GIULIO OSTILIO LAVERDA IL TENENTE BUONO 1914-1941
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La storia di due fratelli ufficiali negli alpini: entrambi combattenti sul fronte greco-albanese. Uno dei due non fece ritorno. “Giulio Ostilio Laverda - Il tenente buono” presenta la figura di Giulio Laverda, comandante della 16ª compagnia del btg. Cividale, morto nel dicembre 1941 a causa delle ferite e della malattia contratte durante le prime fasi del conflitto e decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Alcune pagine sono dedicate alla storia del btg. Cividale. |
L’INVOLONTARIO DI GUERRA
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Leo Torrero nacque a Torino nel 1893. Ufficiale nella Grande Guerra, intraprese poi la carriera di pubblicista e fu giornalista per “Il Brennero” di Trento. Scrisse una storia sull’irredentismo trentino, anche se le sue opere più famose furono i volumi di novelle umoristiche. Nel libro “L’involontario di guerra” questa sua capacità di far sorridere persino davanti a fatti tragici come la guerra, risulta essere elemento vincente. Sono numerosi e in continua produzione, i volumi che raccontano e analizzano la Grande Guerra, le battaglie, le drammatiche vicende umane. Pochissimi, invece, i libri che hanno utilizzato l’umorismo - che spesso, nelle vicende umane, si annida tra le pieghe del dramma - come insolita chiave di lettura. |
GIORGIO LAVERDA – DIARIO D’ALBANIA 1940-1942
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“Giorgio Laverda diario d’Albania” riporta integralmente il diario di guerra tenuto dal ten. Giorgio Laverda del 5º reggimento artiglieria alpina, gruppo Belluno, divisione Pusteria. È arricchito con lettere dal fronte. Entrambi contengono bellissime foto d’epoca, alcune inedite. |
LA GRANDE GUERRA
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Il libro, nella parte iniziale, tratta il fronte macedone e i suoi campi di battaglia poco conosciuti. Nella seconda parte, intitolata “L’ultimo atto del grande Conflitto”, ripercorre le azioni di guerra vissute dalle nostre truppe dopo Caporetto. La Grande Guerra è conosciuta soprattutto per le battaglie del fronte isontino, ma qui si parla anche di fatti e personaggi in lidi più lontani, al di là dell’Adriatico, in terra di Macedonia. I fatti d’arme sono intercalati dai colloqui di due personaggi. Pagg. 114 - euro 14. |
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Il libro “Zona Carnia-Cuckla Rombon-Monte Nero” ripercorre e sviluppa avvenimenti che talvolta troviamo descritti in termini non aderenti alla realtà storica, rendendo finalmente giustizia ai combattenti che si sacrificarono in Carnia e Slovenia. Nella prima parte si parla di un fatto avvenuto sul fronte carnico nel 1915 e l’indagine prosegue con i fatti di guerra del Monte Nero e la disfatta di Caporetto, contemplando gli atti del conflitto armato per la conquista del Cukla-Rombon in Slovenia e del ripiegamento per la Stretta di Saga. Pagg. 223 – euro 18. |
Sostieni il film "La Seconda Via"
Non esiste ancora un film che parli degli alpini nella ritirata di Russia del 1943. Aiutaci a colmare questo vuoto culturale. La casa di produzione Angelika Vision, sostenuta dall’Associazione La Seconda Via e dall’Associazione Nazionale Alpini, apre una raccolta fondi per realizzare “La Seconda Via”, opera cinematografica del regista e sceneggiatore Alessandro Garilli.
