero, Germania e Balcanica-Carpatica-Danubiana. In apertura il presidente nazionale Corrado Perona, arrivato il giorno prima dalla visita alle Sezioni in Australia, ha portato il saluto di quegli alpini lontani, ma vicini al cuore di tutti.

     

    Ha aperto i lavori secondo l’ordine del giorno che vedeva al primo punto la situazione del tesseramento e della forza associativa. Ne ha parlato il consigliere Lavizzari fornendo ampia documentazione che si può riassumere così: soci alpini iscritti al 31 ottobre di quest’anno 294.491, soci aggregati 74.318, soci aiutanti 1.222. Totale forza associativa 370.031, con una flessione dell’1,57 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

    Un calo contenuto, se si considera il numero degli alpini “andati avanti” e il recupero dei soci “dormienti”, ben 8.450. In tema di statistiche, lo stesso presidente Perona ha informato del suo tour per l’Italia, attraverso Sezioni e Gruppi per discutere del futuro associativo. Finora sono state “ascoltate” 69 Sezioni, gli incontri programmati sono tre, altri nove sono da programmare. Prima della scadenza del suo mandato concluderà la consultazione i cui risultati saranno oggetto di profonde valutazioni. Intanto arriverà il più importante appuntamento del 2013: l’Adunata nazionale a Piacenza, il cui motto sarà: “Onestà e solidarietà: queste le nostre regole”. “Sulla solidarietà scommetto al cento per cento – ha aggiunto Perona – Sull’onestà pure. Ma sulle regole dobbiamo essere onesti sul serio e servire l’Associazione e non servirsi dell’Associazione lanciando in rete accuse senza fondamento. Sono cose che urtano un’Associazione come la nostra che ha 93 anni vissuti sempre con dignità sull’esempio dei Padri e servendo la Patria”.

    Ha poi letto un brano tratto dall’editoriale di “Rifugio alpino”, il giornale del gruppo di Legnano, scritto dal capogruppo Giorgio Piccioni sulla situazione morale del nostro Paese che si chiede “dove esiste il confine, dove è andata a finire l’onestà?”. E, più avanti: “Ma voi che vi ritenete uomini di potere, siete altrettanto trasparenti? Da quello che si legge e da quello che sta emergendo penso proprio di no. Venite a lezione presso uno dei tanti Gruppi alpini ed imparerete ad essere altruisti… E per raggiungere un traguardo questa è la scuola di onestà, questi sono i valori che non combaciano con i vostri… Per fortuna in Italia ci sono persone che si rimboccano le maniche, hanno le mani pulite, un cuore, un sorriso per tutti”. Quindi “le parole onestà e solidarietà fanno parte delle nostre regole” – ha aggiunto il presidente, che ha poi raccomandato, all’Adunata, la presenza dei presidenti all’incontro con le istituzioni la sera del sabato, il rispetto dell’ordine nello sfilamento, la distanza fra i blocchi (“talvolta è eccessiva e comporta interruzioni”) ed ha espresso un invito: non facciamone un distinguo, se proprio si vuol portare il cappello di un alpino andato avanti – usanza un po’ inflazionata – lo si faccia restando nel blocco. Ha poi comunicato la visita al CDN del capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile Franco Gabrielli, come riferiamo a parte in queste pagine.

    Ed a proposito di Protezione Civile, il coordinatore nazionale ANA Giuseppe Bonaldi ha riferito dell’intervento in Emilia Romagna, e in parte anche in Liguria e in Lombardia, degli oltre seimila nostri volontari sottolineandone la professionalità e lo spirito di servizio (ne riportiamo un ampio servizio in queste pagine). Perona ha quindi riferito sulla situazione fondi per la solidarietà terremoto in Emilia- Romagna. Fondi effettivamente ricevuti: 491.472,30 euro, promesse di versamento 142.9290, totale a disponibilità 634.392,30. “Mancano all’appello ancora 27 Sezioni”, ha aggiunto. Ed ha annunciato che il CDN ha deciso un intervento in una frazione del comune di Cento (Ferrara): la costruzione ex novo di una scuola materna per 90 bambini. Ne ha parlato il presidente della Commissione Grandi Opere Renato Zorio, che ha presentato dettagliatamente il progetto, spiegando che la Commissione ANA aveva chiesto ai vari Comuni quali fossero le necessità prioritarie, escludendo interventi di ristrutturazione. Evidentemente ci sarà bisogno anche della partecipazione di nostri volontari, oltre che di altri contributi. I lavori dovrebbero iniziare nei primi giorni del prossimo anno e finire verso maggio-giugno.

