Il decalogo dell’Adunata

1. Il Labaro dell’Ana è decorato di 4 Medaglie d’oro concesse all’Associazione e si fregia di 212 Medaglie d’oro concesse ad alpini e a reparti alpini. Deve essere salutato da tutti, come devono essere salutati i gonfaloni dei comuni ed i vessilli quando sono decorati di Medaglia al Valore.

2. Durante la sfilata il saluto al Labaro, posto a lato della tribuna d’onore, e alle autorità presenti sulla tribuna stessa deve essere reso solo dal presidente di Sezione, mentre per tutti gli altri il saluto si rende con ‘l’attenti a…’.

3. Durante la sfilata è importante, per trasmettere una visione di insieme ordinata e decorosa, tenere il passo scandito dalle fanfare. Per evidenti ed identici motivi è necessario sfilare con abbigliamento e comportamento consono all’evento, evitando in primo luogo i calzoni corti e l’uso del telefono cellulare durante la marcia.

4. I cosiddetti “trabiccoli”, ovvero veicoli, trattori, motocarri e rimorchi di vario genere, non devono accedere agli spazi cittadini: non sono omologati, sono inquinanti, rumorosi ed intrinsecamente pericolosi.

5. Il cappello alpino è il simbolo della nostra Associazione, va tutelato e rispettato: evitate
decorazioni troppo vistose o addirittura ridicole che finiscono per svilirlo e snaturarlo, dando
un’immagine trasandata del ruolo dei nostri soci.

6. Portare il cappello alpino è il segno distintivo dei valori della nostra Associazione e implica un grande senso di responsabilità: l’occasione festosa non autorizza nessuno a comportamenti fastidiosi né tantomeno aggressivi, che, al di là delle conseguenze penali personali, possono comportare l’espulsione dall’Ana.

7. I brindisi augurali sono una nostra caratteristica festosa storicamente apprezzata da tutti: ma non è tollerabile alcun episodio di sguaiata ubriachezza, ancor più se molesta e lesiva della libertà altrui.

8. È necessario cercare di contenere il più possibile il disturbo arrecato alla vita delle città che ci ospitano, evitando in primo luogo concerti improvvisati e schiamazzi che si protraggano troppo a lungo nel cuore della notte.

9. Le molestie verbali, a qualunque persona, non sono “complimenti non graditi” e neppure atti di “goliardia”. Apprezzamenti di natura sessuale rivolti in modo esplicito, volgare e talvolta con toni che possono suonare minacciosi, specie ad una donna, non sono tollerabili. Se assistete ad episodi del genere fatevi parte diligente e richiamate i responsabili a comportamenti civili.

10. L’Ana propugna da sempre il rispetto delle Istituzioni e delle Autorità. Identico rispetto va riservato ai membri del nostro Servizio d’ordine, che sono chiamati ad un compito gravoso e che forniscono indicazioni in base alle disposizioni nazionali, a cui tutti devono attenersi.