Nato il portale della Montagna
Unimontagna.it è il nuovo portale dell’Università della Montagna, nato dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Milano e il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. Si propone di favorire l’incontro tra il mondo dell’Università e le esigenze di chi lavora in montagna perché attraverso la formazione e l’innovazione si possa dare impulso ad aree territoriali ricche di risorse.
Il bene del fare
È una terra antichissima. Se montagne, pietre e campanili potessero parlare, racconterebbero di civiltà leggendarie, mestieri dimenticati, edifici adibiti a culti pagani risalenti all’età del bronzo poi distrutti e risorti come chiese dedicate alla cristianità. È la Valcamonica. Nel mezzo, quel piccolo paese chiamato Cividate Camuno, fu Civitas Camunnorum.
Su “Wars” la guerra dei soldati di montagna
La rivista Wars di Focus Storia sarà in edicola dal 15 novembre con un numero dedicato alla guerra in montagna, riservando buona parte delle pagine alle penne nere.
Sabato 30 novembre la raccolta del Banco alimentare
Si svolgerà sabato 30 novembre la giornata nazionale della colletta del Banco alimentare alla quale aderisce anche la nostra Associazione. L’anno scorso sono state raccolte da 130mila volontari in 90mila supermercati di tutt’Italia ben 9.622 tonnellate di prodotti alimentari non deperibili, 22 tonnellate in più rispetto all’anno precedente nonostante la crisi economica.
Se lo Stato non arriva
Piegati sotto il peso dei mattoni o con le braccia intente a spalare, la solidarietà degli alpini non è propaganda o belle parole, è l’impegno di chi non ha paura di far fatica. Per fortuna non ci si può far nulla, è la montagna che li ha creati così: altruisti, fieri e operosi. Sono caratteristiche che li proclamano artefici perfetti per intervenire dove sempre più spesso enti e istituzioni non arrivano, perché dispersi nei meandri della burocrazia o dell’inattendibilità.
Il bollino dei pregiudizi
Caro Fasani, non mi sembra stigmatizzabile la lettera “… e la caserma torna ad essere alpina” del socio Giovanni Galeazzi, di Milano anche se tutto non è condivisibile ci sono alpini ed alpini… gli attuali non possono essere come quelli di 50 anni fa, come noi non eravamo come quelli del 1915-’18 ma, una realtà è incontrovertibile, l’ANA come le altre Associazioni d’Arma deve sopravvivere e quindi va bene qualsiasi modo di portare un cappello alpino.
Credere nel futuro
Caro direttore, ti ringrazio per l’attenzione riservata sul numero di agosto/settembre al tema della “coerenza alpina”. Mi sembra doveroso farti una precisazione. La tua risposta, in verità, è andata oltre le mie attese.
Una fiammella dal Don
“Un giorno la donna, di corsa come al solito, non tirò diritto ma si fermò davanti al “pope” dalla penna nera sul cappello: “Non so - gli disse sottovoce quasi temesse di farsi sentire - come mostrarti la mia riconoscenza per tutto il bene che fai alla nostra gente.
Cantano una terra fiera
Il coro alpino Monte Nero della sezione di Cividale del Friuli conserva e tramanda attraverso il suo repertorio, frutto di ricerche che riprendono i brani originali, ciò che gli alpini e la gente di montagna in generale hanno dato all’Italia in maniera esemplare, in silenzio, con spirito di sacrificio, in guerra e in pace.
Cesare Battisti, eroe attuale
Sul colle che domina la città, il Doss Trento, al cospetto del monumentale mausoleo circolare di marmo bianco dove riposano le spoglie di Cesare Battisti, anche quest'anno, gli alpini della sezione di Trento si sono dati appuntamento lo scorso 12 luglio per ricordare, con solennità tutta alpina, il giorno della morte tragica della Medaglia d'Oro, legionario trentino e tenente del battaglione alpini Vicenza. Una corona è stata deposta davanti all'austero sepolcro, al cospetto del vessillo della Sezione con le sue Medaglie d'Oro… la prima di esse quella conferita, alla memoria, a Cesare Battisti, del quale gli alpini tengono vivo il ricordo.
Ricominciare daccapo
Trentaquattro mesi fa è calato il sipario. E dietro a quel drappo pesante di velluto bordeaux tutto è cambiato, scombinando scenari e abitudini. Ciò che di nuovo c’è ora non coincide affatto con il futuro che Luca aveva immaginato. Quel giovane alpino ferito in Afghanistan, il 18 gennaio del 2011. Accanto a lui cade, per sempre, Luca Sanna. Sono attimi, una serie infinita di fotogrammi che l’angoscia, l’inquietudine hanno scolpito nella memoria e che resteranno impressi così, fino all’ultimo giorno. Luca Barisonzi si è risvegliato fermo.
Tre giorni di “Cadore”
Correva l’anno 1953 e, dopo ripetuti solleciti dell’intera comunità provinciale, Belluno poteva vedere coronato il sogno di una Unità alpina nelle sue caserme, ovvero la nascita della brigata “Cadore”, che sarebbe poi stata sciolta nel 1997.