È passata sotto silenzio la notizia pubblicata su L’Adige, verso la metà di settembre: i responsabili del comune di Pelugo, piccolo paese della Val Rendena, nel Trentino occidentale, immagino con l’avallo del sindaco, hanno deciso di cambiare il nome di una via del paese fino all’altro giorno intestata a quello che fu un grande statista italiano e trentino De Gasperi, sostituendolo con via dei Kaiserjäger, per i tanti che non lo sanno, Corpo militare austroungarico che si distinse nella Grande Guerra.
In questo Corpo furono arruolati – e molti ci lasciarono la pelle – tanti trentini, allora sotto l’impero austroungarico e, ci tengo a precisare che nonostante l’esecuzione di Battisti non nutro rancore verso la vicina Austria.
Questi trentini, allora sudditi austriaci sono ricordati nei monumenti, grandi o piccoli che siano, che esistono dappertutto. E allora una menzione la merita anche quella schiera di giovani trentini che varcarono il confine e si arruolarono nell’esercito italiano. E se venivano catturati dai soldati austriaci facevano la fine di Battisti. Quindi cari responsabili del minuscolo comune di Pelugo, tenetevi pure le vostre simpatie per il Kaiser ma rimettete al suo posto De Gasperi (com’era e dov’era per dirla alla veneziana).
Mario Bonfanti – Trento
Ci sono trentini che hanno reso grande Trento e l’Italia. Purtroppo si dà anche l’opposto.