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sabato, 27 Aprile 2024

Graziano: una forza Armata agile, flessibile e interforze

Intervista al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, dalle missioni internazionali, al ruolo dei reparti alpini.

TRENTO – Commemorati i legionari cecoslovacchi

Le Legioni Cecoslovacche, chiamate Legione Ceche, erano unità militari volontarie, composte da cechi e slovacchi che combatterono a fianco delle potenze dell’Intesa (Francia, Regno Unito e Russia) durante la prima guerra mondiale. Piccole unità armate furono organizzate dal 1914 da volontari cechi e slovacchi con lo scopo di ottenere l’aiuto per la creazione di uno Stato indipendente cecoslovacco. La Legione cecoslovacca italiana era costituita da disertori dell’esercito austro-ungarico e da prigionieri di guerra che si aggregarono all'esercito italiano. Dal 21 aprile 1918 i soldati della Legione furono riconosciuti quale Corpo militare dello Stato cecoslovacco e inquadrati nell’esercito in Divisioni comandate da un generale italiano.

Vivere l’Adunata in Provincia

MERANO - Per l’occasione, tutti alla rinata “Rossi”

“Alpini a Merano” è il titolo dell’opuscolo col quale la città del Passirio ha accolto da vecchi amici i partecipanti all’Adunata altoatesina. Merano ha un ruolo centrale nella storia delle penne nere. Vi nacquero la Divisione Tridentina (1935) e la brigata Orobica (1953). Vi sono confluiti nella tre giorni dell’Adunata, alpini che avevano trovato alloggio in val Venosta, nella bassa atesina e in val di Non, in Trentino. Grande l’impegno profuso dai Gruppi della zona (quello di Merano in particolare, ma anche Sinigo, Marlengo e Lana). Le manifestazioni sono cominciate il 28 aprile con l’apertura della mostra e la presentazione del libro “Alpini. Un racconto contemporaneo” (una riuscita collaborazione tra Provincia e Comune).

In visita al S.O.N. alla caserma Huber

Sabato di buon mattino il nostro presidente nazionale Corrado Perona, accompagnato dal sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli e dal generale Fausto Macor, vice comandante delle Truppe alpine e comandante della Divisione Tridentina (nella foto in basso) ha fatto visita agli alpini del SON, il Servizio d’Ordine Nazionale: sono gli alpini che svolgono il servizio d’ordine nei giorni dell’Adunata e tanti compiti per il buon svolgimento della grande manifestazione alpina.

Speaker: i magnifici 4 (+1)

Ecco le …voci dell’Adunata, e delle manifestazioni di contorno. Hanno raccontato quel lungo romanzo che è la storia degli alpini e dell’Associazione, con le sue Sezioni, i Gruppi, le fanfare, la sfilata, momento per momento.

Mai vissuta una tale atmosfera di festa e amicizia

“Sul cappello, sul cappello che noi portiamo c’è una lunga, c’è una lunga penna nera…”. Quella penna nera “che a noi serve da bandiera” purtroppo io non l’ho mai portata. Sono nato e cresciuto in una cittadina di confine, a Vipiteno, dove gli alpini erano di casa, erano amici di tutti. Grande appassionato di sci e di montagna, sognavo sin dai tempi del liceo di poter frequentare la mitica scuola militare alpina di Aosta o comunque di poter essere arruolato in qualche battaglione alpino ma per la morte prematura di mio papà (proprio il giorno della visita di leva, un giorno di grande dolore e non di gioia come per i coscritti del ’37) venni esonerato dal servizio militare.

BASSANO DEL GRAPPA – Assemblea nel ricordo di Busnardo

Domenica 18 marzo si è svolta l’annuale assemblea sezionale che quest’anno prevedeva il rinnovo delle cariche associative. Erano presenti i delegati dei 66 Gruppi della “Monte Grappa” e, a presiedere l’assemblea, è stato nominato il 1° maresciallo e socio Leonardo Ronzani del 7° reggimento Alpini. Per la sede nazionale era presente il direttore de L’Alpino Vittorio Brunello.

È stato bello. Davvero

“È stato bello”, così ha commentato la stampa, compresa quella di lingua tedesca: “Wir feiern gemeinsame Werte” (“Festeggiamo valori comuni”). “Alpini, tornate”. Nulla sarà più come prima a Bolzano, che lunedì mattina si è svegliata diversa. Eppure le strade erano pulite, come sempre. Come sempre il traffico scorreva, gli autobus erano puntuali alle fermate. Dell’invasione degli alpini restava solo tanta nostalgia perché la città sembrava vuota. Solo sui prati che costeggiano l’Isarco, il torrente che taglia in due la città, c’era qualche tenda smontata fra masserizie pronte per essere caricate sulle auto. L’erba non mostrava alcun passaggio, non una carta per terra. Traffico di biciclette lungo le piste ciclabili, qualche bolzanino passeggiava sui sentieri, con bambini, carrozzine: come sempre.

I lavori sul lungo Talvera

Sul numero de L’Alpino di aprile i racconti su fatti approssimativi come quello dei lavori bellissimi effettuati da 2° Reggimento Genio di stanza a Bolzano sul Lungo Talvera, possono urtare la sensibilità di quanti vi hanno partecipato in prima persona e non appartengono all’Arma che ne vanta, impropriamente, la paternità.

Sacrari: un accordo con Onorcaduti

L’ANA collaborerà nelle attività di custodia e manutenzione ordinaria dei sacrari e cimiteri militari. Un accordo in questo senso è stato firmato a Roma fra il Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra, generale C.A. dei Carabinieri Vittorio Barbato ed il nostro presidente nazionale Corrado Perona. Alla firma era presente anche il vice presidente nazionale vicario Sebastiano Favero e l’assessore all’Istruzione alla Formazione e al Lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan. L’accordo impegna l’Associazione a fornire la propria collaborazione gratuita per integrare, ove necessario, i servizi di custodia, pulizia e manutenzione ordinaria dei sepolcri che verranno concordemente individuati di volta in volta.

Cittadella alpina: successo record

L’Adunata di Bolzano ha riservato alla Cittadella degli Alpini un successo record inaspettato: in quattro giorni oltre 50.000 visitatori di ogni età hanno affollato gli stand di tutte le specialità delle Truppe Alpine allestiti sui prati del Talvera. Ed è stata proprio la posizione a portare un pubblico senza precedenti a vedere da vicino mezzi, armi ed equipaggiamenti di ultima generazione in dotazione ai reparti alpini e di tradizione alpina.

Con l’alzabandiera parte l’Adunata che farà storia

L’Adunata è stata aperta ufficialmente venerdì mattina, con l’alzabandiera in piazza Mazzini. Alle 9 c’era un quadrato di vessilli, gagliardetti e una compagnia del 2° reggimento alpino Trasmissioni davanti al palco con tre pennoni: per la bandiera italiana, quella dell’Europa e di Bolzano. In prima fila le massime autorità, con il sindaco, il prefetto, il questore, il vice presidente della Provincia Tommasini. Il segretario generale dell’Associazione, gen. Silverio Vecchio - accolto da un caloroso applauso che ha fatto comprendere con quanta partecipazione fosse atteso quel primo momento dell’Adunata - ha dato il benvenuto alle centinaia di alpini e bolzanini che gremivano la piazza.

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