L’INVOLONTARIO DI GUERRA

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    Leo Torrero nacque a Torino nel 1893. Ufficiale nella Grande Guerra, intraprese poi la carriera di pubblicista e fu giornalista per “Il Brennero” di Trento. Scrisse una storia sull’irredentismo trentino, anche se le sue opere più famose furono i volumi di novelle umoristiche. Nel libro “L’involontario di guerra” questa sua capacità di far sorridere persino davanti a fatti tragici come la guerra, risulta essere elemento vincente. Sono numerosi e in continua produzione, i volumi che raccontano e analizzano la Grande Guerra, le battaglie, le drammatiche vicende umane. Pochissimi, invece, i libri che hanno utilizzato l’umorismo – che spesso, nelle vicende umane, si annida tra le pieghe del dramma – come insolita chiave di lettura.

    Ed ecco allora la storia di Maurizio Piovesato, detto “Tubero”, nato a Castelfranco Veneto. Un grande chef cresciuto tra i menù dell’élite internazionale, nelle cucine del transatlantico Morosini. Fino a quando un giorno, inaspettatamente, il suo comandante gli annuncia che: «… un altro fuoco più nobile ti attende…» e gli ordina di passare le consegne a un cuoco più anziano. Alla guerra! Povero “Tubero”, catapultato sul fronte dell’Isonzo, proprio lui che quando nei porti il cannone di prua sparava i saluti, si tappava le orecchie! Teatro delle vicende di “Tubero” e dei soldati e ufficiali della 323ª compagnia del Genio zappatori, malga Jeza a Tolmino. La prosa di Torrero ha un sapore antico, nei primi capitoli conserva termini ormai desueti, capaci di rendere l’atmosfera dell’epoca, che via via lasciano spazio a vocaboli più moderni. Il lettore troverà in questo libro una godibilissima fonte di sorrisi. Riconoscerà l’arte italiana di arrangiarsi tra le cannonate, la jella e il rancio cattivo.

    Leo Torrero

    L’INVOLONTARIO DI GUERRA

    Pagg. 191 – euro 18. Gaspari Editore – Udine Tel. 0432/505907, www.gasparieditore.it