Auguri dal vostro presidente

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    Sono passati pochi mesi dalla mia elezione ed ho già avuto modo, nei miei incontri in tutti i 4 raggruppamenti in Italia ed anche all’estero in Canada, di avere un primo tangibile segno della stima e dell’affetto che legano gli alpini al loro Presidente. Mi avete fatto capire da un lato il peso e la responsabilità di un incarico così alto e dall’altro mi avete trasmesso la forza per poter assolvere al meglio delle mie possibilità il compito che mi avete voluto assegnare.

    Non vi nascondo che in più occasioni l’emozione e la commozione nel vedervi ed incontrarvi hanno avuto in me, che pensavo di esserne immune, il sopravvento. Sono quelle sensazioni che si provano quando si capisce e si sente di stare bene assieme, di condividere quei valori cardine (dovere, sacrificio, onestà, Patria, memoria, famiglia, solidarietà) che sono la linfa vitale della nostra associazione.

    Ci attendono ancora tanti impegni e traguardi, uno fra tutti riuscire a far comprendere a chi ci governa che i giovani sono il patrimonio del futuro e vanno aiutati a maturare e capire che prima dei diritti vengono i doveri, che c’è più gratificazione nel dare che nel ricevere. Ciò si potrebbe ottenere anche rendendo per tutti i giovani obbligatorio un periodo gratuito di servizio agli altri e, perché no, magari anche alla Patria. Ne troverebbe beneficio l’intera collettività nazionale e potremmo allora sì pensare in un futuro migliore in cui ci sia più equità e giustizia sociale in questa Italia tormentata da una crisi economica che ha messo in evidenza le gravi disparità ed i limiti della classe dirigente.

    La nostra Associazione è oggi un punto di riferimento per la gente e per tante realtà locali, ma dobbiamo guardare al futuro con disponibilità e coraggio per permetterle di poter mantenere a lungo questa sua peculiarità. Anche quest’anno sono “andati avanti” diversi nostri soci e tra loro due past-president Vittorio Trentini e Leonardo Caprioli e il vice presidente nazionale Stefano Duretto. A tutti indistintamente va il pensiero e l’abbraccio dell’intera Associazione con la certezza che riposano in pace lassù, nel paradiso di Cantore.

    Un auspicio che il 2014 sia l’anno del rientro in Patria dei nostri due marò trattenuti ingiustamente in India. A loro vanno la nostra stima e il nostro affetto incondizionato, senza se e senza ma. Tante sarebbero le cose da dirvi ma spero, con l’aiuto del Signore e del Beato don Gnocchi, di poterlo fare nel prossimo futuro.

    Ora a tutti, dai consiglieri nazionali ai presidenti e consiglieri di Sezione, dai vertici delle forze armate e dell’Esercito al Comandante e a tutti gli alpini in armi, dai revisori e coordinatori ai collaboratori nazionali, dai capigruppo a tutti, ma proprio tutti, i nostri soci e familiari, con un particolare ricordo per i nostri reduci, il mio augurio di un Santo Natale e di un sereno 2014. Un abbraccio.

    Il vostro presidente
    Sebastiano Favero