    Dal terremoto alla montagna: il soggiorno alpino di Costalovara, una splendida struttura fra i boschi dell’altopiano del Renon, sopra Bolzano. Ne ha parlato Silvano Spiller, presidente della Cooperativa che gestisce il Soggiorno. Ha ricordato che è la casa degli alpini, oggi completamente ristrutturata, in grado di ospitare fino a 90 persone. Di questa cooperativa possono far parte singoli alpini, Sezioni e Gruppi: attualmente ha 34 soci, cinque Sezioni e un Gruppo alpini. L’iscrizione comporta un versamento di 100 euro, una tantum. Ma ciò che conta è che il Soggiorno abbia anche un’anima – ha affermato Spiller – e cioè che i soci partecipino alla gestione perché diventi sempre più importante e viva con la presenza di alpini e famiglie alpine, con possibilità per le Sezioni per ospitare le loro iniziative, dibattiti, incontri.

    Il tesoriere Gianbattista Stoppani ha quindi relazionato sulla situazione finanziaria dell’Associazione. “Attualmente è solida, tuttavia – ha aggiunto – dobbiamo guardare lontano: ci sono motivi di preoccupazione che devono essere considerati”. Ha riferito del calo progressivo dei nostri associati, che si traduce in riduzione del numero delle quote d’iscrizione. In controtendenza le uscite sono in costante aumento per la strisciante inflazione e in parte per l’effervescenza delle iniziative della nostra Associazione. Inoltre il contributo del 5 per mille alla Fondazione ANA Onlus sta diminuendo consistentemente, con grande pregiudizio per il nostro sostegno alle spese della Protezione Civile e dell’ospedale da campo ai quali queste risorse sono prevalentemente destinate. “Quindi, calano le entrate e aumentano le spese, soprattutto quella per L’Alpino che assorbe quasi il 50 per cento delle nostre disponibilità a causa delle spropositate spese postali. Mi rendo perfettamente conto – ha continuato Stoppani – che è antipatico chiedere aumenti della quota associativa, so benissimo che anche un euro in più dà fastidio, ma so anche che rivolgendoci alla generosità spontanea degli alpini spiegando chiaramente, non con le parole ma con i numeri, i nostri alpini ci vorranno aiutare. Per cui, nelle prossime edizioni del mensile si potrebbe inserire un bollettino di conto corrente che potrà essere usato per mandare un contributo spontaneo, di 20-50 euro, a sostegno del nostro giornale che è lo strumento di collegamento e di informazione che arriva ogni mese a tutti gli associati. Questo per evitare di essere costretti a considerare la diffusione del giornale solo in rete, abbandonando l’edizione cartacea, o riducendo il numero delle uscite”. Il successivo argomento all’ordine del giorno era la definizione del calendario delle manifestazioni nazionali.

    Perona ha comunicato che è già stato stabilito e una copia sarà spedita a tutti i presidenti. Ha poi rilevato l’importanza della commemorazione di Nikolajewka, di cui quest’anno ricorre il 70°. Tre le manifestazioni clou: il 19-20 gennaio la commemorazione di Novo Postajalowka a Mondovì, il 26-27 gennaio il 70° di Nikolajewka e il 3 febbraio la cerimonia al Sacrario di Cargnacco. “Voglio farvi una raccomandazione – ha continuato – per merito dei nostri reduci abbiamo imparato a coltivare il culto della memoria. La celebrazione della battaglia di Nikolajewka è la dimostrazione che il sacrificio dei nostri padri non dev’essere disperso. In Russia gli alpini non erano la maggioranza dei soldati italiani, eppure le altre consorelle associazioni d’arma negli anni non hanno sentito la necessità di ricordare questa tragedia.

    Nel 2013 onoriamo, con i nostri, tutti i Caduti, onoriamo anche i nostri fratelli di altri Corpi e specialità per rendere più completo e decoroso il ricordo di tutte quelle famiglie che non hanno avuto il conforto di veder ricordati i loro morti”. “Poi – ha continuato – il 10 febbraio la commemorazione alla foiba di Basovizza, a Trieste. Lo scorso anno eravamo presenti in una giornata meteorologicamente terribile. Ho promesso al presidente di Trieste che il 10 febbraio ci saremo per ricordare i nostri fratelli trucidati e a lungo dimenticati”. Il presidente ha continuato leggendo il calendario e soffermandosi sul giovedì pre-Adunata, a Piacenza, giorno in cui potrebbe essere presentata la scuola materna costruita, o in costruzione, a Cento. Poi ha elogiato gli alpini per i raduni di raggruppamento, numerosi “come non mi era mai capitato di vedere”, e ha ringraziato i presidenti per aver reso questi raduni spettacolari. Da ultimo, il raduno del 4° raggruppamento, che avverrà a Bari, in occasione del pellegrinaggio al monumento ai Caduti d’Oltremare.

