Com’è nata la scuola

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    Si tratta di un nuovo edificio inserito in un polo scolastico già esistente con la scuola elementare e la scuola media di recente realizzo, previsto ad un solo piano fuori terra inserito in un contesto verde, assimilabile a parco, con accesso indipendente su una carreggiata pubblica di scarso traffico. L’area coperta di metri quadri 700 circa insiste su un lotto di 5.000 metri quadri.

     

    Su considerazione della necessità di urgenza e della costruzione in zona sismica la realizzazione è prevista con tipo di prefabbricazione leggera simile a quella già utilizzata nel sisma dell’Abruzzo a Fossa (AQ) e nella casa supertecnologica a Gravellona Lomellina (PV). Un’unica grande piastra costituisce la base di fondazione mentre la struttura è finita con tamponamenti laterali in parte con materiale composto da pacchetto isolante ed in parte con specchiature vetrate antiriflesso. Altro tipo di aperture cosiddette a nastro (tipo orizzontale) permettono l’aerazione e l’illuminazione naturale di altri locali.

    La copertura ha un manto di lastre di alluminio (tipo aluzine) su pacchetto isolante con soffitto interno in doghe di legno a vista. L’impianto di riscaldamento è del tipo a pavimento radiante con circolazione di acqua a bassa temperatura (30°) con caldaia a metano e integrazione con pannelli solari, a tetto. Pannelli fotovoltaici sempre sulla copertura assolvono la richiesta della normativa regionale sugli edifici pubblici integrando la resa costi/gestione.

    IL PROGETTO – La composizione planimetrica è sviluppata con un percorso da un ingresso di colori non scostanti dalla natura esterna e prosegue nell’atrio illuminato dall’alto dalla luce naturale e con pareti arancio solare. Spogliatoi per i bambini e per il personale didattico indicano con tinte gioiose la percorrenza all’aula polifunzionale (di fronte all’ingresso) e alle tre sezioni, di cui ognuna accoglierà circa trenta bambini; ben distinte dai colori che ne caratterizzano ognuna (rosso, azzurro e indaco). L’apparato della mensa e della cucina completa il parallelepipedo dell’istituto scolastico con colori beige carico e tabacco (tipo nutella). Ogni zona è dotata di servizi igienici e disimpegni di filtro con i locali di attività. La pavimentazione interna è stata realizzata con piastrelle policrome mentre il marciapiede è in porfido trentino, con piazzale in ogni sezione per l’aula all’aperto.

    TEMPI DI ESECUZIONE – Inizio febbraio: scoticamento terreno, taglio piante e sottofondo fondazioni; 7 febbraio: getto platea di fondazione (metri cubi 360 di cls/ore 8); 11 febbraio: taglio del nastro con sindaco Piero Lodi, don Pizzi e il presidente Perona; 18 febbraio: inizio montaggio struttura della ditta Moretti Interholz; 25 marzo: inizio impianti e posa serramenti; 1°- 30 aprile: impiantisti e sottofondi, finitura struttura, serramenti, ecc.; 14 maggio: posa dei rivestimenti e dei pavimenti; 20 maggio: posa condutture ricambi aria e inizio tinteggiature interne; 28 maggio: finitura dei serramenti e della pavimentazione esterna. I lavori sono stati completati in meno di quattro mesi grazie al coordinamento in cantiere del consigliere nazionale Antonio Munari.

    COSTI DI REALIZZO – Ma quanto è venuta a costare la scuola? È una curiosità degli alpini e di chi ha partecipato a qualunque titolo alla sua realizzazione. Entrate: fondi raccolti al 31 maggio 936.000 euro circa; promessi 155.000 circa. Uscite: contratti per forniture e materiali 985.000 euro circa (non sono però conteggiati i costi degli aggiornamenti delle varianti richieste agli enti pubblici e dalle normative). Il lavoro dei volontari e professionisti è così stimato: volontariato dalle Sezioni 4.300 ore/lavoro; professionisti 120.000 euro.