IL GRUPPO ALPINI VIGGIÙ-CLIVIO
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Attraverso documenti e foto d’archivio, il libro racconta la storia della gente dei due paesi che combatté sotto diverse divise: napoleoniche, austriache, garibaldine e italiane, nelle file dei cospiratori e dei partigiani, sulle barricate e nelle trincee, nella sabbia e nel fango, nel ghiaccio e nella neve, in cielo e in mare. Di ciascuno di loro, oltre a nome e cognome, sono ricordati i sacrifici e le paure che affrontarono, lontani dalle famiglie, rimaste in trepidante attesa. Una testimonianza preziosa perché riporta una fitta corrispondenza, gelosamente conservata e riportata alla luce solo di recente. |
Il Coro ANA Milano in concerto il 15 giugno: riduzioni per i soci Ana
Il prossimo 15 giugno, nel ventennale della morte di Arturo Benedetti Michelangeli, l'Orchestra Verdi si esibirà in un concerto straordinario a lui dedicato. Protagonisti della prima parte della serata, due giovani pianisti dal talento indiscutibile: Alice Baccalini, cui è affidata l’esecuzione di Gaspard de la Nuit di Ravel, e Luca Buratto, che eseguirà Carnaval op. 9 di Schumann. La seconda parte, vedrà invece il ritorno del Coro ANA Milano che desidera ricordarlo interpretando le sue armonizzazioni.
QUANDO AVEVO UNA VENTINA D’ANNI
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I diari di 8 alpini che hanno servito la Patria durante le guerre del secolo scorso riportati nella loro genuinità: frasi incomplete, altre piene di rancore e sofferenza, altre piene di speranza, del desiderio di ritornare a casa, agli affetti, aneddoti, alcuni divertenti. Tra i racconti si trova anche quello di un giovane alpino che ha servito dal 1943 al 1945 nella Rsi. Il tutto è corredato da foto d’epoca e da curiose carte topografiche vergate a mano. |
“La Grande guerra vista con gli occhi dei bambini”: in diretta streaming l’evento promosso...
In un evento organizzato in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera in Sala Buzzati a Milano nella mattinata del 28 maggio saranno premiate le scuole elementari che hanno partecipato all’iniziativa “La Grande Guerra vista con gli occhi dei bambini”.
In sala ci saranno un centinaio di bambini degli istituti del milanese e di Mestre che hanno partecipato al Concorso indetto dal Corriere della Sera per creare disegni ispirati alla “Ballata della Grande Guerra” di Roberto Piumini. L’autore parlerà del lavoro che ha svolto con i ragazzi e introdurrà i canti del Coro dell’Associazione Nazionale Alpini di Milano, diretto dal Maestro Massimo Marchesotti, spiegandone il valore e il significato di intonare in coro alcuni testi.
L'11 e 12 luglio pellegrinaggio all'Ortigara
L'11 e 12 luglio gli alpini si recheranno in pellegrinaggio all’Ortigara, la montagna che fu il primo appuntamento dei reduci della Grande Guerra legato indissolubilmente alla storia della nostra Associazione. La manifestazione è organizzata dalle sezioni di Asiago, Marostica e Verona.
All'ANA la cittadinanza onoraria di Finale Emilia
L'ANA sarà insignita della cittadinanza onoraria del Comune di Finale Emilia per la solidarietà dimostrata e l'aiuto offerto in seguito al terremoto di maggio 2012.
La cerimonia si terrà sabato 23 maggio, ore 15, con una seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Finale Emilia.
I prigionieri di Mosonmagyaróvár
La più grande fabbrica di polvere da sparo della monarchia austroungarica fu costruita a Mosonmagyaróvár (Ungheria) negli anni precedenti la Grande Guerra e durante la guerra fu ampliata. Alle migliaia di prigionieri che lavoravano nella fabbrica, tra cui moltissimi italiani di tutti i Corpi, venne data l’opportunità di erigere una cappella tra le semplici baracche provvisorie. Gli italiani si distinsero per la dedizione e la religiosità con cui concorsero alla realizzazione della struttura. La cappella dedicata all’Esaltazione della Santa Croce, quasi una chiesa per la sua ampiezza, non è strutturalmente diversa da una delle baracche ma la sua particolarità consiste nel rivestimento interno in legno di larice.