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Tra il 10 ed il 25 giugno del 1917 si consumava una battaglia che si tramutò in una leggenda. Da quella leggenda il mito degli alpini avrebbe tratto forza e alimento che lo sostengono ancor oggi. Eppure gli alpini avevano combattuto prima su altre cime, che oltretutto li avevano visti vincitori. Dal Pal Piccolo al Freikofel, al Monte Nero e al Cukla, per non scordare le Tofane, i ghiacciai dell'Adamello o le vette quasi Himalayane dell'Ortles, le truppe alpine italiane avevano scritto pagine di eroismo e di abilità tattiche che le avevano imposte anche ad un avversario non certo prodigo di elogi.
Un miracolo: questo sembra il ricostituito coro della brigata alpina Tridentina composto da oltre un centinaio di giovani che non hanno neanche bisogno di fare le prove prima del concerto, tanto sono affiatati. Capita perfino che al concerto alcuni si uniscano ai compagni per la prima volta dal congedo: a costoro basta dire l'anno in cui hanno fatto il servizio di leva e la voce che sostenevano nel coro: tenore primo, tenore secondo, baritono, basso. Poi prendono posto e cantano.
Presso il salone d'onore della Provincia di Cuneo, nel primo pomeriggio di venerdì 11 maggio, è avvenuto l'incontro tra il presidente nazionale Corrado Perona e i presidenti delle sezioni all'estero. Si è trattato di un momento abbastanza informale, ma molto apprezzato dai nostri alpini provenienti da ogni angolo del mondo che desiderano avere l'opportunità di uno scambio d'idee, di un confronto sulle attività e iniziative delle loro sezioni, oltre ad avanzare proposte e richieste alla Sede Nazionale in merito alle peculiari situazioni in cui si trovano ad operare.