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lunedì, 23 Giugno 2025

CONEGLIANO A Pianzano festeggiati i 40 anni del gruppo

Quest'anno, 2008, sono ricorsi i 40 anni della fondazione del gruppo di Pianzano, avvenuto per opera di una cinquantina di volonterosi alpini, quasi...

Con gli alpini sui sentieri della storia_

PROGRAMMA PER LA COMMEMORAZIONE DEL 90° ANNIVERSARIO DELLA FINE DELLA GRANDE GUERRA Visualizzazione ingrandita della mappa GUARDA I VIDEO CONFERENZA STAMPA >> IL LIBRO >> Alla...

ARGENTINA Campionato di tiro sezionale

Nel poligono federale di Lomas di Zamora si è svolto il campionato di tiro 2008 della sezione Argentina. Alla manifestazione, i cui proventi...

Brescia: 66° anniversario di Nikolajewka

Sabato 24 gennaio sarà celebrato a Brescia il 66º anniversario di Nikolajewka. Alla manifestazione sarà presente il presidente dell'ANA Corrado Perona.

Melodie e voci in una sera d’incanto

Non ti ricordi quel mese di aprile , recita la celebre canzone popolare e titola l'opuscolo curato dall'Assessorato al Turismo della Regione Lombardia, dal Ministero della Difesa, dalla Provincia e dal Comune di Milano, in collaborazione con l'ANA e soprattutto per interessamento della sezione di Milano, nel 90º della fine della Prima Guerra Mondiale.

Osservatori dell'ONU alla Taurinense

Al comprensorio militare di Baudenasca, nei pressi di Pinerolo, 42 funzionari delle Nazioni Unite provenienti da Sudan, Somalia, Venezuela, Gibuti, Afghanistan ed altri Paesi in cui sono in corso missioni ONU hanno assistito a una esercitazione degli alpini della Brigata Taurinense che hanno ipotizzato diversi scenari di crisi tipici delle missioni in territorio di guerriglia: campi minati, attentati con vittime civili, check point illegali, rapimenti, circostanze possibili nelle zone calde del mondo in cui ONU e forze armate sono chiamate ad operare fianco a fianco.

ALPINIA

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Vito Mantia è riuscito a condensare in 15 pagine la storia degli alpini dalla loro nascita fino ai giorni nostri, passando attraverso guerre e grandi imprese di fratellanza e solidarietà. Un filo unico lega tanti anni, attraverso il racconto di battaglie epiche e, in tempo di pace, delle tante iniziative di solidarietà. Gli alpini sono gente che, quando c’è da fare, non si chiede il perché, ma si rimbocca le maniche e lavora.

LA VA A STRAPPI

Capita da alcuni anni a questa parte che i reduci, così restii a raccontare le loro guerre, decidano di scrivere i loro ricordi, episodi o addirittura anni di vita sui quali per ritrosia, per modestia o per evitare di soffrire, ricordando hanno taciuto. Così, ora che il loro tempo è breve, ci lasciano le loro memorie, talvolta incompiute. È il caso di La va a strappi Quei lontani giorni di naja alpina , di Emilio Frixione, classe 1914, sottotenente del Battaglione Pieve di Teco, scritto alla bella età di 88 anni, del 1º battaglione studenti universitari della scuola militare alpina di Aosta, nel '41.

SCRITTO SULLA NEVE

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Raramente, nella vasta memorialistica delle vicissitudini dell’ARMIR, capita di leggere un libro come quello del cappellano Chiavazza. La narrazione incalzante, a volte aspra e cruda si concentra sull’odissea della Tridentina nelle ultime due settimane del gennaio 1943. Storie di uomini, di soldati, di muli, improvvisamente trascinati in un dramma che fa crollare speranze, baldanze e sogni per lasciar spazio a gesta eroiche, atti di fraternità, miserie e quotidiane battaglie per ritornare a baita.

ALPINI DEL DON

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DVD della durata di 70 minuti Un documentario realizzato con immagini e filmati autentici e in gran parte inediti. Il dramma dei soldati italiani in Russia nel 1942/’43 nella testimonianza di un alpino dell’ARMIR.

ECHI DI GUERRA E DI SPERANZE

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Non una storia della guerra 1915 18, ma il racconto della vita “veramente vissuta” durante tutta quella guerra da un ufficiale sardo. Gli echi di quel turbinoso passato, risuonarono nel cuore e nella mente del vecchio generale che li seppe trasfondere, per i suoi figli, nelle pagine battute da lui stesso a macchina nella cameretta della sua serena vecchiaia.

ALPINI DI FERRO

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Alberto Redaelli ci ha abituato alle indagini sulla vita degli alpini: con la saporosa “Cucina, vino e alpini”, la tragica “Morte sul ghiacciaio”, la documentata “Enciclopedia storica”. Questa volta egli si cimenta con la storia dei reparti alpini bresciani e bergamaschi: impresa facile e difficile a un tempo. Lo posso dire per aver comandato la 47ª compagnia del “Morbegno”, formata da giovani di quelle plaghe con il valore aggiunto di valtellinesi e comaschi: cioè quegli alto lombardi che una generazione prima avevano dimostrato il loro valore sui fronti di Grecia e di Russia.

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