I veterani della mitica 40ª batteria di artiglieria da montagna (oggi inquadrata nel 1° rgt. artiglieri da montagna di Fossano) si sono dati appuntamento a Cesana, in alta val di Susa, per il loro annuale raduno.
Erano circa 150, con relativi famigliari, ed hanno dato ancora una volta dimostrazione di compattezza e d’orgoglio di appartenere ad una unità davvero speciale, che inserita nella Forza Mobile della NATO ha svolto complesse esercitazioni dall’estremo nord norvegese al Caucaso turco, dalla Gran Bretagna alla Germania ed in altri Paesi ancora dando sempre dimostrazione di preparazione e affidabilità. Quest’anno mancava il loro “capitano”, generale C.A. Giorgio Battisti, che con il comando del Corpo d’armata di proiezione rapida della Nato è a Kabul, come capo di Stato Maggiore della Forza ISAF.
A lui è stato rivolto un lungo applauso. Assenza mitigata dalla graditissima presenza al raduno dell’attuale comandante della 40ª batteria del gruppo Aosta capitano Marco Bertasa, con alcuni artiglieri, nel solco ininterrotto della tradizione fra i “Quarantini” di ieri e di oggi. Il bel tempo ha consentito il perfetto svolgimento della cerimonia con l’alzabandiera, l’Onore ai Caduti e la deposizione d’una corona di alloro al monumento all’Alpino, in piazza Vittorio Amedeo.
Poi lo sfilamento, ordinati per quattro fino al cimitero militare, preceduti dal gonfalone del Comune di Cesana con il sindaco Lorenzo Colombo, il vessillo della sezione Val Susa e il gagliardetto del Gruppo di Cesana con il capogruppo Giuseppe Ferraris. Il parroco don Andrea ha pronunciato una preghiera a suffragio degli artiglieri Caduti in pace e in guerra e quindi, nell’attigua chiesa di San Giovanni, ha celebrato la Messa conclusa con la Preghiera dell’Alpino. L’incontro ha permesso ancora una volta, e dopo tanti anni, di ricordare un periodo di vita che per tutti i “Quarantini”, ufficiali, sottufficiali ed artiglieri, è rimasto indelebile.
Gianni Ardizzone