Il parroco e gli alpini

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    Gentile direttore, mi permetto di scrivere per comunicarle con entusiasmo quanto hanno fatto gli alpini per il paesino di cui sono parroco. Il 9 novembre, nella piccola chiesa parrocchiale, il coro ANA “Monte Saccarello” ha tenuto un bellissimo concertospettacolo in ricordo dei Caduti di Oliveto (Imperia). Durante il concerto, ai brani tratti dal repertorio alpino relativo alla guerra di Libia e alle due guerre mondiali, si sono alternate letture di testimonianze originali (lettere di guerra e pagine di Rigoni Stern).

    Al termine del concerto sono state consegnate alle famiglie dei Caduti delle targhe in ricordo dei ragazzi di Oliveto che non hanno più fatto ritorno a casa: il bersagliere Silvio Trucchi (cl. 1877), morto ad Adua nel 1896; il caporalmaggiore di fanteria Giovanni Amoretti (cl. 1882), morto in prigionia nel 1917; il soldato di fanteria Vittorio Bottino (cl. 1893), morto in azione a Faratok in Macedonia nel 1917; l’aiutante di sanità Paolo Folco (cl. 1893), morto in ospedale militare a Piacenza nel 1917; l’alpino Eugenio Beraldi (cl. 1896), del battaglione “Monte Saccarello” (1° reggimento Alpini), morto per malattia nel 1918.

    L’esecuzione dei brani musicali e la toccante lettura di lettere di Caduti non ha potuto che farci sentire più vicini quei giovani – forse a volte dimenticati – piccoli eroi di grandi tragedie: strappati agli olivi e al mare della loro terra furono portati lontano, in terre ignote e qui persero la loro ancora verde vita nell’adempimento del dovere. Si tratta di cinque ferite, ancora vive, inferte ad altrettante famiglie, non a caso il nome dei Caduti ricorre ancora fra i nipoti e pronipoti: gli alpini hanno saputo però far sì che il clima della serata non fosse di dolore ma che il ricordo fosse pieno di tenerezza e conforto.

    Non posso che ringraziare il benemerito coro, diretto da Gian Paolo Nichele, per la capacità di suscitare forti emozioni nei presenti: i congiunti dei Caduti – in particolare – mi hanno esternato la loro riconoscenza per quanto fatto dagli alpini. Ci tengo a ringraziare dunque il coro con il suo presidente Edoardo Flumiani e il direttore artistico Gian Paolo Nichele, oltre che il gruppo ANA di Imperia con il capogruppo Fiorello Maini per il prezioso aiuto che mi ha dato nella realizzazione di questa iniziativa. Inoltre gli alpini del gruppo di Imperia erano già stati presenti alla parte “istituzionale”, ossia la Messa del 4 Novembre, assai partecipata (in special modo dalle famiglie dei Caduti), seguita dalla deposizione della corona d’alloro alla lapide dei Caduti di Oliveto: erano presenti il vessillo sezionale di Imperia, il guidoncino del gruppo di Imperia (oltreché i bersaglieri di Imperia) e un alpino, il segretario sezionale Giuseppe Granata ha fatto l’appello dei Caduti cui si è risposto “Presente!”. Ancora una volta gli alpini hanno saputo essere con la gente e per la gente. Grazie alpini.

    Don Alberto Casella, Parroco di Oliveto

    Ci sono fatti e occasioni che incidono sul cuore della gente quanto una splendida omelia. O qualche volta di più?