Alpini, strana gente?
Dopo Catania un quotidiano titolava: Alpini, strana gente e proseguiva: Durante le loro manifestazioni parlano di pace, ma esaltano bandiere di guerra che sono simboli di fatti d'arme. Non una contraddizione?. Reduce dall'Albania
e dalla Russia e per 50 anni nell'ANA, voglio precisare all'articolista che gli alpini non parlano solo di guerre, ma di amicizia e di amore per il paesello natio. Sebbene per natura siano contrari a ogni forma di violenza, quando stato loro chiesto di fare il proprio dovere si sono comportati da coraggiosi, cosa riconosciuta anche dagli avversari. Cos come furono bravi soldati in guerra ora sono bravi cittadini in tempo di pace.
Perci, coloro che non conoscono gli alpini, si accostino a loro e constateranno che il loro ambiente sano, per cui la definizione Alpini, strana gente la si deve interpretare come gente diversa dalla maggioranza per il loro comportamento nella societ, cosi diverso dalla norma.
Albino Porro Asti
Ho dovuto sintetizzare la tua lunghissima lettera, segno di profondo amore per la Specialit, mantenendo i concetti essenziali. A me non resta che aggiungere: Esatto. Alpini, strana gente perch, in un mondo pervaso dall'egoismo, essi continuano a dannarsi l'anima per aiutare il prossimo senza nulla chiedere.
Quello che i libri non dicono
Leggo sempre il vostro bel giornale perch mio nonno materno alpino. Lui mi ha sempre detto che la Tridentina in Russia ha aperto valorosamente la strada ai soldati italiani che sono poi rientrati in Italia. Siccome sui libri di storia non c' scritto niente, vorrei pregarvi di descrivermi i fatti come sono avvenuti.
Maria Rosa Pittaluga Genova
Per i fatti di Russia le ho risposto con lettera a parte, ma torno su quel 'Siccome sui libri di storia non c' scritto niente'. Agghiacciante: dedizione, eroismi, sacrifici dei nostri soldati su tutti i fronti, dimenticati, accantonati, rimossi. Vergognarsi della propria storia riduce un popolo a un'accozzaglia di trib. Che sbadato: dimenticavo che c' la nazionale di calcio a evitare simile iattura.
Nei ricordi di un glorioso vecio la forza per andare avanti
Ho pensato anch'io di dare un piccolo contributo ai giovani alpini che oggi sono liberi di dire il loro parere, mentre noi anziani una volta non potevamo dire le nostre idee, perch allora era cos. Italiani per questa libert sono morti e molti sono restati invalidi per tutta la vita.
Io posso dire: sono stato molto fortunato di poter raccontare le mie sofferenze che ho passato in quella giovane et; cominci a vent'anni fino a ventisei, guerra di Grecia, Albania poi Russia, poi tre lunghi anni di prigionia: ritornato il 1 gennaio '46; kg. 39. Posso dire: sono stato molto fortunato.
Classe 1920, 9Alpini, battaglione Vicenza, divisione Julia. Scusatemi del mal scritto: non sono un professore.
Giovanni Feriotti Valdagno (VI)
Posso dire che mi sono commosso nel leggere queste tue righe?Non sarai un professore, ma questo scritto vale di pi di un testo classico: che i giovani alpini lo leggano e lo meditino. In queste memorie noi troviamo la forza di andare avanti. Grazie e un abbraccio, caro Giovanni. Ti accompagni sempre il nostro rispetto.
Il centro sportivo dell'Esercito: chi era costui?
Alpino e sportivo ancora praticante, ho notato che parlate poco delle nostre 'Fiamme verdi' del Centro sportivo dell'Esercito, attualmente allenate da Paolo Riva e da Gaudenzio Godiol e formate da Dennis Brunod, Manfred Reichegger, Manuel Conta, Nicola Invernizzi e Marco Favre. Teneteci informati perch dello sport dello sci alpinismo si parla poco, ma all'estero i nostri atleti sono conosciuti
e, soprattutto, temuti.
Franco Segalla Chiuppano (VI)
Da sportivo a sportivo devo dire che la tua richiesta pi che logica. Purtroppo nulla possiamo fare se il Centro addestramento alpino di Aosta non ci manda materiale. La rubrica, sulla rivista, c' gi: 'Nostri alpini alle armi': basta solo riempirla; perci, amici di Aosta e di Courmayeur: mandate e vi sar scritto.
Alpino partigiano, ma…
Sono alpino, partigiano combattente nella formazione denominata 'battaglione Susa' operante in Piemonte sotto la guida del tenente alpino Giulio Bolaffi (il noto filatelico ndr), ferito al Moncenisio nel marzo '44. Sulla Resistenza sono molto critico perch vi sono episodi non del tutto gratificanti e onesti. Questo vale anche per l'altra parte, ma in fin dei conti eravamo, ambedue gli schieramenti, figli della stessa madre, l'Italia con ovviamente tutti i pregi e i difetti che ne derivavano.
Molto significativa una frase di Montanelli: 'Sarebbe ora che coloro che hanno partecipato alla Resistenza abbiano il coraggio di dire la verit in merito'. Gli do perfettamente ragione.
