IFMS

IFMS è l’acronimo di “International Federation of Mountain Soldiers” (Federazione Internazionale dei Soldati della Montagna – www.mountainsoldiers.org), una federazione tra associazioni nazionali di soldati, in armi, congedati, di riserva o a riposo, con specifico addestramento montanaro. 

Alla Federazione può aderire una sola associazione per nazione. Partecipano Austria, Francia, Germania, Italia, Montenegro, Polonia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America e Svizzera. L’ANA rappresenta l’Italia: automaticamente, quindi, ne fanno parte tutti gli associati all’ANA.

Lo Statuto dell’IFMS elenca i seguenti scopi:

  • contribuire collettivamente al mantenimento della pace nella libertà e alla tutela dei diritti dell’uomo;
  • onorare la memoria dei Caduti rimasti sulle montagne, affinché, attraverso il loro sacrificio sia possibile costruire un mondo di pace durevole, di fratellanza e di giustizia;
  • perseguire l’amicizia tra i soldati di montagna;
  • dare un esempio alle future generazioni e favorire il riconoscimento, il rispetto e la comprensione reciproca;
  • contribuire alla comprensione tra le Associazioni aderenti, tra i loro soci, tra le generazioni future.

Sempre lo statuto prevede i seguenti organi:

  • la Presidenza, formata dal collegio dei Presidenti delle Associazioni;
  • il Segretario Generale, che rappresenta la Federazione verso l’esterno conformemente alle direttive della Presidenza;
  • il Comitato Esecutivo, composto dai Segretari nazionali IFMS delle Associazioni iscritte;
  • l’Assemblea Generale dei delegati.

LO STATUTO

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LA STORIA

La storia dell’IFMS incomincia nei primi mesi del 1945, quando l’ufficiale degli alpini Osvaldo Banchi e l’ufficiale della 10ª Divisione Montana USA, Earl Clark, si incontrarono da soldati sugli appennini. Nel 1963 si ritrovarono da civili dando inizio a un rapporto di grande amicizia che si estese all’amicizia tra la 10ª Divisione americana e gli alpini di Firenze, prima, e l’ANA poi. Di questa amicizia, nel 1975 sentì parlare un artigliere da montagna tedesco, Klaus Schneller, che nel 1951 era emigrato in America. Schneller si entusiasmò del rapporto che si era venuto a creare tra italiani e americani perché vide in esso l’occasione per realizzare un sogno cullato da anni: far diventare amici i nemici di un tempo.
Nel 1979 Schneller fece un viaggio in Europa e i vertici della 10ª Divisione U.S.A. lo incaricarono di deporre una corona sull’Hohen Brendten, presso Mittenwald nelle Alpi bavaresi, dove era stato eretto un monumenti in memoria dei soldati alpini tedeschi e austriaci caduti in guerra. Il nastro della corona portava l’effigie della 10ª DM e la scritta “Dagli uomini di montagna agli uomini di montagna – con rispetto”.

Nell’occasione, grazie anche ai buoni uffici dell’alpino Oreste Bertolini, allora presidente della sezione ANA Germania, Schneller conobbe il generale Daumiller, che era il presidente del circolo delle Truppe tedesche e ne portò il recapito a Mac MacKenzie che fu presidente dell’Unione della Nuova Inghilterra.

Dopo poche settimane 200 soci della 10ª DM americana vennero in Europa e si recarono a Mittenwald. Sempre nel 1979, era settembre, Daumiller si recò in Colorado e depose una corona al “10th’s Tennessee-Pass-Monument”. Poi andò a Denver per fare visita al colonnello Earl Clark e successivamente a Lake Placid, dove vi fu un incontro con MacKenzie. In quell’occasione sorse l’idea di creare l’associazione delle Associazioni di soldati da montagna e MacKenzie si assunse l’incarico di realizzarla.

I rapporti di amicizia già in essere tra americani, tedeschi e italiani, si allargarono poi ad austriaci, francesi, finlandesi, giapponesi e svizzeri. Nel frattempo, il tedesco Daumiller e lo statunitense Cruickshank elaborarono uno statuto che a Mittenwald, il 24 di maggio 1985, venne sottoscritto dai presidenti delle Associazioni aderenti e cioè: Karl Preuner per l’Associazione dei Cacciatori delle Alpi austriaci, Jean Minster per l’Unione Truppe da Montagna francesi. Leonardo Caprioli per l’ANA, Werner Daumiller per l’Associazione delle Truppe tedesche e Mac MacKenzie, per l’associazione Nazionale della 10ª Divisione di Montagna americana.

