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domenica, 28 Aprile 2024

UNA CASERMA, UNA STORIA

1952-2012, 60 anni di storia di questo mitico reparto di stanza alla caserma Monte Bianco di La Thuile. I “Lupi della Monte Bianco o di La Thuile”, ovvero l’88ª Compagnia Alpieri, ha operato nell’ambito del btg. addestrativo Aosta svolgendo attività di montagna peculiari della specialità alpina. Splendide emozioni e tanti ricordi.

MEMENTO

Un libro per tener viva la memoria sulla tragedia del Vajont, una raccolta di testimonianze inedite dei “ragazzi di allora” che si trovavano sotto naja nel 1963. Per tanti alpini fu un lavoro massacrante e sconvolgente dal punto di vista umano dare, con pietà, degna sepoltura a tante vittime senza nome.

TRENTO – Una campana alpina in Cile

Tra il 1951 e il 1953 diverse famiglie di contadini della Valle di Cembra, in particolare di Giovo, Cembra e Segonzano emigrarono in Cile indotti dalle gravi difficoltà del dopoguerra e attratti dalla promessa di nuove terre da coltivare, dove poter crescere la famiglia. Le loro vicissitudini dovute al viaggio, all’inserimento in una nuova vita e all’avvio dell’attività, sono conosciute ai più per le grandi fatiche e per le difficoltà con cui i nostri connazionali hanno dovuto confrontarsi, anche se nei luoghi d’origine, dopo 60 anni, la memoria di quell’emigrazione si è lentamente affievolita.

Isernia alpina e tricolore

Isernia, 10,50 del 15 settembre: il Labaro dell’ANA fa il suo ingresso in piazza Giustino D’Uva e prende posto nello schieramento. Ore 11, il corteo, disciplinato dal gen. Lunardon, prende abbrivio e le note delle fanfare si spandono nell’aria della cittadina pentra, lo accompagnano nel suo snodarsi lungo corso Risorgimento e corso Garibaldi, mentre una folla enorme, entusiasta, in un concento di voci acclama ed inneggia agli alpini per divenire straripante intorno alla tribuna delle autorità, in Piazza della Repubblica, con grandi e piccini che, salutano e battono le mani al ritmo di quelle note che pervadono i cuori.

Perché non succeda più

Per celebrare degnamente il 50° anniversario della tragedia del Vajont che, con il suo alto tributo di vittime, ha rappresentato una tragedia di rilevanza mondiale, l’Amministrazione di Longarone e la Regione Veneto hanno approvato l'idea, degna delle migliori tradizioni. L’iniziativa è stata patrocinata dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile e si è sviluppata in una tre giorni, dal 13 al 15 settembre, che ha visto una nutrita partecipazione di esperti e volontari della P.C. del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e delle Province autonome di Trento e Bolzano. La Protezione Civile e il Vajont, la prevenzione, il soccorso e la memoria, sono stati il filo conduttore degli incontri.

In breve – ottobre 2013

Notizie in breve.

Squadre antincendio in Puglia

A conferma dell’elevata capacità operativa delle nostre squadre antincendio anche quest’anno il Dipartimento nazionale di P.C. ha chiesto all’ANA di mettere a disposizione alcuni volontari a presidio del territorio della Regione Puglia, per la campagna estiva 2013 contro gli incendi.

A Pieve rivive il btg. “Cadore”

Quello del 25 agosto 2013 sarà un raduno da ricordare. Forse tra i più belli e significativi degli ultimi vent’anni. Preceduto da una mostra allestita nella sala consigliare del Municipio di Pieve proprio per dare significato all’incontro tra tanti alpini legati alla storia, alle tradizioni e nei rapporti di amicizia, l’evento ha preso corpo dal primo mattino con la Messa e le parole toccanti di mons. Diego Soravia, arcidiacono del Cadore.

L’angoscia che resta

Longarone ha voluto riabbracciare gli “Angeli del Vajont” dopo cinquant’anni. Lo ha fatto il 15 settembre al termine di una tre giorni di celebrazioni al centro delle quali un convegno sulla pericolosità idraulica a valle delle dighe e l’esercitazione “Nord Est 2013” hanno messo sotto i riflettori realtà e problemi della Protezione Civile italiana. Dalla mostra “Terremoti d’Italia” al XIV Meeting del volontariato veneto, passando tra concerti corali, bandistici e d’autore - quest’ultimo sulla diga - è stato un fine settimana all’insegna del trinomio prevenzione-soccorso-memoria.

DNA, ovvero Di Nonno Alpino

Sabato 31 agosto si è svolto a Hamilton il 17° Congresso degli alpini del Nord America, con l’intervento del presidente nazionale Sebastiano Favero accompagnato dal delegato per le sezioni all’estero Ferruccio Minelli. La sera di venerdì c’è stata un’anteprima con l’incontro del presidente nazionale e di Minelli con il coordinatore ANA Gino Vatri, il presidente della sezione locale Fausto Chiocchio - dimostratosi un ottimo organizzatore - e i capigruppo di Guelph, Waterloo e Welland. A cena, Favero è stato avvolto dalla calda atmosfera che si coglie ogni qual volta s’incontrano gli alpini “della seconda naja” e i loro famigliari: sono spesso questi ultimi, uniti agli “amici degli alpini” a vivere con i “veci” la vita di gruppo trasformandosi in preziosi volontari.

Si sono visti in copertina: che emozione!

Con orgoglio ed emozione ho visto pubblicata la mia foto sull’ultima pagina de L’Alpino di giugno 2013 (il primo a sinistra sono io, Stefano Visentin, il secondo è un mio fratello di naja, Giorgio Garavelli da Cremona). Sono dello scaglione 12/’97 e ho fatto il CAR a Belluno alla Salsa e poi a Venzone al 14° rgt. Alpini, btg. Tolmezzo 12ª cp. “La Terribile” con il capitano Paolo Radizza.

Il Bosco che ci parla

Una pioggia battente accoglie i primi arrivi per il 42° raduno al Bosco delle Penne Mozze, nella valle di San Daniele a Cison di Valmarino, sezione di Vittorio Veneto. Gli alpini, com’è tradizione e senso del dovere, accorrono in molti al Bosco, nonostante altre rilevanti cerimonie vedano contemporaneamente tanti altri alpini presenti in luoghi altrettanto carichi di storia. Sembra che il calore delle penne nere contrasti l’insistenza della pioggia e in breve tempo le nuvole si dissolvono, lasciando spazio ad un cielo azzurro come non mai.

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