Elso Tournour S. Antonino di Susa (TO)
Trovo molto corretto riconoscere, da parte tua, i difetti non solo della parte avversa, ma anche di quella nella quale hai militato. Riconoscimento che acquista maggior valore ove si consideri che la tua formazione ha combattuto viso aperto, all'alpina vorrei dire, inquadrata in un reparto che si richiamava al glorioso battaglione Susa.
Questa si chiama nobilt d'animo.
Gli alpini della Julia migliori soldati della NATO
![]() | Vittoriosi alla Cambrian March Patrol, in Gran Bretagna, dove si sono confrontate 80 pattuglie. |
Giornata del Tricolore e 4 novembre
Non so per quale motivo si intenda istituire una giornata del Tricolore, quando gi esiste. Mi riferisco al declassato 4 Novembre, pi importante data della storia patria. Ritengo storicamente mistificante, da parte dei manipolatori politici, non riconoscere il giorno dell'unit d'Italia a compimento dell'epopea risorgimentale sotto un'unica, sacra Bandiera.
Fernando Zanda Milano
Quando l'ANA lanci la proposta di istituire la giornata del Tricolore, scelse il 7 gennaio di ogni anno, per ricordare il giorno in cui la nostra Bandiera vide la luce. Tutte le altre date legate ad essa, per qualsiasi motivo, ne sono una conseguenza. Personalmente ritengo che, 7 gennaio o 4 novembre, l'importante che la nostra proposta trovi, finalmente, accoglimento.
Secondo me il giorno della festa della Bandiera il 4 novembre: cio la festa della Vittoria. Racconto la mia vicenda che una favola vera: sono nato a San Matteo, frazione di Calizzano (SV). Una mattina del 1918 sento la campanella che suona, suona e suona, vado a vedere cosa succede e vedo un vecchietto che tirava la corda; lui, appena mi vede, mi dice: 'Continua a suonare tu perch oggi, 4 novembre, l'Austria si arresa'. Lo feci per tanto tempo e tutti facevano festa, una grande festa. Penso proprio che il 4 novembre sia la data giusta.
Giuseppe Zunino Loano (SV)
Un episodio tutto da gustare perch privo di retorica. La data da te indicata pu andar bene, in alternativa al 7 gennaio, ammesso che i politici ci diano ascolto, almeno questa volta. Ma temo che dovremo aspettare ancora a lungo.
Perch l'ANA non organizza, per ogni sezione e gruppo, la Festa del Tricolore?Approvvigionamento a livello nazionale, costi ridotti, possibilit per tutti gli alpini di prenotarsi per ricevere il nostro bel Vessillo. Siamo stati i primi a proporre la giornata del Tricolore, perch non dovremmo essere i primi a distribuirlo, buon lievito, a tutte le nostre famiglie?Ne parlerebbe l'Italia e molti ci imiterebbero.
Sergio Colombini Verona
Ho notato, con piacere, che l'iniziativa di dedicare un numero alla Bandiera ha incontrato il gradimento di numerosi lettori. Il tuo intervento, di alpino prima ancora che di vice comandante dei Carabinieri fino a pochi anni fa, d lustro al progetto. Ho passato la tua idea al nostro presidente perch la tenga nel debito conto.
I familiari degli alpini Caduti
I parenti di alpini Caduti in guerra o in pace dovrebbero essere accolti in seno all'ANA come 'amici degli alpini' con uno 'status' oggi non previsto. Ricordo che alcuni di loro hanno avuto l'esonero proprio in virt della perdita del loro caro. Quale migliore omaggio alla sua memoria che sfilare al loro posto alle Adunate?Per questi 'amici' si potrebbe, perci, contemplare una deroga al regolamento in tal senso. E suggerisco anche di estendere ad essi la prerogativa di esporre la vetrofania ANA.
Giovanni Turisini Gemona
Risponde il presidente Parazzini: 'Debbo precisare che la nostra un'associazione d'Arma e che pertanto deve sottostare a particolari prescrizioni per cui la partecipazione alle sfilate riservata solo agli alpini. Per la vetrofania non ho motivi particolari per negarne l'esposizione'.
Pasubio
Riprendo il discorso sul Pasubio. Grazie alle sezioni ANA, CAI e gruppi di Amici della Montagna esso sempre degnamente onorato. Oltre alle manifestazioni di luglio e settembre c' sempre qualche gruppo che organizza escursioni a carattere storico. Noi del gruppo ANA di Piovene Rocchette, come ogni anno, il 4 novembre siamo saliti alla chiesetta delle Sette Croci dove abbiamo assistito alla S. Messa insieme a un folto gruppo di persone. Questo, penso, il modo migliore per onorare i Caduti di entrambe le parti.
Bruno Boriero Piovene Rocchette
Disse un filosofo: 'Un uomo muore veramente quando di lui si perde ogni ricordo': non cos per noi alpini che in modo quasi martellante commemoriamo, generazione dopo generazione, quanti hanno obbedito alla chiamata della Patria. Trovo ci giusto e commovente.