Il monumento all'Alpino a Brunico

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    Ho letto delle intenzioni degli Sch tzen ai quali ho sempre riconosciuto lo spirito di Patria che li anima di voler spostare, cioè togliere di mezzo il monumento di Brunico dedicato ai Caduti della divisione Alpina Pusteria . Vorrei ricordare loro, se mai lo avessero dimenticato, che tale monumento vuole ricordare soprattutto i giovani altoatesini morti in una guerra, da loro, come dalla maggior parte degli italiani, certamente non voluta. Voler eliminare quel monumento significa anche, perciò, cancellare la memoria del sacrificio della loro stessa gente.

    Elio Signorini Milano

    Non mi azzarderei ad affermare che il monumento all’Alpino di Brunico sia nato per ricordare soprattutto i giovani altoatesini morti in guerra . È un segno dell’alpinità, in un contesto storico tradizionalmente animato dalla presenza delle penne nere provenienti da tante regioni d’Italia, che lì hanno trovato una sede qualificata per l’addestramento in montagna. La Divisione Pusteria, in Africa Orientale, Balcani, Francia ha vissuto le sue esperienze di guerra e ha avuto i suoi Caduti. Il monumento, sorto prima del secondo conflitto mondiale, non è più, da almeno mezzo secolo, un simbolo di un reparto o il ricordo di un avvenimento storico: rappresenta tutti gli alpini. Certamente compresi gli altoatesini, che con le stellette si sono sempre comportati da bravi soldati. Le vicende che hanno portato dei dinamitardi a farlo saltare in aria due volte, sono acqua passata. Bisogna guardare avanti. Purché non ci sia nessuno che viva di passato.