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mercoledì, 9 Luglio 2025

Raduno degli alpini del battaglione Trento a Monteforte d'Alpone

L’annuale raduno degli alpini del battaglione Trento si terrà il prossimo 17 aprile, in occasione dell’Adunata di zona “Valdalpone 2016”, grazie alla disponibilità del gruppo alpini di Monteforte d’Alpone della sezione di Verona.

Ciao Cristiano! Addio al "vecio" reduce d'Abissinia

Cristiano Dal Pozzo, classe 1913, di Rotzo è andato avanti il nella notte Pasqua. La casacca color kaki e il caschetto coloniale con la penna erano il suo segno distintivo alle Adunate nazionali a cui non mancava mai, calorosamente salutato dal pubblico e dalle autorità. Reduce d’Abissinia, aveva partecipato alla Seconda Guerra Mondiale in Libia e dopo l’8 settembre era stato fatto prigioniero dai tedeschi.

Il Presidente dell’Ana Sebastiano Favero e tutta la famiglia alpina esprimono cordoglio ai famigliari. Ciao Vecio, ora cammina per le tue montagne su nel Paradiso di Cantore.

Molti giornali hanno scritto erroneamente che Cristiano era l’alpino più “vecio” d’Italia. In realtà l’alpino “più in là” è Attilio Moroso, classe 1909, di Laverda (Marostica). In comune i due centenari avevano la vicinanza del luogo dove abitavano… a testimoniare la bontà dell’aria in quella parte del Veneto.

Seminario: "I concorsi di arruolamento nell'Esercito Italiano"

Il prossimo sabato 16 aprile la Commissione Nazionale Giovani, grazie alla collaborazione del Comando Truppe Alpine e del Comando Militare Esercito Trentino Alto Adige ha deliberato di organizzare un seminario formativo rivolto ai Coordinamenti Giovani delle nostre Sezioni presso la sede del Comando Truppe Alpine in Bolzano.

Ce n’era proprio bisogno

Caro don Bruno, le scrivo per ringraziare un gruppo di persone di Oliveto di Imperia per avere regalato a mia madre, Elisabetta Beraldi, un...

Un compagno di viaggio

Buongiorno, mi chiamo Luca Sevega, ogni mese aspetto l’arrivo de L’Alpino e non appena aperto, lascio che mi accompagni, con i suoi articoli, nelle storie e nelle cronache recenti e passate di uomini e donne che in qualche modo hanno tracciato e scritto la storia e da cui, tutti noi, dovremmo cogliere il valore dei loro gesti, delle loro lotte, ideali, sacrifici e delle tradizioni. 

Alpino al… fronte

Il Coro dei congedati della brigata Julia ha appena finito di raccontare nel canto l’epopea della Grande Guerra, quando mi avvicina un metro e novanta di uomo: «Sono Mario Picech. Sono di Gorizia. Di Cormons, per l’esattezza». Non sono necessari i convenevoli per creare cordialità, perché un sorriso a trentadue denti sembra il biglietto di ingresso a qualche festa di nozze o rimpatriata tra amici. Quindi quattro battute di circostanza, giusto per dire qualcosa senza dire niente, ma sufficienti per realizzare che l’alpino che hai davanti è un puledro di razza. 

Chi vede lungo, vede prima

Caro direttore, su L’Alpino di gennaio 2015 avevo letto la bella lettera di Leo Spanu di Sorso (Sassari) con “riflessioni sulla leva” che ho apprezzato moltissimo. Impeccabile e scontata la tua risposta sulla “mancata politica maiuscola” e sul “vuoto di competenza con cui spesso si amministra il paese”.

Una sanzione assurda

Caro direttore, siamo all’assurdo: leggo che il sindaco di Castiglione d’Intelvi ha multato il parroco, don Giovanni Meloni, per aver occupato abusivamente il suolo pubblico, durante la cerimonia di benedizione del monumento di Caduti. Commenti? Nessuno, la notizia si commenta da sé. Buon lavoro.

Giancarlo Angelini - Riva del Garda 

Storie vere, mai dimenticate

Come ogni mese, puntuale, mi è arrivato L’Alpino. L’ho sfogliato subito e letto dalla prima all’ultima pagina. Tutti gli argomenti trattati sono, come al solito, molto interessanti e toccanti specialmente per un alpino del 7º, battaglione Belluno, nato tra le magnifiche Dolomiti dell’Alto Bellunese, dove i fatti della grande guerra sono stati vissuti dalla popolazione in modo intenso e tragico.

Ricordo di giovantù

Egregio direttore, come abitudine al ricevimento de L’Alpino la pagina con l’editoriale da lei firmato è la prima che leggo. Così è stato anche nel mese di febbraio. La verità e la tenerezza delle prime righe mi ricordano i momenti felici della scuola, inizio della vita. 

La memoria che insegna

Caro direttore, mi chiamo Mario, amico degli alpini e nipote di alpino. Come ogni anno nelle festività mi trovo a visitare mia suocera a Pysarivka nei pressi di Volocysk in Ucraina centrale. Camminando in questa immensa pianura mi sono sentito a disagio, come fuori posto. Oggi ci sono 23 gradi sotto zero, e io sono qui ben coperto con cuffia e guanti. 

Il testamento del Capitano

Carissimo direttore, le mando una citazione, che ha letteralmente mandato in estasi un vecchio alpino (il sottoscritto). La citazione è di Claudio Magris, 26 dicembre 2015 (tv 2000 - Souls). Probabilmente lei sarà già a conoscenza, diretta o indiretta, del contenuto. In ogni caso, gliela mando. (Claudio Magris): “...mi è capitato un documento in spagnolo, scritto dall’allora Cardinale Bergoglio (quando il documento è arrivato a me era già Papa Francesco), su un corso di esercizi spirituali tenuto in Spagna dal Cardinale stesso.... 

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