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I responsabili per le attività sportive di una quarantina di Sezioni, e alcuni presidenti, hanno partecipato ad un incontro ad Alte Ceccato (Vicenza). La riunione è iniziata, dopo la breve cerimonia di alzabandiera e della resa degli onori ai Caduti, con il saluto del presidente della sezione di Vicenza, Giuseppe Galvanin, mentre al capogruppo è stato consegnato il 'cappello alpino' a ricordo della giornata e quale ringraziamento per la generosa ospitalità.
Il cambio dei comandanti dei reparti è un rito che si ripete con un cerimoniale che non ammette creatività. Che si faccia all'interno di una caserma o su una piazza pubblica nulla cambia nella disposizione dei reparti in armi, nell'ingresso delle autorità civili e militari, nei brevi indirizzi di saluto. Si potrebbe pensare che la cronaca, una volta scritta, potrebbe servire per ogni circostanza, con piccoli ritocchi.
Sei, sette file ordinate di tende blu montate dove una volta c'era un prato o lo stadio del paese. Si vive così, in pochi metri quadri, caldi di giorno e molto freddi la notte, a Paganica, San Demetrio, Barisciano e in tutte le decine di tendopoli dell'Abruzzo. La notte del 6 aprile molto ha cambiato. Al dramma e ai lutti, alcuni dei quali hanno cancellato intere famiglie, si somma la paura della popolazione per il susseguirsi delle scosse.
Latina città del Novecento. Latina è una città del tutto unica e particolare nell'ambito delle città italiane. Non dovrete cercare chiese barocche o quartieri medievali, ma potrete assaporare l'opera architettonica ed urbanistica che per l'ultima volta pose l'architettura italiana ai primi posti nel mondo. L'allora capo del governo Mussolini affidò ad un gruppo di architetti, perlopiù giovanissimi, il compito unico di progettare una città ex novo, senza precedenti vincoli architettonici: il risultato fu stupefacente. Purtroppo la speculazione edilizia attuata negli anni Sessanta stravolse il perfetto equilibrio architettonico ed estetico della città, abbattendo stupendi esempi di architettura razionalista e sostituendoli con anonimi palazzoni che invasero anche alcune strutture destinate al verde. Ma fortunatamente ancora molto è rimasto.
Littoria, il centro ed il cuore della bonifica pontina. Quello che doveva essere un semplice comune rurale, in poco tempo diventa una città moderna dotata di infrastrutture e monumenti tali da farla essere un grande vanto per il regime.