Osservatori dell'ONU alla Taurinense

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Al comprensorio militare di Baudenasca, nei pressi di Pinerolo, 42 funzionari delle Nazioni Unite provenienti da Sudan, Somalia, Venezuela, Gibuti, Afghanistan ed altri Paesi in cui sono in corso missioni ONU hanno assistito a una esercitazione degli alpini della Brigata Taurinense che hanno ipotizzato diversi scenari di crisi tipici delle missioni in territorio di guerriglia: campi minati, attentati con vittime civili, check point illegali, rapimenti, circostanze possibili nelle zone calde del mondo in cui ONU e forze armate sono chiamate ad operare fianco a fianco.

La giornata è iniziata con un briefing in cui è stato illustrato il programma, poi i tre gruppi di funzionari ONU si sono cimentati con le insidie di un campo minato sotto la supervisione dei genieri della Taurinense. A seguire, l’esplosione di un ordigno in un mercato con vittime civili e la tipologia dei successivi soccorsi da parte di un convoglio delle Nazioni Unite che passava per caso nei paraggi e conseguente intervento di ambulanze ed elicotteri di soccorso. E, ancora, l’assalto allo stesso convoglio da parte di un gruppo di guerriglieri che rubavano un veicolo e prendevano in ostaggio uno dei membri della delegazione.

Spari a salve e maniere forti per mettere sotto pressione i funzionari ONU ed immergerli in scenari preparati con cura a tavolino dallo Staff College delle Nazioni Unite e gli Alpini della Taurinense, per la quarta volta in partnership a Torino per la realizzazione dell’esercitazione.

‘Le Nazioni Unite dopo l’esperienza irachena stanno investendo molte risorse per incrementare la sicurezza del proprio personale. La giornata di oggi fa parte di un corso di una settimana rivolto ai nostri funzionari addetti alla sicurezza in servizio in tutte le missioni nel mondo, i quali replicheranno in loco quanto appreso nel corso, specie per quanto riguarda la fase pratica realizzata grazie alla brigata Taurinense, ha dichiarato al termine dell’esercitazione Diana Russler, vice sottosegretario generale dell’ONU, giunta da New York per assistere al training del proprio personale.

‘Il realismo del teatro addestrativo è notevole: il mercato dove avviene l’esplosione è stato ricostruito con cura. La collaborazione tra civili e militari nel campo della sicurezza non è una novità, a Torino’, ha affermato il tenente colonnello Andrea Monti della Taurinense: ‘Da anni la brigata lavora con le Nazioni Unite ed il master in peacekeeping dell’università, mettendo a disposizione la propria expertise e la propria organizzazione’.

Al termine delle simulazioni, attori e partecipanti si sono ritrovati sotto tenda per il ‘debriefing’, rivisitando i momenti più importanti, ripercorrendo la dinamica delle azioni e correggendo gli errori eventualmente commessi: una parte fondamentale dell’esercitazione e base di partenza per la prossima edizione del corso.


Il trasporto di un ferito.


Una fase della bonifica di un campo minato.