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venerdì, 4 Luglio 2025

Sottrarre all’oblio

Basovizza sabato 10 febbraio, Giorno del Ricordo dell’esodo giuliano-dalmata e delle vittime delle foibe, accoglie gli alpini con una radiosa giornata di sole. Il cielo è terso, ma fa freddo e soffia una bora moderata con alcune raffiche che scompigliano bandiere, vessilli, gagliardetti e le penne sui nostri cappelli. Io guardo con soddisfazione questa moltitudine che arriva e si sistema nelle zone assegnate sotto la guida dei nostri volontari di Protezione Civile. Avevo sperato di arrivare a 500 presenze come l’anno scorso, ma questa volta il risultato supera ogni più rosea previsione. 

Grazie Generale

“Morto un Papa se ne fa un altro”, si usa dire ma non sempre è così; nel nostro intimo “io” ogni persona trova un suo posto ed alcuni… più in alto! Sono appena tornato dalla cerimonia del cambio del comandante delle Truppe Alpine. Non è la prima. Abitando a Bolzano e facendo parte dell’omonima Sezione, di comandanti ne ho conosciuti diversi: ottimi e amichevoli rapporti ma sempre con quella sottile linea di distacco data dalla posizione, dal grado, dall’essere militari! Federico Bonato, e non me ne voglia se lo indico così senza il titolo militare, prima di essere un generale, prima di essere il Comandante delle Truppe Alpine, era ed è un uomo di grande cordialità e disponibilità.

Servizio obbligatorio

Poter conoscere realtà sociali diverse dalla propria, condividere le fatiche per un risultato comune, capire che la propria libertà deve considerare quella altrui; aver consapevolezza che oltre l’io e l’altro c’è un terzo soggetto che si chiama Stato, che è espressione di una comunità e che riconosce dei diritti ma richiede dei doveri. Era questa l’aria che molti giovani respiravano a pieni polmoni durante il servizio obbligatorio, prima della sua sospensione, prima che fossero lasciati “finalmente” liberi di autodeterminarsi civicamente. In quel periodo, che alcuni con troppa superficialità chiamano “un anno buttato”, chi si affacciava alla maggiore età poteva beneficiare di un periodo formativo addizionale rispetto a quello affidato alla famiglia e alla scuola.

Adesso tocca a noi

Tra tanti eroi alpini la Chiesa ora annovera un altro Beato. È avvenuto a Vigevano, in mezzo alle risaie della Lomellina, tra Milano culla dell’Ana, Borgolavezzaro dove Cesare Ricotti Magnani volle gli “Alpini” e ad una manciata di chilometri da Gravellona dove l’Ana ha costruito una casa domotica per i reduci alpini inabili, ora affidata a Luca Barisonzi. Gli alpini sono ovunque, dove ci sia tenacia o operosità. Lo vediamo arrivando in questa terra dove l’acqua riaffiora dalla falda freatica del Monte Rosa e da invadente e ostile, gestita e incanalata è resa amica e risorsa in un reticolato di risaie e canali. Ma Teresio Olivelli è nato a Bellagio, dove la sua famiglia di Zeme Lomellina si era trasferita per lavoro, sino a quando tornò in Lomellina, a Mortara.

Un luogo magico

«Salii quassù la prima volta da bambino con mio papà e ricordo la gran folla di allora. Dopo tanti anni è ancora lo stesso». Ha esordito così Mario Rumo, Consigliere nazionale, nel suo discorso al tempietto votivo di Morbegno. Parole che posso sottoscrivere anch’io accomunato dalla stessa esperienza. Allora tanti alpini salivano a rendere omaggio ad amici e parenti meno fortunati, ora sono figli e nipoti, insieme a tanta gente comune, qui a ricordare il sacrificio di tanti e i valori che ci hanno trasmesso. 