    Tutte le cifre del capitolo di spesa sono comprensive di IVA al 10% e al 21%. Le considerazioni conclusive della direzione lavori sono positive perché… tutto è bene quel che finisce bene. La presidente della Camera Laura Boldrini nella sua visita al cantiere il 20 maggio, con il presidente della Regione Vasco Errani e altre personalità, ha detto che la nuova struttura è “un bellissimo esempio di ricostruzione” e che “in questa scuola sto respirando profumo di libertà”. L’inaugurazione e taglio del nastro avvenuta appena dopo la fine dei lavori, il 1° giugno, si è resa necessaria dalla chiusura dell’anno scolastico; in tal modo è stato possibile avere presenti i principali attori che sono i bambini e il personale didattico, accanto a due presidenti dell’ANA, Corrado Perona e il neo eletto Sebastiano Favero.

    La solidarietà della popolazione e della gente, dell’amministrazione comunale e di tutti gli alpini che l’hanno visitata è un grande risultato per un’opera che ancora una volta l’ANA è riuscita a realizzare. L’edificio per i bambini del Comune di Cento, voluto dal sindaco Piero Lodi e dalla sua giunta, è inserito in un contesto scolastico esistente, posto su una parte di territorio esterno al centro urbano, già a suo tempo voluto da don Alfredo Pizzi, purtroppo deceduto dopo solo due giorni dall’inaugurazione, a 83 anni. La scuola materna richiede un’attenzione maggiore, dovuta ai soggetti che la devono usare, proiettati verso il primo passo nella vita sociale, il primo incontro e convivenza con altri, estranei, necessariamente deve essere un ambiente di gioia con impatti minimi per lo stacco dall’ambiente famigliare.

    È stato un impegno ancora più stimolante in quanto la Regione Emilia e in special modo il territorio di Reggio è stato nel secolo scorso all’avanguardia nell’educazione infantile e nell’organizzazione delle prime scuole autogestite per i figli di contadine e operai. Il primo testo di Loris Malaguzzi dedicato agli insegnanti per la nuova scuola dell’infanzia è del 1971 ed è proseguito anche dopo la sua morte con il “Reggio children – centro Loris Malaguzzi”. Il personale didattico sotto la scorta di tali scuole di pensiero ha già un concetto più moderno per l’educazione dei piccoli ospiti e l’hanno già dimostrato nella collaborazione con gli alpini.

    Renato Zorio


    RACCOLTA FONDI

    La scuola è stata costruita ma c’è ancora bisogno di tanta solidarietà per coprire le spese e per completare l’opera. Il versamento può essere effettuato sul conto corrente aperto in occasione del sisma in Emilia:

    c/c nr. 0000 0000 9411 presso BANCO DI BRESCIA – Ag. 2 Milano

    intestato a FONDAZIONE A.N.A. ONLUS Terremoto Emilia Romagna Via Marsala 9 – 20121 Milano

    IBAN: IT71 L035 0001 6320 0000 0009 411 BIC-SWIFT: BLOPIT22


    SPONSOR E COLLABORATORI

    Per le forniture le ditte: Moretti Interholz di Erbusco (BS) per le strutture dell’edificio; Incas di Vigliano Biellese (BI) per gli impianti; Futurall di Cossato (BI) per serramenti interni ed esterni; Merighi di Cento (FE) per forniture edili e mezzi meccanici; Ceramica Sant’Agostino di Sant’Agostino (FE) e Euroceramica di Casumaro (FE), per rivestimenti e pavimenti; Mixem Eurobeton di Poggio Renatico ed Estense Massetti di Sipro per forniture diverse.

    Bonifici alla Fondazione ANA Onlus da: Gruppi e Sezioni ANA, Comune di Cento (FE), Comune di Verona, Comune di Fossa (AQ), la ditta individuale Poni Giovanni che ha raccolto i fondi durante il Pasta Party allestito all’Adunata di Piacenza, e diversi privati.

    Professionisti collaboratori: (consiglieri ANA e non, e a parcella zero) arch. Andrea Zorio e geom. Giorgio Pedroni di Vigliano Biellese (BI) per il progetto preliminare e architettonico; ing. Andrea Munari di San Pietro di Gu (PD) per il calcolo strutture; Antonio Perona di Biella, per il calcolo impianti elettrici; ing. Alberto Vella di Biella per il calcolo impianti termoidraulici e ricambi aria; arch. Luigi de Finis di Corbetta (MI) per il coordinamento sicurezza L. 81/’08.

    I volontari ANA: per il cantiere con 530 giorni/presenza e circa 4.300 ore lavorative: le sezioni di Bassano del Grappa, Biella, Conegliano, Lecco, Omegna, Pordenone, Trento, Varese e Vicenza.