La riunione dei referenti del Centro Studi

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    Un interessato ed attento uditorio ha caratterizzato il terzo incontro dei referenti sezionali del Centro Studi, tenutosi a Verona a fine marzo nell’ambito del CISA. All’appuntamento sono state rappresentate 56 sezioni su 81 e questo è un dato confortante. Dopo il saluto alla Bandiera sono seguiti gli interventi di circostanza del presidente della sezione di Verona Ilario Peraro e del vice presidente nazionale vicario Marco Valditara che ha portato il saluto del presidente Perona.

    Il responsabile del Centro Studi Giuliano Chiofalo nel ringraziare gli intervenuti per la loro presenza ha tenuto a sottolineare che sarebbe stato dato ampio spazio alla platea e non al palco. Ed infatti, dopo la presentazione del progetto bibliografico, curato dal consigliere nazionale Adriano Crugnola, che riguarderà i personaggi più famosi dell’Associazione, è seguita quella del ‘Progetto Scuole , a cura di Gianluca Marchesi, che innesca un interessantissimo scambio di esperienze e di idee, validissimo supporto al lavoro che sarà portato avanti nei prossimi mesi.

    A seguire Mauro Depetroni, il nostro esperto museale, ha relazionato sulle esperienze delle sezioni di Biella e di Gorizia, invitando tutti a collaborare per portare a termine un censimento di quanto le Sezioni possiedono in questo affascinante comparto. Dopo interventi da parte di Fulcheri e Barbieri, tutto è stato rimandato al pomeriggio, alla tavola rotonda organizzata per esperti del campo. Luca Geronutti ha intrattenuto l’uditorio in tema di biblioteche sul cui censimento ha invitato le sezioni ad avere una maggiore sollecitudine nell’invio dei dati, mentre il consigliere nazionale Luigi Bertino ha relazionato sulla felice esperienza del calendario ANA che sarà, ovviamente, ripresentato il prossimo anno. Particolare attenzione viene rivolta poi da Chiofalo al Libro Verde della solidarietà.

    Solo il 62 dei gruppi ha risposto all’appello e ciò, se da un lato può essere giustificato dalla naturale ritrosia degli alpini a mettersi in mostra, contrasta con il senso di disciplina associativa che ognuno dovrebbe dimostrare con i fatti. In ogni modo, il Libro Verde è il nostro biglietto da visita nei confronti dell’esterno, compendia il nostro incessante lavoro in termini di solidarietà e quindi esso va diffuso a tutti i livelli nei modi che ogni capogruppo saprà individuare in relazione alla realtà in cui opera. A questo proposito, come ben evidenziato dal consigliere nazionale Lavizzari, si potrebbe seguire l’esempio della sezione di Aosta che ha organizzato una conferenza stampa ad hoc.

    Gli strumenti sono a disposizione presso il Centro Studi, basta richiederli per tempo. Volgendo i lavori al termine, Chiofalo ha invitato tutti gli intervenuti a riferire quanto discusso nell’ambito dei Consigli delle Sezioni di appartenenza, attirando soprattutto l’attenzione dei presidenti, e a sensibilizzarli a costituire una apposita commissione Centro Studi sezionale cui affidare il compito di gestire il patrimonio sezionale nei vari comparti e a mantenere stretti contatti con la sede nazionale. Arrivederci a Latina.