Gli alpini del 3° sulle cime delle origini

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Il Corpo degli alpini nasce a Napoli il 15 ottobre del 1872, quando Re Vittorio Emanuele firma il decreto che istituisce le prime quindici compagnie di penne nere. Tre sono di stanza in Valsusa e Valchisone: a Fenestrelle, Susa e Oulx. In quest’ultima località risiede tuttora la 34ª compagnia del battaglione Susa (3° reggimento alpini di Pinerolo), che ha per soprannome ‘Lupi dell’Assietta’. E’ l’unico caso che vede a centocinquant’anni di distanza una compagnia di oggi vivere esattamente nei luoghi delle origini. E per celebrare il loro 150° compleanno, le Truppe Alpine dell’Esercito – insieme all’Associazione Nazionale Alpini – hanno lanciato l’iniziativa ‘150 Cime’, che vede in queste settimane di luglio 1600 alpini in armi scalare 150 montagne in tutta Italia, nell’ambito dell’addestramento a muovere, vivere e combattere in quota che è tipico della specialità.

Quelli della 34, comandati dal capitano Federico Figliuolo, hanno contribuito all’iniziativa compiendo l’ascensione al Monte Albergian (quota 3041), pernottando in quota tra lunedì e martedì e raggiungendo la vetta in mattinata con in testa il colonnello Francesco Cameli, comandante del 3° – per poi accendere i fumogeni tricolori, dopo aver recitato la preghiera dell’alpino, in presenza degli alpini della sezione di Pinerolo con i loro gagliardetti (gruppi di Pragelato, Virle Piemonte, Scalenghe e Roure), anche loro in marcia. Le cime di oggi sono le stesse di allora: sono cambiate le uniformi e gli equipaggiamenti – oggi moderni e all’avanguardia – ma non è cambiato l’impegnativo ambiente operativo, nel quale continuano a formarsi i soldati di montagna italiani, famosi per il loro cappello ma soprattutto per la loro solidità e versatilità, caratteristica quest’ultima che li ha resi protagonisti nei teatri operativi di tutto il mondo.