    L’anno prossimo si celebrerà il 20° anniversario della costruzione dell’asilo a Rossosch. Ne ha parlato il già vice presidente nazionale vicario Sebastiano Favero (il cui intervento riportiamo a parte) che ha anche informato l’assemblea anche sul protocollo sottoscritto con Onorcaduti, presieduta dal generale di Corpo d’armata dei Carabinieri Vittorio Barbato, per “la conservazione e la divulgazione della memoria dei soldati italiani Caduti per la Patria”. È stato individuato un primo sacrario, quello di Cima Grappa, il più significativo, nel quale a ogni fine settimana, dal giugno scorso, quattro volontari integrano il personale militare di carriera. Sono volontari di quattro sezioni: Bassano, Feltre, Treviso e Valdobbiadene. Si tratta di alpini che hanno seguito corsi di storia ed hanno un vademecum per essere di guida ai visitatori.

    Nel prosieguo dell’iniziativa, potranno essere individuati dalle Sezioni altri sacrari e risolto anche qualche problema logistico contando oltretutto sull’interessamento dei nostri generali Abrate e Graziano. Altri interventi: del vice presidente Nino Geronazzo sul reclutamento dei VFP1 (il 50 per cento sono del Nord, si sta predisponendo un DVD informativo da presentare nelle riunioni e nelle serate); Ortolani (Trieste) sulla memoria di Basovizza, Benazzo (Balcanica-Carpatica-Danubiana) sul nuovo gruppo ANA in Bulgaria; Fracassi (Cremona) sui tempi di tesseramento e Libro Verde; Plucani (Piacenza) sull’Adunata: “È dura ma stiamo lavorando, vi aspettiamo a braccia aperte”; Natale (Abruzzi) su Onorcaduti e SON; Peraro (Verona): “Ci stiamo dimenticando dell’Ortigara?”; Bosetti (Acqui Terme) sul bollino annuale; Ravera (Casale) sulla proposta del contributo pro L’Alpino; Crast (Cividale) sull’interruzione dell’invio del giornale associativo alle famiglie dei soci andati avanti; Muzzarelli (Modena) ha ringraziato tutti i volontari del terremoto; infine Favero (Commissione Grandi Opere) che ha puntualizzato il ruolo delle imprese coinvolte nella ricostruzione post-terremoto in Abruzzo.

    A tutti ha risposto brevemente Corrado Perona, in particolare a Peraro che lamentava un certo disinteresse per il pellegrinaggio sull’Ortigara: “Significa tutto, per noi – ha detto Perona – giro a tutti questo appello, anche in previsione del centenario che si avvicina”. E fra gli applausi ha concluso i lavori – che hanno evidenziato ancora una volta la grande compattezza e valenza dell’Associazione – augurando “Buon Natale e buon anno a tutti!”. (ggb)


    Favero: il 21 settembre 2013 a Rossosch per il 20° dell’asilo

    Il 21 settembre del prossimo anno in occasione del 20° anniversario della costruzione dell’asilo “Sorriso” a Rossosch ci sarà una cerimonia ufficiale alla presenza di alpini e autorità italiane e russe. Due gli itinerari di viaggio organizzati, uno di sei, l’altro di otto giorni. Ne ha parlato Sebastiano Favero, già vice presidente nazionale vicario e oggi presidente della Commissione Rossosch all’assemblea dei presidenti delle Sezioni Italia. Favero ha ricordato la riunione, il 22 aprile scorso, nella sede della sezione di Pordenone di oltre quattrocento dei settecento alpini che vent’anni fa concorsero alla costruzione dell’asilo. Una riunione alla quale hanno partecipato anche il presidente Perona con l’intera Commissione Rossosch e diversi consiglieri nazionali e sezionali, oltre al sindaco di Rossossch con il presidente del consiglio comunale e il professor Morozov, che è il nostro riferimento per l’asilo.

    La Commissione – ha riferito Favero – è ora impegnata ad aggiornare il libro “Operazione Sorriso” e alla traduzione e pubblicazione di un volume di ricordi degli incontri avuti con gli italiani e con gli alpini, in particolare dal professor Morozov. Quanto alla trasferta: ci sarà la scelta fra le due tipologie menzionate, fermo restando la data della cerimonia ufficiale all’asilo. Favero ha espresso una raccomandazione alle Sezioni e ai Gruppi: “Dare anticipatamente comunicazione del viaggio alla Sede Nazionale e, se possibile, alle ambasciate italiana a Mosca e russa a Roma, ma soprattutto tenere un comportamento rispettoso e consono ai luoghi”.