Ana

Un’altra storia che si è consumata dalle parti del Don e che per pochi ha continuato nei campi di concentramento russi. Le vicende hanno spesso le connotazioni di un’esperienza umana ai limiti della sopportabilità fisica e della comprensione del perché siano accadute. Alle atrocità della guerra si aggiungono anche le ciniche decisioni di chi ha giocato sulle sorti di tante vite umane, senza avere altra concezione dell’esistenza che non fosse in termini di potere. Per i protagonisti di queste storie il ritorno avvenne verso la fine di maggio 1946, per altri quasi dieci anni dopo. Per più dell’ottanta per cento, mai.

MONTE PASUBIO 1915 – 1918 – LA GRANDE GUERRA RACCONTATA AI GIOVANI

L’interesse per la parte avversaria all’Italia, nel corso della prima guerra mondiale, è crescente da parte degli appassionati di storia militare. Del resto quel conflitto ha generato un fenomeno unico nella strategia che fino allora, e anche dopo, aveva guidato i confronti fra eserciti: la “guerra statica”, definita anche “guerra di trincea”.

Scritto da Mariano Signorini, profondo conoscitore della materia ed esperto collezionista, esso delinea, con una prosa facile e scorrevole, la storia delle armi usate dai nostri alpini dall’anno della loro apparizione (1872) ad oggi: dal fucile Carcano al mortaio rigato da 120 mm. Il libro è diviso in cinque parti che corrispondono ad altrettanti periodi storici: 'Prima della Grande guerra', 'La Grande guerra', Tra le due guerre', La Seconda guerra mondiale', 'Da allora a oggi'. In tali ambiti, 1'autore ha messo a fuoco le vicende, i pregi e i difetti di pistole, revolver, fucili, fucili mitragliatori, mitra, mitragliatrici, bombe a mano, artiglierie (cannoni, bombarde, obici, mortai missili) ecc.