Il secondo raduno ufficiale ebbe luogo a Bergamo nel maggio 1986, in concomitanza dell’Adunata Nazionale dell’ANA. In quell’occasione fu inaugurato il Monumento all’IFMS di Azzano San Paolo. Da allora, il Gruppo ANA di quella cittadina divenne l’alfiere dell’IFMS.

Seguirono incontri ad Aspen e Salisburgo (1987), Grenoble (1988), Veil (1989) e, dal 1990, i congressi annuali di Mittenwald, Costalovara, Andermatt, Briancon, Feldkirk, Sun Valley, Bad Reichenal, Aosta, Stans, Polanica Zdroj, Grenoble, Jaca, Bled e Fuessen.
Nel 1987, grazie alla sensibilità alpina del Gruppo di Azzano San Paolo, ebbe luogo la 1ª Giornata IFMS, con lo scopo di fare incontrare tra loro e far diventare amici non soltanto i vertici delle varie Associazioni federate, ma anche i semplici soci. Da allora, la giornata si svolse annualmente in ambito della Sezione di Bergamo. Nel 1999 fu però organizzata dalla sezione ANA di Luino (incaricata del Congresso 2004) e l’anno dopo espatriò a Mittenwald. Tornò in Italia a Villa Minozzo (Sezione di Reggio Emilia), poi ancora all’estero ad Andermatt e nel 2003 a Grenoble. Dopo 5 anni d’assenza torna alla meritoria Azzano San Paolo che, tra l’altro, con l’intento di onorare tutti i Caduti delle due ultime guerre mondiali e di tramandare la loro memorie alle future generazioni affinché simili tragedie non sì ripetano più, dal 1997 assegna il Premio IFMS a chi si distingue nel recupero di zone storiche sulle Alpi o illustra i valori e le gesta delle Truppe da Montagna.

L’IFMS illustra la sua attività con una mostra che annualmente viene esposta nelle città dell’Adunata ANA e della “Giornata” a cura della Commissione IFMS della Sezione di Bergamo.

Per onorare i soci che più si sono distinti nell’attività della Federazione, la Presidenza dell’IFMS assegna diplomi d’onore. Gli alpini dell’ANA fino a ora insigniti sono: Egidio Furlan, Riccardo Giudici, Pier Luigi Caldini, Adriano Rocci, Giacomo Centurelli, Sergio Bottinelli ed Alessio Granelli (consigliere della Sezione di Bergamo, nel 2007).

Da alcuni anni I’IFMS assegna un premio alla pattuglia vincitrice dei campionati mondiali di sci militare che si svolgono sotto l’egida dei C.I.S.M. (Consiglio Internazionale Sport Militare). Inizialmente era una Trofeo itinerante che nel 2000, ai C.I.S.M. di Saalfelden in Austria, è stato assegnato definitivamente alla pattuglia svizzera ed ora è custodito ad Andermatt.

Con i suoi oltre 400.000 associati – a larga maggioranza ANA – l’IFMS è l’unica organizzazione del suo genere nel mondo.
Un giorno, un vecchio e colto alpino domandò: “A che cosa serve l’IFMS? Che utilità ha?” La risposta fu che l’IFMS riportò l’amicizia tra americani e giapponesi, fra tedeschi e francesi.

a cura di Sergio Bottinelli

L’INNO

Amici per sempre per sempre noi saremo
poiché tutti amiamo la Patria e il Tricolor.
I nostri Caduti son sacri tra i valor
e chi ha combattuto è dentro i cuor.
Elmetto, fucile, giberne e su, su, su
tra cenge e burroni a compier il dover.
Il freddo e la fame, fatica e pericolo,
paura e dolore nostri nemici son.
Ma poi lassù tanto coraggio avrem
Perché vicino Iddio sentirem.
Amici per sempre per sempre noi saremo
poiché tutti amiamo la pace in libertà.
La guerra divise le nostre gioventù,
ma la montagna poi le vite unì.
Scarponi, piccozza, lo zaino e su, su, su
nel regno di aquile il modo ad ammirar.
L’azzurro del cielo, il verde dei boschi,
il bianco di neve, i nostri premi son.
E poi lassù la gioia vivrem
mentre i cuori forte batteran.

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