In Adamello, per onorare gli arditi eroi della Grande Guerra
Penne nere in alta montagna, per gli alpini non c’è connubio migliore del pellegrinaggio in Adamello. In più di mille dalla Valcamonica e dal Trentino hanno marciato sulle antiche vie, aperte un secolo fa da arditi montanari, per incontrarsi dopo ore - e in qualche caso giorni - alla conca del Lagoscuro, un luogo che all’inizio della Grande Guerra rimase indissolubilmente legato alle penne nere.
Il rispetto delle regole ANA
Nel corso della visita di leva ho chiesto di essere arruolato nel Corpo degli Alpini, ma sono stato ritenuto idoneo per la fanteria. I primi tre mesi a Bari, i successivi 11 a Cividale del Friuli. Da tre anni sono tesserato come amico degli alpini e sono aggregato alla sezione Valsusa, gruppo di Avigliana.
Dall’Ortigara un monito alla fratellanza
Sull’Ortigara si sale in silenzio. Non c’è nessun altro luogo, infatti, che renda maggiormente il senso di sofferenza, della desolante follia umana, della tragica assurdità della guerra. Perché questa montagna porta ancora evidenti i segni della battaglia, degli eserciti che si contrapposero.
Paolo: vita e memoria eccezionali
Ha festeggiato 103 anni, in gran forma, attorniato dalla sua bella famiglia: un traguardo davvero invidiabile per una vita fatta di sacrifici e lavoro, ma pure di grandi soddisfazioni. Paolo Sonaggere, di Sottocastello, frazione di Pieve di Cadore, ha una memoria ancora lucida e quando inizia a raccontare le vicende della propria vita è come un fiume in piena. “Paolino” è nato il 4 gennaio 1908, unico maschio, secondogenito, dei 4 figli di Antonio e Maria Tabacchi. La mamma morì giovanissima nel 1918, probabilmente per febbre spagnola, dopo aver dato alla luce l’ultima figlia che, nata in territorio occupato dalle milizie austriache, fu battezzata “Italia Libera Vittoria”.
Alpini e politica
Come nel famoso romanzo di Stevenson, anche tra gli alpini c’è chi si sveglia italiano il mattino per coricarsi padano la sera. Ho partecipato, come ogni anno, all’Adunata di Torino in un tripudio di bandiere e di amor patrio; ho visto sindaci ed assessori, che nei loro Comuni rifiutano di indossare la fascia tricolore, accompagnare le bandiere degli alpini loro concittadini. Ho appena finito di leggere L’Alpino di giugno: “Alpini tessitori dell’unità nazionale”, poi accendo la televisione e vedo alpini (senza cappello, ma alpini) sul pratone di Pontida.
Franco Barillari - Gambara (BS)
Il Soggiorno di Costalovara: magnifico
Sono stato a trascorrere alcuni giorni nel soggiorno alpino di Costalovara; devo subito dire che quel luogo è veramente un bellissimo ‘fiore all’occhiello’ per la nostra Associazione. Lì regna una quiete indescrivibile. Il servizio mensa impeccabile, con menù variabili, di ottima cucina. Non di meno è stato il servizio pernottamento. Passeggiate ed escursioni per tutte le gambe.
Natalino Maioli - Gavardo (BS)
Zona franca
Rubrica aperta ai lettori.
La più bella cattedrale del mondo accoglie i reduci del Monte Cervino
“Giovanni Paolo II, oggi Beato, mi disse che il Cervino era la più bella cattedrale del mondo”. Queste parole, pronunciate da don Luigi Maquignaz durante la Messa celebrata in occasione della 53ª commemorazione dei Caduti del battaglione alpini sciatori Monte Cervino, esprimono tutto il significato della giornata trascorsa a Cervinia, domenica 3 luglio. Il cielo privo di nuvole, evento assai raro a tali quote, la verde conca del Breuil e l’imponente catena del Cervino hanno offerto la cornice per un momento di ricordi e di preghiera insieme agli “angeli che cantano in cima alla Gran Becca”, come diceva il papa polacco.
La recinzione di Chiomonte
Leggo con dispiacere l’uso degli alpini a difesa della recinzione di Chiomonte (Val di Susa). Sono un alpino in congedo fino a dieci minuti fa orgoglioso di esserlo, oggi fiero di abbandonare il cappello e non rinnovare l’iscrizione all’ANA. Recinzione perché di recinzione si tratta. Nessun cantiere è partito e nessun cantiere partirà.
Adunata, entusiasmi e mugugni
L’Adunata di Torino è passata con gran soddisfazione degli alpini e qualche mugugno dei torinesi, subito sopraffatti da tanti altri, entusiasti delle cose belle che gli alpini hanno portato, disposti a dimenticare i comportamenti meno condivisibili. Una giovane con una brillante laurea in tasca, la padronanza di alcune lingue e qualche specializzazione, mi chiese: perché agli alpini sono permessi comportamenti che non sono permessi ad un immigrato e che un normale cittadino nemmeno si sogna?
Elio Miranti - Pecetto (TO)
TAV e cappello alpino
Il cappello alpino sulla vicenda TAV non ci voleva. Una storia infinita di contrapposizioni, spesso rissose, di visioni inconciliabili di come dovrebbe girare il mondo ha trovato in Val di Susa il modo per trascinare anche gli alpini in un protagonismo di cui nessuno va fiero. Cominciamo dai militari. Centocinquanta alpini della Taurinense vengono inviati a presidiare un cantiere destinato ad avviare i lavori dell’alta velocità.
CARNICA – Commemorati i Caduti della Campagna greco-albanese
Si è tenuta a Tolmezzo la commemorazione dei Caduti della Campagna greco-albanese. Erano presenti il presidente nazionale Corrado Perona, l’allora vice presidente vicario Marco Valditara e il consigliere nazionale Giuliano Chiofalo. Sei i vessilli sezionali, oltre quaranta i gagliardetti dei Gruppi e le rappresentanze di tante associazioni d’arma.