14.8 C
Milano
sabato, 27 Aprile 2024

FUGA SUL KENIA

Gennaio 1943, capo di concentramento inglese numero 354 nei pressi di Nanyuki, in Kenia. Tre prigionieri di guerra italiani, tra cui l'autore, evadono dal campo per salire in vetta al monte Kenia, con un'impresa che diventerà simbolo di libertà e dignità umana. Guadagnata la cima, vi piantano il tricolore, scendono e si ripresentano al campo. Di questa avventura romantica e coraggiosa parlerà il “Time” di Londra.

LA PENA DI MORTE IN ITALIA

L’ultima condanna a morte in Italia avvenne il 4 marzo 1947, con la fucilazione alla schiena di tre dei quattro autori di una strage in val di Susa: avevano trucidato dieci persone e ne avevano gettato i corpi in una cisterna. All’Assemblea Costituente era in corso il dibattito proprio sull’abolizione della pena di morte, che era stata mantenuta anche dopo la caduta della monarchia. Il capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, pur essendo un convinto abolizionista, negò tuttavia la grazia e la sentenza venne quindi eseguita. La pena capitale cessò di esistere nel nostro codice penale con l’entrata in vigore della Costituzione, il 1° gennaio 1948.

ON TOP DONNE IN MONTAGNA

Il primo libro completo e avvincente sulla storia dell'alpinismo femminile, dalle prime salite “per signore” nel sedicesimo secolo, fino alla competizione per la conquista di tutti i quattordici “Ottomila”.

LUSSEMBURGO – Il coro ANA Milano in Lussemburgo

In occasione della festa nazionale, l’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo ha organizzato un concerto del Coro A.N.A. di Milano.

“Eravamo una famiglia, non solo soldati…”

Silenzio al Sacrario del Colle di Nava. In piedi, uno accanto all’altro, gli ultimi reduci della gloriosa Divisione Cuneense rendono omaggio al generale Emilio Battisti e ai Caduti fra i quali volle riposare per sempre. Le loro mani salgono lentamente alle tese dei cappelli, nel fisico il peso degli anni, nelle parole tanta voglia di raccontare. Narrano della ritirata, della prigionia, accennano alle sofferenze che hanno patito nell’animo e nel corpo, e sono tutti d’accordo quando qualcuno di loro dice che laggiù “non ci siamo persi d’animo perché non eravamo solo dei soldati, eravamo una famiglia”. Ed essere a Nava, in fondo, è come partecipare ad un incontro di famiglia a cui non si vuole mancare.

Saranno ufficiali, forse alpini…

Cosa lega l’uomo alla montagna? “Il desiderio di trovare il silenzio, di stare a contatto con la natura, la voglia di superare se stessi…”. Rispondendo a questa domanda gli allievi del 223° e 224° Corso della Scuola militare “Nunziatella” di Napoli, comandata dal colonnello Bernardo Barbarotto, sono stati protagonisti di un’intensa attività addestrativa che li ha portati ad un graduale avvicinamento alla montagna.

L’ANA al femminile

Prima ancora che nell’Esercito, le donne sono state arruolate, meglio, accolte, nell’Associazione Nazionale alpini. Una presenza spontanea e generosa, di supporto e aiuto in tanti momenti: per fare la cuoca o il medico, l’infermiera professionale o l’istruttrice di cani da ricerca, la centralinista o nei tanti altri compiti che un intervento di Protezione Civile o di vita associativa comporta. Ne abbiamo tratto lo spunto per dedicare alle donne dell’ANA una serie di servizi, che non sono certo esaustivi dell’attività delle nostre compagne, ma una sia pur parziale presa d’atto della loro presenza in Associazione. Per non parlare del difficile ruolo di moglie e di madre, spesso assolto anche in vece del marito quando “va con gli alpini” lasciandole a casa. E poi ci sono le alpine, con le stellette e il cappello in testa, che svolgono gli stessi compiti dei commilitoni, in Patria e nelle missioni all’estero. E che dire delle giovani che sono venute fra noi attraverso la mininaja, dimostratesi subito in sintonia con i nostri valori. A tutte diciamo: “grazie”.

Una mamma sui cingolati

Caporal maggiore scelto Alessandra Burrascano, nessuno le aveva mai detto: ma chi te lo fa fare di andare militare… Forse qualcuno sì, certamente non la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto nella scelta.

Da rifugio a rifugio

Molte, e di straordinaria suggestione, sono le leggende che la tradizione attribuisce ai Monti Sibillini permeandoli di un’aura di fascino e di mistero. È sufficiente evocare i nomi ed i luoghi per dare libero corso alla fantasia su questo gruppo montuoso dell’Appennino Umbro-Marchigiano.

Rimboschimento del parco del Castello

Quarantadue ex allievi ufficiali del 106° corso AUC hanno proceduto alla messa a dimora di 150 nuove piante nel parco del Castello del gen. Cantore di Aosta, alla presenza del comandante del Centro Addestramento Alpino, gen. B. Antonio Maggi e del comandante del Corpo Forestale della Valle d’Aosta, Flavio Vertui. A conclusione del raduno, organizzato in occasione del trentennale di fine corso, gli ex allievi hanno proceduto alla piantumazione con piantine fornite dal vivaio regionale della Struttura organizzativa flora, fauna, caccia e pesca della Regione autonoma Valle d’Aosta e con la collaborazione del personale del Corpo Forestale della Valle d’Aosta e del Centro Addestramento Alpino.

Grazie per L’Alpino!

Grazie!! È arrivato! Il mio primo giornale L’Alpino è arrivato! Sono figlia e mamma di alpini e volevo il mio giornale personale, da leggere tutto, gustarmelo e ora sono ufficialmente “amica degli alpini”.

La dignità in un saluto

Sono partito da Ovada all’1,30 e, una volta raggiunta Alessandria, ho proseguito il viaggio con il Gruppo. All’arrivo a Bolzano mi ha accolto un cielo sereno e un’aria frizzante. Dopo brevi convenevoli ci siamo dati un punto di ritrovo e… rompete le righe. Decido con mio figlio di passeggiare per il centro storico: case antiche e piazze che rievocano tempi storici.

ULTIMI ARTICOLI

Nuovo sito editoriale

Le spese per la produzione del nostro giornale sono costantemente aumentate. Su 1,5 milioni di euro previsti in bilancio per la nostra rivista, i...