Herat Il passaggio dalla Taurinense alla Julia

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Il 18 ottobre la brigata alpina Julia ha assunto ufficialmente la guida, per i prossimi sei mesi, del Regional Command West, il comando NATO responsabile della regione occidentale dell’Afghanistan nel quale operano oltre 7000 militari di undici nazioni, tra cui 3.600 italiani, metà dei quali sono alpini.
Nel corso della cerimonia il generale Marcello Bellacicco ha ricevuto la bandiera della NATO dalle mani del generale Claudio Berto, comandante della Taurinense, alla presenza del sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto e del comandante dell’ISAF Joint Command, il generale statunitense David Rodriguez. Il generale Berto ha ricordato il sacrificio dei dieci militari italiani caduti in Afghanistan negli scorsi sei mesi.

Nel periodo tra aprile e ottobre di quest’anno il contingente internazionale guidato dal generale Berto ha operato su un’area grande quanto l’Italia del nord, popolata da circa 3 milioni di persone, ottenendo risultati di rilevo: zone che erano totalmente in mano agli insorti sono oggi ripopolate, sono strati realizzati centinaia di progetti per lo sviluppo e sono stati addestrati migliaia di poliziotti e soldati afgani, senza contare le centinaia di ordigni disinnescati dal Genio. Complessivamente i quattro Gruppi di ricostruzione provinciale (PRT) hanno realizzato ben 384 progetti.

Tutte le operazioni si sono avvalse dell’apporto aerei ed elicotteri, inquadrati nelle task force statunitensi, spagnole e italiane, che hanno effettuato centinaia di missioni di ricognizione, scorta, trasporto, aviolancio e osservazione. Gli AMX e i Predator dell’Aeronautica hanno giocato un ruolo di peso nella protezione dei convogli e nel contrasto alla minaccia degli ordigni improvvisati, mentre i Mangusta dell’Esercito hanno svolto un compito essenziale nell’appoggio alle truppe a terra.


Il sottosegretario Crosetto mentre abbraccia i gen. Berto (a sinistra) e Bellacicco.