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sabato, 24 Maggio 2025

Vorrei…

Il 10 giugno 2013 si sono celebrati i cent’anni dell’Opera all’Arena di Verona. Al termine della rassegna musicale la brava presentatrice Antonella Clerici chiama tutti gli artisti della serata sul palco, in primo piano Andrea Bocelli decorato con l’onorificenza di Grande Ufficiale. Attorniata da uno stuolo meraviglioso di voci, la Clerici presenta il Canto degli Italiani che, dice, “vuole essere un incoraggiamento per tutti”.

L’asilo dal cuore alpino

W gli Alpini. Grazie agli Alpini: è la scritta preparata dai bambini di Casumaro, appesa alla vetrata della nuova scuola materna voluta e realizzata dall’Associazione Nazionale Alpini in un paese, frazione del comune di Cento, a cui la forza del sisma del maggio 2012 ha strappato l’asilo. Dopo un anno trascorso all’interno dei moduli scuola, retrostanti alla nuova struttura, i bambini, assieme alle insegnanti e alla comunità intera, ancora scossa dal terremoto, hanno accolto e festeggiato, sabato 1° giugno l’arrivo del popolo degli alpini.

Pionieri e guastatori della Julia a Cargnacco il 13 ottobre

Il 13° raduno annuale dei veci pionieri e guastatori alpini della Julia si svolgerà il 13 ottobre a Cargnacco con il seguente programma: ore 9 ritrovo a Cargnacco presso
il Tempio – 10 Messa, allocuzioni e deposizione di una corona al sacello del Soldato Ignoto, 12,30 rancio alpino.
Per informazioni e prenotazioni telefonare ai numeri 0432-282546; 338-5791152.

Rispetto per la Preghiera dell’Alpino

Ho seguito la sfilata degli alpini a Piacenza commovente e suggestiva come al solito. Sono un’amica degli alpini iscritta al gruppo ANA di Pontebba (Udine) figlia e nipote di veci alpini. Questo mio scritto è per ringraziare il direttore de L’Alpino che, nel suo intervento su Rai3, ha preso posizione riguardo alla preghiera dell’Alpino, che purtroppo viene recitata modificata, perché a qualcuno dà fastidio che si parli di armi.

Progettare sogni

Viva il 1° Maggio, anche se in questo periodo la situazione economica e sociale è sempre più difficile, con l’aumento di disoccupati, precari, aziende che chiudono e tante persone che sono alla disperazione.

Se il canto ti accompagna

Un giorno che Papa Giovanni Paolo II era in vacanza in Valle d’Aosta, andò a fargli omaggio un coro di lassù. Quando cominciò a cantare “Signore delle cime”, il Papa esclamò “Questa la so anch’io”. Ma nella sua Polonia, molti cori la intonano così: Bóg nieba, Pan szczytów... Due sole strofe, naturalmente, perché la terza, che i miei Crodaioli non propongono, non è mia: è stata scritta da un caro amico ormai salito nel silenzio di Dio, Rolando Moro di Carmignano di Brenta.

Esempio trascinante

Questa è la mail che ho ricevuto oggi da un’amica piacentina. “La nostalgia è scattata un secondo dopo i saluti... È stata una grandissima festa, ho parlato con gente che per me non ha un nome e della quale presto svanirà anche il ricordo del volto.

Alla scoperta del Forte

Werk Gschwent di Lavarone, oggi meglio noto come Forte Belvedere, fu progettato dal Genio militare austro-ungarico sotto la direzione del tenente ing. Rudolf Schneider e realizzato tra il 1908 e il 1912 su uno sperone di roccia calcarea che sporge a strapiombo sulla Valdastico. Doveva costituire uno dei punti di forza lungo la linea dell’ipotetico fronte contro l’Italia, nonostante gli accordi della Triplice Alleanza firmata il 20 maggio 1882 dall’Italia che si univa così alla Germania e all’Austria-Ungheria: un patto del quale i nostri “alleati” si fidavano evidentemente assai poco se dalle fine dell’Ottocento ai primi del Novecento diedero il via alla costruzione di una serie di forti lungo tutto l’arco alpino di confine per bloccare gli accessi alle valli strategiche.

“Lupi della Monte Bianco” a Recoaro Terme

Il 27, 28 e 29 settembre si svolgerà a Recoaro Terme il 17° raduno dei “Lupi della Monte Bianco”. Nella mattinata di sabato 28 è previsto il pellegrinaggio al Sacrario del Monte Pasubio. Il programma completo è pubblicato sul sito www.lupidellamontebianco.it.

Il sapore dell'“emilianità”

Cari alpini, veci e bocia, chi vi scrive è una giovane piacentina che ha passato gli ultimi tre giorni insieme a voi in mezzo alle strade della mia città. Inutile dirvi che stamattina, la città si è alzata più sola: tutto era più triste e, purtroppo, è ritornato ad essere tutto silenzioso e melanconico. Abbiamo passato tre giorni tra persone vere e genuine come voi, abbracciando i vostri valori e il vostro profondo senso dell’onore. Grazie a voi, abbiamo imparato che, standovi insieme, si impara la vita e si diventa più uomini (come diceva uno striscione durante la sfilata), ci si arricchisce moralmente e umanamente.

2 Giugno a Roma…

Alla sfilata per la festa della Repubblica, il 2 Giugno a Roma, c’era anche il nostro Labaro, scortato dal vice presidente nazionale vicario Adriano Crugnola. Come era stato annunciato, la sfilata si è svolta in forma ridotta a causa della crisi economica che colpisce, con l’Europa, anche l’Italia, ma non per questo è stata meno suggestiva. Anzi, è sembrata esprimere maggiormente il rapporto fra i militari, le associazione d’Arma, le forze del volontariato e i cittadini. Particolarmente applaudite la fanfara della brigata alpina Julia seguita dalla Bandiera di guerra del 9° reggimento, scortata da una compagnia di alpini in tuta bianca, zaino e sci in spalla.

L’ANA: appartenenza e condivisione

Sono un alpino iscritto al Gruppo del mio paese, Pederobba, in provincia di Treviso. Qualche tempo fa sono venuti a mancare nel mio paese tre reduci alpini combattenti dell’ultima guerra in Grecia e Albania, due dei quali hanno anche sofferto le pene della prigionia. Nonostante si potesse leggere loro in faccia la tristezza e la paura per gli orrori vissuti, hanno sempre mantenuta integra e viva la fede alpina.

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