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Nel piccolo paese di Sant’Eulalia (Treviso), 500 abitanti, compreso il pievano don Giuseppe Panozzo, c’è un monumento che ha una storia davvero singolare che merita d’essere raccontata. Dopo la riesumazione dei Caduti della Grande Guerra dai cimiteri militari e la loro collocazione nei sacrari di Cima Grappa e Bassano, a partire dagli anni Venti sorsero ovunque lapidi e monumenti in loro ricordo. Anche questo borgo della pedemontana del Grappa, testimone diretto del conflitto, che fu centro di smistamento delle truppe italiane e francesi destinate al fronte, voleva il suo monumento, ma lo voleva soprattutto il parroco don Giuseppe, che vedeva in questo anche un’occasione per unire la comunità.
Caro direttore, sono un vecio alpino (in gennaio compio 92 anni), facevo parte del 2° btg. misto genio della Tridentina. Nel giugno del 1990 facemmo un viaggio memorabile, organizzato dalla “Rondine” di Alba, con i capitani della Cuneense: Penzo, Soffiantino, Piero Toni e Mario Giardino di Ravenna, Vittorio Mistri di Ferrara e il ten. Marco Razzini di Milano.
Caro direttore, ho appena letto il numero di novembre de L’Alpino, mi ha colpito la lettera del signor Amici e la risposta che lei ha dato. Irrispettosamente le vorrei suggerire una terza considerazione, mi spiego. Dopo un’esaltante esperienza alla Scuola Militare Alpina di Aosta, ho svolto il servizio di prima nomina nel btg. Pieve di Cadore e nell’ultimo periodo di ferma ho dovuto sopportare un comandante di Compagnia scorretto e sicuramente non dotato dell’arte del comando.
A due anni dalla loro nascita del sodalizio in occasione dell'Adunata Nazionale Alpini del 150° a Torino e dopo la corale partecipazione alle Adunate nazionali di Bolzano e Piacenza, i rotariani alpini hanno organizzato il loro 1° Raduno che si è svolto a Feltre nella splendida cornice delle montagne del Cadore, ospiti del locale Club Rotary e della Sezione ANA.
“Don Croda” cammina spedito dall’alto delle creste delle sue novantanove primavere. Lo chiamano così per via della sua invidiabile passione per le vette dolomitiche. Disinvolto non solo nell’incedere, che è spedito a dispetto di un bastone che dovrebbe fare da supporto a gambe stanche e che invece usa come una bacchetta d’orchestra per dirigere il racconto che ti srotola davanti. Cammina spedito soprattutto nei ricordi. Intellettualmente brillante, amabilmente ironico, cordialmente disponibile.
Cremona, eletta per il 2013 città europea dello Sport, ha ospitato lo scorso 9 novembre la riunione dei responsabili delle attività sportive sezionali, nel corso della quale sono state presentate in anteprima le gare invernali del prossimo anno e le prime Alpiniadi estive in programma dal 5 all’8 giugno 2014. Saranno quattro le località del cuneese dove si svolgerà la competizione più attesa, le Alpiniadi.
È passata sotto silenzio la notizia pubblicata su L’Adige, verso la metà di settembre: i responsabili del comune di Pelugo, piccolo paese della Val Rendena, nel Trentino occidentale, immagino con l’avallo del sindaco, hanno deciso di cambiare il nome di una via del paese fino all’altro giorno intestata a quello che fu un grande statista italiano e trentino De Gasperi, sostituendolo con via dei Kaiserjäger, per i tanti che non lo sanno, Corpo militare austroungarico che si distinse nella Grande Guerra.
Giubbotto antiproiettile, il fucile a tracolla, la mano destra in testa a reggere l’elmetto, lo sguardo fisso su di un cumulo di macerie, perso nell’angoscia e nella disperazione. Alle spalle lo scheletro dell’edificio che fino a pochi istanti prima era la base Maestrale. La foto che ritrae il ventiquattrenne caporalmaggiore Mattia Piras è diventata il simbolo del dolore per la strage di Nassiriya, che il 12 novembre 2003 provocò 28 morti tra italiani e iracheni e 58 feriti.
Gentile direttore, mi permetto di scrivere per comunicarle con entusiasmo quanto hanno fatto gli alpini per il paesino di cui sono parroco. Il 9 novembre, nella piccola chiesa parrocchiale, il coro ANA “Monte Saccarello” ha tenuto un bellissimo concertospettacolo in ricordo dei Caduti di Oliveto (Imperia). Durante il concerto, ai brani tratti dal repertorio alpino relativo alla guerra di Libia e alle due guerre mondiali, si sono alternate letture di testimonianze originali (lettere di guerra e pagine di Rigoni Stern).
Il 18° raduno del battaglione Cividale si terrà l’11/12 gennaio 2014 nel periodo delle tragiche ed eroiche giornate dei combattimenti di Quota Cividale, sul fronte del Don.
Il capogruppo Romano Capussi, il presidente della sezione Belgio Mario Agnoli e i consiglieri del Gruppo e della Sezione hanno consegnato la borsa di studio “Bertagnolli” a Brenda Sbardella, nipote di Primo Sbardella, uno dei fondatori del gruppo di Liegi, accompagnata dai genitori e dalla nonna Aurora. È seguito un rinfresco organizzato dal Gruppo.
Sono passati pochi mesi dalla mia elezione ed ho già avuto modo, nei miei incontri in tutti i 4 raggruppamenti in Italia ed anche all’estero in Canada, di avere un primo tangibile segno della stima e dell’affetto che legano gli alpini al loro Presidente. Mi avete fatto capire da un lato il peso e la responsabilità di un incarico così alto e dall’altro mi avete trasmesso la forza per poter assolvere al meglio delle mie possibilità il compito che mi avete voluto assegnare.