Valori vissuti con l’esempio

    0
    52

    Carattere deciso, a volte cocciuto. Uno di quegli uomini che impari a conoscere, oserei dire, sulla tua pelle ma quando lo hai conosciuto o pensi di averlo conosciuto, ti sorprende di nuovo e vorresti averlo frequentato da più tempo. Questo è per me Corrado Perona.

    Questo è il presidente che da nove anni guida la grande famiglia dell’ANA. Sarebbe troppo facile descrivere il Perona presidente poiché è stato ed è sotto gli occhi di tutti: alpini e non. Costante la sua presenza nelle manifestazioni nazionali di ogni singolo Gruppo e nei suoi incontri con le persone, durante i quali ha dimostrato sempre grande impegno e dedizione per questa nostra famiglia. Vorrei tuttavia esaltare il suo lato umano: unione reale e concreta dell’uomo padre di famiglia e dell’alpino nella sua accezione più elevata… così come siamo piacevolmente portati a pensarlo e come dovrebbe essere!

    Forse il passare degli anni ha smussato in lui qualche spigolo mantenendo integro il corpo roccioso e non parlo di quello fisico, che comunque ha una resistenza invidiabile, ma di quello morale. Il primo impatto personale lo ebbi, in occasione dell’ingresso in CDN, con la riunione a Paularo. Tempi un po’ burrascosi dei quali io da neofita non ebbi appieno il sentore, ma lui mi accolse assieme agli altri tre miei “compagni di corso”, con serenità così come un buon maestro accoglie i remigini. Poi, dopo averci studiato un po’, attribuì a ciascuno di noi degli incarichi e da allora cominciò la sintonia che ci lega tuttora.

    Da quel momento è stato per me un susseguirsi di esperienze, di approfondimenti costanti dei veri valori alpini, il tutto accompagnato da una inconfutabile schiettezza ma anche da tanta comprensione da parte sua e… ogni tanto anche mia! Personalmente credo che Corrado sia riuscito a far convivere, con un gioco di equilibrio non usuale, due vite parallele, quella legata alla sua famiglia e quella legata all’associazione e sono convinto che se in alcuni momenti ha dovuto scegliere quale delle due sacrificare, ha scelto di sacrificare la sua famiglia. Non è stato sicuramente facile per lui fare il presidente per una serie di motivi. Innanzitutto riuscire a gestire e conciliare i pensieri che derivano da oltre 300.000 teste di alpini non è da tutti. Noi stessi ci conosciamo, conosciamo cosa succede nei Gruppi e nelle Sezioni, conosciamo il mugugno degli alpini e per fortuna sappiamo che alla resa dei conti, prevale, quasi sempre, la disponibilità di ognuno a perseguire l’unico scopo che è il bene dell’associazione.

    Questo credo abbia aiutato notevolmente la vita dura del presidente. In questo ultimo anno ho vissuto sempre più intensamente il rapporto con Corrado, non solo dal punto di vista istituzionale ma oserei dire soprattutto dal punto di vista alpino ed umano. Ho avuto semplicemente delle conferme ma ho anche avuto molte nuove lezioni di vita, lezioni se vogliamo semplici ma essenziali che ti fanno capire che hai davanti a te un uomo veramente innamorato della nostra Associazione che prende ogni decisione in funzione dell’unico valore imprescindibile, il bene dell’ANA. Questo rassicura, ma soprattutto diventa esempio per tutti noi alpini indipendentemente dall’incarico che ricopriamo e ci rende o ci dovrebbe rendere coscienti del grande patrimonio che abbiamo a disposizione grazie ai nostri fondatori ma anche grazie a persone come Corrado Perona. Sta a noi non deludere questi uomini e di conseguenza non deludere gli italiani.

    Perciò: grazie Corrado! Il tuo mandato finisce ma rimane una scia luminosa che non si diraderà mai. Credo di poter esprime così il sentimento che pervade tutti i consiglieri nazionali di oggi ma anche quelli di ieri che ti hanno dato una mano in questi nove anni. È infatti capitato di tutto in questo tuo periodo di comando, compresi gli ultimi due terremoti, ma la casa che hai contribuito a costruire ed a gestire è rimasta intatta poiché le fondamenta sono ben salde. L’augurio che ti voglio fare è in fondo una promessa, mia e di tutti gli alpini: continueremo a fare la nostra parte, a mantenere alto il nome dell’ANA. Soprattutto, continueremo a vivere e a trasmettere quei valori che animano da quasi 94 anni la nostra Associazione, gli stessi valori che tu ci hai costantemente e caparbiamente ricordato nei tuoi discorsi e fatto vivere con il tuo esempio. Grazie Corrado! Accogli il mio abbraccio, il nostro abbraccio. Estendilo alla tua Anna e a tutta la tua famiglia. Ci hanno sopportato con tanto amore e tanta benevolenza.

    Adriano Crugnola
    Vice presidente nazionale vicario