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domenica, 5 Maggio 2024

Il gen. Abrate cittadino onorario di Bene Vagienna

Il capo di Stato Maggiore della Difesa gen. Biagio Abrate ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Bene Vagienna, un comune del Cuneese. È il Comune nel quale è nato il padre del capo di SME, Paolo Giovanni, del quale il sindaco della cittadina Claudio Ambrogio ha consegnato al figlio gen. Abrate una copia speciale del certificato di nascita, oltre alla pergamena della cittadinanza.

Nel 2013 Congresso a Gorizia

Il 27° Congresso della Federazione Internazionale Soldati da Montagna (IFMS), iniziato con un po’ di preoccupazione per il quadro di difficoltà economiche che coinvolgeva il Paese ospitante, la Spagna, si è rivelato invece un sostanziale successo. Le giornate che le delegazioni dei nove Paesi aderenti hanno trascorso nell’accogliente, vastissima Academia General Basica de Suboficiales di Tremp (Catalogna), tra le vette dei Pirenei Occidentali, sono state intense, fruttuose e stimolanti. Lo ha sottolineato con compiacimento, tra gli altri, il comandante dell’Accademia, col. Luis Castuera Novella, nel corso della solenne cerimonia militare che la mattina del 28 settembre ha avuto luogo sull’affollata Gran Esplanada “Juan Carlos I” di Tremp.

Per l’Italia, con la gente

Storia davvero singolare e affascinante, quella degli alpini. Il Corpo indubbiamente più amato e rispettato al Mondo, 140 anni fa ebbe un’origine quasi clandestina grazie ad alcuni articoli inseriti in quel Regio Decreto con i quali il generale Ricotti Magnani, ministro della Guerra, su suggerimento del capitano Perrucchetti - che, a sua volta, aveva mutuato l’idea da uno studio del col. Ricci - diede vita alle prime compagnie territoriali sulle Alpi. L’idea semplice e geniale era quella di affidare la difesa dei settori alpini ai valligiani che li abitavano, che li conoscevano palmo a palmo e che li avrebbero difesi con la tenacia di chi protegge la propria casa.

SULLE TRACCE DI MARIO

Mario Grigioni ha frequentato nel 1967 il 48° corso AUC alla SMALP di Aosta. Ed è da questa esperienza, e dal successivo richiamo, che trae spunto per questo agile volume, suddiviso in piccoli capitoli. Sono affreschi di vita militare, scritti con ironia e leggerezza, con il gusto del divertimento. “Le tracce di Mario” sono quelle di Mario Rigoni Stern, illustre “smalpino”, ripercorse da tutti gli AUC di Aosta, ed è il figlio Alberico che ricorda i suoi insegnamenti in poche e intense righe sulla controcopertina del volume. Gli incassi finanzieranno l’iniziativa degli ex allievi del 35° AUC a favore dei bambini di Kitanga (Uganda).

Afghanistan: nuova scuola a Herat

A Kusk I Bad I Sabah, in provincia di Herat, è stata inaugurata una scuola pubblica realizzata dal Provincial Reconstruction Team (PRT) - CIMIC Detachment, l’unità del contingente italiano che assiste le autorità afgane nel processo di sviluppo e transizione della provincia. L’opera, del valore complessivo di 115mila euro, è costituita da otto aule completamente equipaggiate di banchi, cattedre e lavagne e permetterà a oltre 300 bambine e bambini del villaggio di frequentare le classi primarie e medie inferiori.

Eccezionali i nostri volontari

La prolungata e articolata emergenza del terremoto in Pianura Padana è terminata. Tutti i campi di accoglienza sono stati chiusi, le attrezzature sono ritornate nelle sedi stanziali di competenza per un ricondizionamento e un eventuale reintegro, pronte per essere impiegate nuovamente.

A gennaio il raduno del Btg. Cividale

Quest’anno il raduno riveste particolare importanza per la ricorrenza del 70° anniversario di Quota Cividale e sarà coronato dall’inaugurazione di un monumento all’8° Alpini a Cividale.

GRANDE GUERRA – Britannici sull’Altopiano dei Sette Comuni

Durante le conferenze di Rapallo e Peschiera del novembre 1917, oltre alla decisione di affidare il comando dell’esercito al gen. Diaz, in sostituzione del gen. Cadorna, si stabilì di accettare l’intervento di contingenti francoinglesi. Il Corpo di spedizione britannico sarebbe stato composto da 5 Divisioni, costituite in gran parte da veterani del fronte occidentale. Storie minime si intrecciano con nomi famosi, sconosciuti militari inglesi lasciano appunti al pari di nomi famosi come Vera Brittain, scrittrice inglese, la quale espresse il desiderio che alla sua morte le sue ceneri fossero sparse nel luogo in cui morì l’amatissimo fratello Edward, caduto sull’Altipiano durante la battaglia del Solstizio. Una storia nella storia.

Un museo per don Gnocchi

La sua Topolino furgonata, la motocicletta con la quale aveva stupito il cardinale Schuster, la fedele macchina da scrivere, l’agendina, gli scarponi, le medaglie al valore, spartiti musicali, fotografie, un pezzo dell’altare da campo incredibilmente ritrovato dall’alpino Sovran qualche anno fa ed una quantità importante di oggetti della vita di Don Carlo Gnocchi ordinati in vetrine tematiche costituiscono parte, quella forse più immediatamente apprezzabile, del Museo che è stato allestito nell’ex cappella del Centro Don Gnocchi “S. Maria Nascente” di Milano (via Capecelatro, 66).

L’ANA, 93 anni vissuti con dignità

Dopo la grande partecipazione alle adunate dei quattro Raggruppamenti un’ulteriore dimostrazione della vitalità dell’Associazione è venuta dall’assemblea annuale dei presidenti delle Sezioni in Italia tenuta al Centro Congressi delle Stelline, in corso Magenta a Milano. Erano presenti 79 su 81 presidenti e due presidenti di sezioni all’estero, Germania e Balcanica-Carpatica-Danubiana. In apertura il presidente nazionale Corrado Perona, arrivato il giorno prima dalla visita alle Sezioni in Australia, ha portato il saluto di quegli alpini lontani, ma vicini al cuore di tutti.

Gabrielli al CDN: “Un onore essere con voi”

Straordinario happy end al Consiglio Nazionale del mese di novembre, con la visita del dott. Franco Gabrielli, Prefetto della Protezione Civile, insieme ad alcuni dirigenti suoi collaboratori. Una visita definita dal Presidente Perona «un premio agli alpini», ricordando la reciproca e proficua collaborazione nei tanti interventi svolti in situazioni di emergenza, perché nel volontariato gli alpini «non fanno mai zaino a terra».

Alpino nel cuore

Nel 2010 ho aderito alla richiesta di un amico che mi chiedeva di aiutarlo a rivolgere un appello, attraverso l’Informatore che dirigevo all’epoca, a tutti gli alpini del nostro Comune allo scopo di creare un Gruppo locale. Ho aderito volentieri all’iniziativa anche per l’affetto che ho sempre nutrito nei confronti degli alpini, sia perché numerosi nel mio ambito familiare, sia per la conoscenza delle loro gesta.

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