Il bisogno di farci conoscere

Da più di 50 anni vivo la vita alpina, forse le mie idee sono un po’ vecchiotte, con i valori che mi sono stati trasmessi dai nostri veci, ma… sono rimasto perplesso e un po’ confuso quando ho ricevuto L’Alpino di gennaio: c’era proprio bisogno di dedicare 4 pagine al parere di 4 giornalisti, per avere una loro opinione? Quando durante tutto l’anno nessuno, dico nessuno, si interessa e spende una sola parola per il lavoro, le Adunate, il volontariato assiduo e continuo svolto dagli alpini in ogni parte della nostra Patria. 

Contro le fake news

Sono un tesserato e leggo volentieri gli articoli che rievocano le guerre combattute dagli alpini con i loro immani sacrifici. Ritengo giusto e doveroso il perenne ricordo e un ringraziamento va fatto al giornale L’Alpino. Ho letto e riletto l’editoriale, “Il pericolo delle notizie false”: lo scritto onora il giornale e tutti gli alpini che hanno sacrificato la loro vita o che hanno subito mutilazioni nel credo di una Italia migliore. La politica oggi fa rivoltare nelle tombe gli alpini perché hanno fatto della politica una prostituzione ed una spelonca di ladri e truffatori. 

Non è questione di firma

Ho letto la tua risposta su L’Alpino di febbraio “L’autorizzazione a pubblicare” e ti ringrazio delle delucidazioni come sempre ben chiare e che condivido al 99%, ecco il perché: tutti gli alpini giustamente possono scrivere al direttore, è un diritto, nulla da eccepire, ma l’aggiunta del rafforzativo Gruppo o Sezione nella firma delle lettere involontariamente coinvolge i Gruppi e le Sezioni in situazioni che a volte non riescono a giustificare davanti alle rimostranze dei loro soci in merito alla pubblicazione.

Ad Aosta il 4° Convegno nazionale coordinatori Giovani

Il 7 e 8 aprile, nella storica sede del Centro Addestramento Alpino di Aosta, si svolgerà il IV Convegno nazionale coordinatori Giovani. All’incontro sono chiamati a partecipare i coordinatori dei 4 Raggruppamenti Ana e quelli sezionali con l’opportunità di aggiornarsi, accrescere le conoscenze, discutere dei futuri progetti dell’Associazione e del ruolo di Giovani Ana.

Il generale Farina nuovo Capo di Stato Maggiore dell'Esercito

Cambio al vertice dell’Esercito. Il generale Farina, già comandante del NATO Allied Joint Force Command Brunssum, guiderà l'Esercito Italiano per i prossimi tre anni. Alla cerimonia di avvicendamento con il generale Danilo Errico, svolta nell'aula magna della Scuola trasporti e materiali dell'Esercito, alla Cecchignola, è intervenuto, tra gli altri, il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano. L’Ana era rappresentata dal Presidente Sebastiano Favero e dal vicario Giorgio Sonzogni.

Crédit Agricole Italia e Associazione Nazionale Alpini insieme per la ricostruzione di Accumoli

Una struttura polifunzionale per favorire il rilancio di Accumoli e del suo territorio. È questo il progetto dell’ANA che verrà finanziato anche grazie alla generosità dei tanti sottoscrittori che hanno aderito alla raccolta fondi promossa dalle società del Crédit Agricole in Italia, per le zone colpite dal sisma del 2016 e del 2017.

"Operazioni speciali", presentazione a Biella

Venerdì 2 marzo, alle ore 20,30, presso la sede della Sezione di Biella (in via Ferruccio nazionale 5), il ten. col. Mario Renna presenta il libro fotografico “Operazioni Speciali”, edito dallo Stato Maggiore della Difesa.

Il volume apre una finestra su un mondo rimasto a lungo nell’ombra, sulla scorta della necessaria riservatezza, a tutela della sicurezza degli operatori e delle loro azioni. Attraverso una serie di immagini esclusive, viene presentato un ritratto delle operazioni speciali, in cui si vedono le unità di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri agire insieme e con un’unica visione, grazie all’azione del Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali nel creare sinergie e valorizzare le diverse competenze e specificità. Un’eccellenza della Difesa italiana, all’avanguardia sullo scenario militare internazionale.

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