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Ho quasi novant’anni e desidero tornare ragazzo come gli studenti di 3ª media di Lavena Ponte Tresa, i quali, immaginando di essere soldati al fronte della Grande Guerra, scrivono a casa, alle proprie famiglie, letterine toccanti e struggenti, riportate opportunamente su L’Alpino di dicembre. Le missive sono anche corredate...
Grazie alla tarda età, ho pensato che un bel mensile come il nostro, una volta letto è meglio che prima di andare al cimitero, si faccia un lungo periodo di casa di riposo, così quando a noi non serve più, lo porto in sala d’attesa del mio medico, o...
Sul numero di dicembre de L’Alpino leggo la lettera “Croci senza nome” di Bruno Panchieri, che testimonia come l’ondata di sentimenti relativa ai Caduti della Prima guerra mondiale è lungi dall’essersi esaurita con la fine dell’anno del Centenario. Questa lettera mi spinge a ricordarle quanto fatto nel mese di...
In merito alla risposta ad una lettera pubblicata su L’Alpino di novembre dal titolo “Gli effetti delle dittature” si è dimenticato di citare un governo democratico italiano che in fatto di morti ha sulla coscienza quella di 500mila soldati italiani, nella Grande Guerra. Questo dimostra che anche le democrazie,...
Il 10 febbraio 1947 i vincitori della Seconda guerra mondiale imposero all’Italia di cedere alla Jugoslavia l’Istria, Fiume, Zara, la Dalmazia, il Carso triestino e goriziano e l’alta valle dell’Isonzo, oltre a forti risarcimenti per danni di guerra. Una clausola del trattato di Parigi concedeva agli abitanti di quelle...
Le confesso che quando capii che lei era un religioso temetti, da ateo, che L’Alpino diventasse un bollettino parrocchiale, invece con il tempo imparai ad ammirare le sue qualità giornalistiche e la sua imparzialità. Su L’Alpino di novembre tre articoli hanno attirato la mia attenzione. Il primo di Dario...
Perché? È la domanda che mi sgorga spontanea, leggendo quanto scrive don Enrico Prete su L’Alpino di dicembre. Perché questi veci alpini si danno tanto da fare per la comunità nella quale sono parte importante? E così in tanti altri paesi e città della nostra Italia? La risposta la...
“Certe cose succedono solo quando ci sono gli alpini”. Fa sempre più rumore un albero che cade di un fiore che sboccia, ma i fiori di questa storia - fiori veri, non metaforici - sono stati più potenti, tanto da creare un ponte d’amicizia tra Trento e Vicenza. Renata...
Lo scorso novembre al rifugio del Primo Monte strada “Mareneve” dell’Etna è stata scoperta una targa (nella foto) in ricordo di Giorgio Privitera, alpino carabiniere di 29 anni “andato avanti” il 23 marzo 2018 in un incidente stradale a San Martino di Bra (Cuneo) insieme a un altro collega,...
Con la manifestazione organizzata lo scorso 3 novembre si sono concluse le cerimonie legate al centenario della Grande Guerra allestite dalla Sezione spezzina dell’Ana. Sabato pomeriggio, presso la sala storica della sede del Gruppo Spezia Centro, Alberto Scaramuccia ha presentato al pubblico il suo libro “Spezia 1918 - Città...
Il camminante, come si definisce l’alpino Luigi Ferraro, dopo aver terminato il servizio presso l’8º Alpini con il grado di 1º maresciallo luogotenente, ha potuto dedicarsi ai “viaggi a piedi in solitaria”, la sua passione. Nel 2015 ha intrapreso il cammino di Santiago di Compostela partendo dalla Francia. Percorrendo...
Anche gli alpini di Mantova hanno finalmente il loro monumento. Alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, in occasione delle manifestazioni legate al centenario della fine della Grande Guerra, il Gruppo di Mantova ha inaugurato l’opera (nella foto), dedicata agli alpini “andati avanti”. «È questo il miglior modo...
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Federico Vietti
Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...