ARTIGLIERI ALPINI
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“Quando un reduce ci lascia – scrive il generale Cesare Di Dato nella prefazione di questo bel libro – con lui sparisce una biblioteca; quest’opera di Luigi Melloni, di Giovanni Vinci e di Franco Orselli, tre alpini DOC, ha salvato più d’una biblioteca…”. |
LA GUERRA 1915-1918 VISSUTA DAGLI ALPINI
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La viva voce degli alpini protagonisti dei fatti d’arme della prima guerra mondiale. Dai loro racconti la guerra vissuta dal soldato semplice, fatta di slanci e di vittorie, ma soprattutto di patimenti e tribolazioni. |
DIMENTICATI ALL’INFERNO
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A cura di Girolamo Carnevale e Giuseppe Mariuz Il diario di guerra di Dante Carnevale, l’unico dei 52 carabinieri della 56ª sezione motorizzata tornato dalla prigionia nei lager sovietici. Scritto di getto 32 anni dopo, questo drammatico racconto è curato dal figlio Girolamo che l’ha pubblicato unitamente ad alcuni documenti d’epoca. |
RIDARE SPERANZA
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Un volume fotografico con bellissime immagini. Spaccati di vita quotidiana da Haiti, all’Afghanistan, alle alluvioni in Veneto. |
Banco alimentare: un piccolo, grande record
La generosità è più forte della crisi: nonostante la drammatica congiuntura economica che il nostro Paese sta attraversando, la raccolta del Banco Alimentare svoltasi sabato 26 novembre è stata un successo che ha registrato un incremento del 2 per cento rispetto a quella dello scorso anno, un nuovo record.
Mostra “Ritorno sul Don 1941-1943” a “Le Gallerie” di Piedicastello
La Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con il Museo centrale della grande guerra patria di Mosca e l’Università statale agraria di Voronezh (V.G.A.U.) presenta “Ritorno sul Don 1941-1943”, una mostra sulla guerra degli italiani in Unione Sovietica, allestita a “Le Gallerie” di Piedicastello (Trento), due tunnel stradali riconvertiti in spazio espositivo dedicato alla storia e alla memoria.
I giovani ai “veci”: noi con voi
Nei giorni 29 e 30 ottobre ha avuto luogo presso il soggiorno alpino ANA di Costalovara (Bolzano) il 1° Convegno dei componenti dei gruppi e delle “Commissioni giovani” dei 4 raggruppamenti, organizzato dalla Commissione Nazionale Giovani e dai “Coordinamenti Giovani” dei 4 raggruppamenti. Nella cornice dell’altopiano del Renon, splendente di colori autunnali, i convegnisti, giunti da tutta Italia in folta rappresentanza di tutti i raggruppamenti e con delegazioni di ben 33 Sezioni, hanno potuto apprezzare la funzionalità della struttura dell’ANA radicalmente ristrutturata per rispondere anche alle più moderne esigenze di formazione e ritrovo dell’Associazione, grazie anche all’accoglienza di grande qualità garantita dallo staff composto dalle bravissime Signore Rita, Dina, Giulia e Loredana e guidato da Ferdinando Scafariello, presidente della sezione di Bolzano.
L’alpino… uomo vero
Nei giorni scorsi, nello spazio della posta del condominio, ho visto la vostra rivista. Non aveva destinatario. Dopo aver atteso qualche giorno, non ho resistito e l’ho presa. Sono vedova di un alpino e ne vado fiera. Mio marito ha fatto il militare a Malles Venosta, 5° Alpini, battaglione Tirano. L’anno scorso gli alpini sono venuti a Bergamo e, compiaciuta e commossa, li ho osservati da vicino e presa dall’emozione ho scritto: “L’alpino è portatore dei valori di sempre. Ha la saggezza del vivere… sa cogliere la realtà dell’esistenza… le necessità di chi soffre. Uomo vero”.
Fernanda Peruzzi, Bergamo
“I cinque dell’Adamello”, in tv solo di notte
Erano quasi le due del mattino, avevo finito da poco di lavorare e stavo per andare a dormire quando girando i canali televisivi, vidi un’immagine, su Rete 4, di alpini. Andai su Televideo, si trattava di un film tutto sugli alpini: “I cinque dell’Adamello”. C’è una cosa che rende tristi perché certi film devono relegarli di notte in una televisione monopolizzata, in prima e seconda serata, da isole dei famosi, da grandi fratelli, da X-Factor, da politici che fanno finta di litigare. La società in cui viviamo è sempre meno realista e sempre più sognatrice, ma i sogni sono belli se sono veri.
Vladimiro Tanca
“Diamo un futuro al nostro passato”
“I nostri musei” è una nuova rubrica de L’Alpino dedicata ai musei ANA. Del “Museo biellese degli Alpini” abbiamo scritto il mese scorso. In questo numero riportiamo il nuovo museo della sezione di Bergamo. Continueremo la serie man manoche avremo completato la documentazione degli altri musei ANA – che sono sempre frutto di pazienti raccolte dimateriali, scritti e oggetti – certi che questa documentazione sarà utile a comprendere meglio la nostra storia. Una guida, curata dal Centro Studi ANA, valorizza questo patrimonio associativo.
Piercarlo Bonifacio: una stella… alpina
Un quotidiano triestino titola così la pagina dell'attualità: "Tre triestini e una stella, la più vecchia dello spazio", e nell'occhiello precisa: "Assieme a undici scienziati hanno scoperto l'astro più antico, quasi privo di metalli. Ha 13 miliardi di anni. La ricerca appare sulla rivista britannica Nature”. I tre scienziati triestini dell'equipe sono Elisabetta Cuffau, Paolo Molinaro e Piercarlo Bonifacio cui va il plauso della comunità. A me piace ricordare Piercarlo Bonifacio perché è un alpino della Julia, perché nipote di Carlo "Carletto" Tagliaferro, parente di Duilio Tagliaferro (storico di Dante) e del colonnello Alessandro Tagliaferro, attualmente in servizio presso la brigata Julia.
L’ottimismo dell’essere Alpini
Non staremmo diventando troppo seri? Certo il momento è grave, tutto sembra andare a rotoli, ma, se continueremo ad essere quelli di sempre potremo sperare. Una volta avevamo una serenità diversa, non tanto perché il mondo che ci circondava era migliore, ma perché i nostri “veci” sapevano guardarlo con gli occhi della speranza, con ottimismo.