Retorica di facciata
Leggo su L’Alpino la nuova iniziativa voluta dalla presidenza dell’Ana. Inutile dirti quanto sia importante e soprattutto quanto questa idea sia necessaria. Dal 1955 sono nell’Ana, anzi, dentro l’Ana e condivido anche con qualche se… e ma… certe iniziative, ma questo è un altro discorso. Da anni scrivo che i media Rai, reti televisive varie, stampa radical chic snobbano gli alpini.
Non solo manualità
In occasione di una delle assemblee annuali dei nostri Gruppi, mi ha colpito una lettera che i ragazzi della “Fondazione Exodus” di don Antonio Mazzi, hanno inviato agli amici di Bossico, per una serie di interventi realizzati dagli alpini del Gruppo negli anni 2016/2017 all’Isola d’Elba. Ho cercato di approfondire l’argomento e ho scoperto, con mia grande sorpresa, che i “nostri” hanno partecipato, in gruppo e nel silenzio, a ben 11 spedizioni per un totale di 2.817 ore di lavoro, finalizzate al completamento di un Centro di aggregazione, fondamentale per il percorso di riabilitazione di ragazzi in difficoltà.
I discriminati del Friuli
Ho letto della nascita della Tv con la penna e che l’emittente per il Friuli-Venezia Giulia sarà da Ran Friûl e questo significa che la visione è riservata solo agli alpini della bassa, mentre rimangono esclusi quelli della Carnia e del tarvisiano, in quanto la Ran Friûl non è attrezzata per coprire la zona montana.
“Corrado Perona si racconta…”, serata a Torino
Una serata per parlare di alpini e di alpinità. E’ questo il tema dell’incontro organizzato dalla Sezione di Torino il prossimo 18 aprile, alle ore 21, nella sede di via Balangero 17.
La storia delle penne nere e della nostra Associazione verrà raccontata da uno dei più amati protagonisti degli ultimi anni: il presidente emerito dell’Ana Corrado Perona.
“La Tradotta” presentazione a Milano il 15 aprile
Immagini e musica. E’ questo il leitmotiv de “La Tradotta”, Collana “I Girasoli”, volume realizzato da Massimo Marchesotti che verrà presentato domenica 15 aprile, ore 18, alla Libreria Bocca (in Galleria Vittorio Emanuele a Milano).
La storica libreria ha chiesto a Marchesotti di proporre alcune opere sull’argomento della Grande Guerra in occasione del Centenario. Un tema caro all’artista, sia perché da tanti anni è direttore del Coro ANA di Milano, sia perché nei suoi lavori è da sempre attratto dai temi sociali.
L’esempio di Battisti
Gli alpini della nostra bella Italia, chi in un modo e chi in un altro, stanno commemorando il centenario della Grande Guerra, tragico scontro tra l’Impero austro ungarico e l’Esercito italiano, in lotta per la propria libertà e per stabilire i confini di Stato. Più volte ho letto sul nostro mensile L’Alpino le imprese eroiche di vari alpini tra i quali Cesare Battisti. Quando ero ragazzino, la mia mamma friulana (Carnica) nata nel 1907, mi ha parlato di Cesare Battisti e mi ha insegnato il giuramento pronunciato sul patibolo il giorno della sua impiccagione.
Sulla nostra Preghiera
Premetto che non sono un assiduo frequentatore della Chiesa e non conosco a fondo le sue regole. Ma ricercando nella mia memoria mi pare di ricordare che ogni testo, immagine e preghiera destinata a circolare in “ambiente sacro” debba ottenere l’apposito “imprimatur” rilasciata dall’Autorità ecclesiastica competente e questo credo sia stato fatto anche per la “Preghiera dell’Alpino”.
In attesa del nuovo Governo
Quando leggerete queste righe non so prevedere se sarà in corso la formazione di un nuovo Governo o l’inizio di una nuova campagna elettorale. Per ora non ci resta che sperarlo, perché solo Dio sa quanto avremmo bisogno d’essere governati. Ma non a tutti i costi. Governati bene, da uomini e donne competenti, come merita la gente di questo Paese. La competenza prima di tutto, seguita dall’onestà, perché di onesti incompetenti non sappiamo che farne. Fanno più danno dei ladri.
Raglio d’asino non sale in cielo
Come tutti in questo periodo mi sto attivando per organizzare al meglio per il mio Gruppo, la prossima Adunata di Trento. Ovviamente mi avvalgo di internet per cercare eventuali aggiornamenti che possano essere utili. Navigando fra i vari siti che trattano questo argomento, per mia sfortuna mi sono imbattuto in questo link “No all’Adunata degli alpini a Trento” e per curiosità sono entrato.
L'importanza della leva
Ho letto con piacere la lettera di Gaio Croci a proposito della leva. Le sue parole mi riportano all’anno 2000, quando il Parlamento decretò la sospensione del servizio militare obbligatorio. Vissi il momento di persona come senatore. Compattamente l’Aula, da destra a sinistra, votò a favore della sospensione della leva obbligatoria. Solo in tre o quattro senatori votammo contro e solo due, il senatore Preioni ed io, in dissenso dal proprio Gruppo, prendemmo la parola in aula, nella discussione generale, in difesa della leva.
Lo sguardo del reduce
Anzitutto mi debbo complimentare per la pazienza che dimostri in alcune delle tue risposte; inoltre, per tranquillizzare il Presidente della Sezione di Domodossola, premetto che questa mia è frutto del mio pensiero e il direttivo della mia Sezione non c’entra, quindi mi sento libero di esprimermi e implicitamente autorizzato a farlo. Scrivo perché mi ha colpito l’espressione del reduce Angelo Viviani sulla copertina dell’ultimo numero de L’Alpino.