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domenica, 28 Aprile 2024

I nostri canti

Sono il magg. (c.a.) Antonio Mariani, classe 1941, direttore del coro Malga Roma della sezione di Roma dell’A.N.A. Agganciandomi ad una serie di interventi raccolti da L’Alpino, vorrei esprimere il nostro punto di vista sull’argomento canti di montagna e cori dell’A.N.A. che, rammento tautologicamente, è una Associazione d’Arma. Credo siamo tutti consapevoli del fatto che il canto alpino, così come tradizionalmente si intende, è un “genere” musicale ormai non più praticato nella naja (e non solo).

Valori vissuti con l’esempio

Carattere deciso, a volte cocciuto. Uno di quegli uomini che impari a conoscere, oserei dire, sulla tua pelle ma quando lo hai conosciuto o pensi di averlo conosciuto, ti sorprende di nuovo e vorresti averlo frequentato da più tempo. Questo è per me Corrado Perona.

“Alpini a Gorizia”

A Gorizia, fra i musei provinciali di Borgo Castello ospitati nei palazzi rinascimentali Dornberg e Tasso mancavano gli alpini. O meglio, mancavano gli “alpini a Gorizia”, cioè uno spazio museale che desse conto della presenza degli alpini e dei reparti alpini dalla prima guerra mondiale in poi. Questa lacuna è stata colmata dalla sezione ANA di Gorizia guidata da Paolo Verdoliva in collaborazione con il Comune, la Provincia e la Regione Friuli-Venezia Giulia. I musei provinciali ospitano mostre d’arte contemporanea, il museo della moda e delle arti applicate e infine il museo della Grande Guerra.

Gli alpini su Facebook

Sono veramente irritato! Ti risulta che lo Statuto dell’Associazione Nazionale Alpini sia stato abrogato? Oppure non sia applicabile ai comportamenti da tenere nei social network? Quanti alpini su Facebook, con la loro foto con tanto di cappello alpino, dissertano, pubblicizzano ed irridono i vari partiti con profonde discussioni… da bar.

Un coro racconta…

Nato nel 2011 su iniziativa di alcuni sostenitori ed estimatori del canto alpino appartenenti al gruppo ANA di Merano, il Coro Alpino Merano ha da subito annoverato fra le sue fila cantori provenienti dai Gruppi ANA di tutto il circondario meranese. L’attuale organico, composto in maggioranza da alpini del gruppo di Merano, è infatti completato con alpini iscritti nei gruppi di Lana, Marlengo e Sinigo.

Taurinense, bye-bye Afghanistan

Come nel 2010, in Afghanistan c’è stata la staffetta tra le brigate gemelle “Taurinense” e “Julia” alla guida del comando della regione occidentale del Paese. Il 24 marzo il generale Dario Ranieri ha ceduto il comando al generale Ignazio Gamba, al termine di un semestre intenso in cui la Taurinense ha assistito e facilitato la transizione della responsabilità della regione alle autorità e alle forze di sicurezza locali. È quindi il momento di tracciare un bilancio dei progressi registrati da questa missione, per quanto riguarda la Taurinense, da inserire nella prospettiva del 2014, quando la missione internazionale, nella forma attuale, si concluderà.

Per noi un grande ritorno

Subito dopo aver ricevuto dal direttore de L’Alpino la richiesta di un pezzo sul “Perona sezionale”, mi sono reso conto di non poterlo scrivere perché non ho avuto la fortuna di condividere quel periodo. Al mio ingresso nel 2003 in Sezione Corrado aveva da tempo spiccato il volo verso i lidi di via Marsala: avrei dovuto parlare di situazioni ed emozioni a me raccontate e non vissute in prima persona.

Italiani e austriaci al sacrario di Follina

Domenica 26 maggio ci sarà un incontro italoaustriaco per onorare i Caduti e le vittime civili della Grande Guerra. Avverrà al Sacrario di Follina, in provincia di Treviso, dove al tempo della prima guerra mondiale c’era un ospedale da campo austro-ungarico e dove sono sepolti 900 Caduti.

A Bolzano per parlare di emergenze

La manifestazione fieristica “Civil Protect 2013”, rivolta agli operatori del settore dell’emergenza e della Protezione Civile, è un evento che ha evidenziato la vivacità del volontariato e in generale del settore. Quest’anno l’Ente Fiera di Bolzano, su interessamento del coordinatore sezionale Luca Zanoni, ha offerto gratuitamente un ampio spazio in cui collocare attrezzature e mezzi che compongono la Colonna Mobile dell’ANA. Per rendere meno arida l’esposizione e per mostrare la multidisciplinarità della nostra organizzazione di Protezione Civile è stata installata una palestra di arrampicata, gestita dai volontari della specialità alpinistica, provenienti dal 1° e 3° Raggruppamento.

TRENTO – Strigno in festa per l’85° del gruppo

È stato un raduno che ha riscosso un grande successo quello che si è tenuto a Strigno in occasione dell’85° di fondazione del Gruppo e del 7° raduno degli artiglieri del Gruppo “Pieve di Cadore”. Sotto la guida del capogruppo Remo Raffi, gli alpini hanno lavorato per mesi per preparare l’appuntamento in ogni particolare.

Con gli alpini a scuola di Protezione Civile

Anche quest’anno il Dipartimento nazionale di Protezione Civile ha annunciato la realizzazione dei campi scuola di “Anch’io sono la Protezione Civile”, la bella iniziativa che ha lo scopo di diffondere fra i giovani la cultura civica della Protezione civile, intesa come attività messe in campo dallo Stato per tutelare l’integrità della vita, i beni, gli investimenti e l’ambiente dai danni, o dai pericoli derivanti da calamità naturali, catastrofi o altri eventi calamitosi.

APOCALISSE NELLA STEPPA

Vagoni fermi, quaranta soldati per vagone, per tre giorni a 40 sottozero. “Non ci portano nulla, si fa a turno per leccare la brina sui bulloni del treno. …C’è puzza, siamo tra morti e feriti, è tutto infetto da togliere il respiro. Ai congelati, quando tolgono le calze, vengono via pezzi di carne…”. Altra testimonianza: “…durante la marcia molti furono uccisi perché cadevano a terra sfiniti…”. Era la marcia del davai, verso i campi della Siberia dove sarebbe sopravvissuto uno su dieci. Abbiamo iniziato dalla fine, dai racconti dei superstiti della prigionia, per segnalare il libro di Antonio Leggiero sulla tragica Campagna di Russia, sulla quale non si finisce di aggiungere tasselli. Il saggio non si occupa soltanto degli alpini, ma di tutti i soldati italiani che fecero parte del CSIR prima e dell’ARMIR poi.

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